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L’ORDINE NATURALE DELLE COSE – Intervista alla band

L’ORDINE NATURALE DELLE COSE – Intervista alla band

Oggi a Tuttorock ospitiamo la band L’Ordine Naturale delle Cose che l’8 maggio ha pubblicato l’album Saturno: Dieci tracce in italiano costruite intorno alle esperienze quotidiane, alle suggestioni e ai ricordi che vengono distorti e riverberati negli strumenti, nelle voci e nelle parole, ricomponendosi in un universo sonoro eterogeneo tutto da scoprire.
 
 
Ciao ragazzi! Benvenuti! Come vi sentite per questa nuova avventura?
Eccitati e orgogliosi! Siamo felici di poter condividere gli sforzi di quest’ultimo anno e di poter far sentire in giro la nostra musica. Abbiamo fatto tutto con le nostre mani e adesso a condividerlo è una bella soddisfazione
 
Come mai avete scelto il nome Saturno per il vostro album?
Perché Saturno è il pianeta delle contraddizioni. Dentro il disco, in ogni canzone abbiamo tentato di portare il nostro mondo, il nostro quotidiano e come pensiamo succeda a tutti è fatto di ambiguità, di presenza e di assenze, di cambiamenti. Il mood dei brani è ampio e diversificato, sia dal punto di vista musicale sia nei testi, e ci è sembrata rappresentativa l’immagine di Saturno come sintesi di tutto questo.
 
Siete di Parma in Emilia Romagna, com’è la scena musicale e nello specifico quella indie dalle vostre parti?
Parlare di scena musicale a Parma è un po’ difficile. Facciamo fatica a sentirci parte di una scena propria della città. Ovviamente ci sono tanti gruppi e anche bravi ma facciamo un po’ fatica a definire una scena indie e dare un giudizio al riguardo. Diciamo che si polarizza su due estremi: da una parte una scena cantautorale, dall’altra una scena hard rock (se non metal), nel mezzo si fa un po’ di fatica. Se parli di scena indie le nostre fascinazioni fanno riferimento a oltre oceano e o oltre manica.
 
Come sono nati i brani di Saturno? In che modo componete: insieme, individualmente…?
Nei modi più disparati! Vi portiamo qualche esempio: Lisa, l’ultima nata è venuta fuori da una jam in sala prove ed è finita direttamente così com’era registrata. Cumulonembi ha subito rielaborazioni nel corso degli ultimi anni e ha preso una forma definitiva solo in fase di mixaggio, con l’introduzione dei synths. Altre sono nate da intuizioni individuali poi riprese e rielaborate dal gruppo intero. Ognuno porta i suoi suoni, le sue idee, le sue fonti d’ispirazione e cerchiamo di far quadrare il cerchio.
 
Che musica ascoltate e come mai avete deciso di cantare nella nostra lingua madre invece che, come molte band di casa nostra, in lingua inglese?
Siamo sempre un po’ in difficoltà sulla domanda che musica ascoltate. Abbiamo tutti una base nel rock, ognuno di noi poi si riconoscere più in una suddivisione. C’è chi di noi è più orientato ultimamente verso il rock psichedelico, chi alla riscoperta del post-punk, chi più onnivoro e ascolta un po’ di tutto dalla classica ai CSI. La scelta della lingua è stata ragionata fin dall’inizio dell’avventura, qualche anno fa. Cercare di trasmettere/cogliere un contenuto in una lingua che non è la propria è difficile.  Ovviamente è anche una sfida che ci siamo posti. Siamo consapevoli che, probabilmente, sarebbe stato più adatto al nostro sound la lingua inglese e che ci avrebbe facilitato non poco anche a livello pratico. Provate a pensare quante poche parole tronche ci sono in italiano per chiudere un verso, se non con te, me o perchè. Proviamo ad essere coraggiosi, d’altronde non siamo gli unici per fortuna.
 
Ora farete un tour per promuovere Saturno?
Abbiamo già iniziato a fare qualche data promozionale qui a Parma, adesso stiamo pianificando nuove date estive , ovviamente pensando di spostarci anche fuori dalla zona e nel frattempo cogliamo tutte le occasioni che abbiamo per suonare dal vivo.
 
Grazie ragazzi e buona vita!
 
MONICA ATZEI

​Band:
STEFANO CAVIRANI (VOCE e CHITARRA)
GIOACCHINO GAROFALO (CHITARRA ELETTRICA)
ENRICO COSSU (VIOLA , VIOLINO e SYNTH)
DAVIDE MARINO (BASSO)
OMAR BALESTRIERI (BATTERIA)
 
https://www.facebook.com/ordinenaturaledellecose