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LA SINTESI intervista su “STRAVINSKIJ” e “FINALE”

LA SINTESI intervista su “STRAVINSKIJ” e “FINALE”

Band seminale della scena rock alternativa italiana degli anni ‘90, esordisce con l’album L’eroe Romantico (1999, Sony Music – Mescal), con la produzione artistica di Morgan. A seguito di un Tour di quasi 100 date in tutti i più importanti club italiani – con diversi concerti come band supporter dei Bluvertigo – La Sintesi diventa una delle band protagoniste della cosiddetta generazione MTV, partecipando a diverse iniziative della neonata televisione musicale in Italia, tra cui MTV brand:new Tour – insieme a Verdena, Scisma, Moltheni. Nel 2002 La Sintesi partecipa alla 52ma edizione del Festival di Sanremo con Ho Mangiato La Mia Ragazza, brano che anticipa il secondo album Un Curioso Caso (Sony Music – Mescal), registrato e prodotto da Pino Pischetola, ingegnere del suono celebre per i suoi lavori con Depeche Mode, Robert Palmer e Franco Battiato. Segue un nuovo Tour nei club italiani, alcuni concerti in Svizzera e la partecipazione a MTV Supersonic insieme agli Starsailor, band inglese tra le più affermate a livello mondiale in quel momento.  Il 2 dicembre 2002 l’ultimo concerto che chiude il “Curioso Tour” alla Tonnara Florio di Palermo. In una fredda notte di gennaio 2003, La Sintesi sceglie di fermarsi e di attendere il giusto momento per l’eterno (?) ritorno. Luglio 2023, 20 anni dopo, quel momento è arrivato.

Buongiorno!!! E’ un piacere avervi qui per TuttoRock! Come state?

Felici di esserci ritrovati e di avere realizzato delle canzoni che ci piacciono molto.

Raccontateci la storia di questi due inediti dal titolo STRAVINSKIJ e FINALE…

Sono due canzoni scritte in collaborazione con il cantautore Martinelli, hanno testi quasi astratti, che puntano più sull’evocazione che possono trasmettere che sul significato vero e proprio proprio, risentono dell’influenza di Pasquale Panella. Abbiamo deciso di affidare la produzione artistica a Davide Ferrario, che ha saputo costruirci addosso un nuovo suono di cui andiamo molto fieri. Abbiamo coinvolto nell’operazione come fonico il nostro amico e collaboratore di lunga data Max Lotti. Si è creato un team che ha lavorato con vera dedizione ed entusiasmo.

Cosa Vi ha portato nel lontano 2003 ad abbandonare le scene?

Subito dopo la nostra esperienza a Sanremo con il brano “Ho mangiato la mia ragazza” ci siamo sentiti abbandonati da Sony, la nostra casa discografica di allora che, evidentemente, aveva su di noi una grande aspettativa. Dopo Sanremo abbiamo fatto anche un bel tour di quasi 50 date ma non avevamo più la stessa energia di prima, diciamo che Sanremo non ci ha proprio portato fortuna in quell’occasione, anche se tuttora, a distanza di vent’anni, siamo molto orgogliosi di aver partecipato con un brano così particolare.

Dopo 20 anni la decisione di tornare… volete raccontarci questo percorso?

Qualche mese fa Saifam Music ci ha contattato per darci la bella notizia che avrebbero stampato per la prima volta in vinile i nostri due album. Con l’occasione di autografare le copie in edizione limitata ci siamo trovati e ci siamo detti: perché non proviamo a fare una canzone nuova, così, un progetto per noi, per celebrare la nostra storia e la nostra amicizia? Abbiamo proposto la cosa all’etichetta che ci ha risposto che loro – pubblicando vinili – avrebbero avuto bisogno anche di un lato B per fare almeno un 45 giri, così ci siamo messi al lavoro e abbiamo scritto questi due brani.

Com’è cambiato secondo voi il panorama musicale dal 2002/2003?

È cambiato tutto, ora va tutto alla velocità della luce e la musica viene consumata molto più in fretta, un tempo avevi più possibilità di crescere dai fallimenti, si faceva la cosiddetta gavetta, c’erano locali ovunque e soprattutto c’erano etichette indipendenti che vedevano la musica come un valore e quindi investivano anche su progetti culturalmente più difficili, una su tutte la Mescal di Valerio Soave.

Potete anticiparci i vostri progetti futuri ed eventuali date dove potervi ascoltare dal vivo?

L’esperienza in studio ci ha lasciato molto soddisfatti del risultato, quasi increduli di poter di nuovo raggiungere una qualità e una raffinatezza sonora che ci hanno sempre affascinato e spinto a fare musica. quindi per il momento ci limitiamo a dire che ci piacerebbe ripetere questa esperienza all’infinito.

Grazie per la vostra disponibilità concludete come preferite questa intervista salutando i nostri lettori

Grazie a voi, vi salutiamo con la frase che apre il nostro singolo Stravinskij, emblematica di questo nostro ritrovarci dopo anni, la frase recita: e ci accorgemmo solo poi di avere già tutto.

Linda Sommariva

Formazione:

Lele Battista – Voce, chitarre e tastiere
Giorgio Mastrocola – Chitarre
Michelino Sabella – Batteria
Giuseppe Sabella – Basso