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I’M ERIKA – Il disco d’esordio “Young and Free”

I’M ERIKA – Il disco d’esordio “Young and Free”

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In occasione dell’uscita dell’album di esordio “YOUNG AND FREE” (Etichetta New Team Music), prodotto e arrangiato da Franco Micalizzi, ho intervistato la cantante foggiana Erika Croce, in arte I’M ERIKA.

Ciao Erika, benvenuta sulle pagine di Tuttorock, innanzitutto, come va?

Ciao a te! Molto bene grazie! Sono felice per l’uscita di questo mio primo disco da solista e di quello che mi sta portando, e spero di poter portare presto la mia musica in giro, magari in qualche spettacolo live, non appena la situazione che stiamo vivendo per via del COVID sarà tornata alla normalità…

Stai già avendo qualche riscontro sul tuo primo disco?

Beh direi di sì, molte radio sono interessate a questo mio progetto, sui social moltissime persone hanno iniziato a seguire quello che faccio e stiamo ricevendo tanti riscontri positivi da chi ha ascoltato il disco!

L’album è prodotto e arrangiato da Franco Micalizzi, mi parli un po’ di questa collaborazione?

Ho conosciuto Franco quasi per caso, ero con Valentina Ducros ad un evento privato, cantavamo insieme, quando a metà serata arriva Franco, che mi viene gentilmente presentato da Valentina. Lui ascolta la mia voce e se ne innamora subito. Dopo qualche settimana mi chiama per incidere un brano, voleva sentire come l’avrei cantato. A metà di quest’anno, mi chiama per chiedermi se mi va di partecipare ad un progetto musicale che sta facendo insieme ad altre mie colleghe ed io ovviamente accetto. Strada facendo, si accorge che in realtà gli piacerebbe farmi fare un lavoro tutto mio, così mi propone di creare questo disco da solista. Come avrei potuto rifiutare?

Puoi raccontarmi la storia di questo disco dalla sua scrittura fino alla registrazione?

Tutti i brani (tranne uno, “Indecisioni”, di cui ho scritto testo e musica) nascono come strumentali, e Franco mi dice sempre che li teneva in un cassetto in attesa che arrivasse qualcuno che potesse cantarli. Li ha sottoposti alla mia attenzione, abbiamo trovato i suoni più idonei, poi Valentina Ducros e Giò Marinuzzi hanno scritto i bellissimi testi in lingua inglese e portoghese per me. Alla fine abbiamo inciso in questi ultimi mesi tutti i brani nello studio di Franco… Ed ecco il disco!

Valentina Ducros, cos’è lei per te?

Valentina per me è tante cose. Ci conosciamo dal 2016, e per me è stato “amore a prima vista”. È una cantante strepitosa, autrice di testi, arrangiatrice di cori, musicista fantastica. Se non fosse stato per lei questo disco probabilmente non sarebbe esistito. Ma soprattutto è un’amica indispensabile, che ha fatto per me tante cose, più di quello che mi sarei aspettata da un’amicizia di così breve durata. Ci sentiamo spesso, e quando torno a Roma è la prima persona che vado a salutare. Le voglio un bene dell’anima.

Mi fai qualche nome di artisti, sia del passato che del presente, che ammiri particolarmente?

La lista potrebbe essere infinita, ma non posso non nominare Amy Winehouse, Stevie Wonder, Pino Daniele, Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Sarah Vaughn, eccetera eccetera eccetera.

Una curiosità, nel tuo cantato in inglese sento una pronuncia perfetta, è frutto di qualche studio in particolare?

Grazie! In realtà ho sempre amato la lingua inglese, da bambina mi divertivo a tradurre i testi delle canzoni. Poi ho quasi sempre cantato in questa lingua, per cui negli anni ho perfezionato sempre più la mia pronuncia.

Hai in mente qualche situazione per portare questo disco sopra ad un palco?

Beh, spero che quando la situazione sarà tornata alla normalità potrò, anzi potremo, tutti noi musicisti, riportare la nostra musica in giro per le piazze, i locali, le TV, le manifestazioni…

E mi piacerebbe andare in giro con tutti gli splendidi musicisti che hanno partecipato alla realizzazione del mio disco.

Il tuo sogno musicale più grande?

Sembrerà strano, ma mi piacerebbe cantare con un quartetto jazz in uno di quei locali fumosi e poco illuminati che ci sono in America. Sono cresciuta con la musica jazz, e sarebbe fantastico poter realizzare questo mio desiderio.

Grazie mille per il tempo che mi hai dedicato, vuoi aggiungere qualcosa e salutare chi ha letto l’intervista fin qui?

Grazie a te innanzitutto, che mi hai dedicato questo spazio e il tuo tempo, poi vorrei salutare tutti coloro che hanno letto questo articolo ed invitarli ad ascoltare il mio disco, e perché no, a lasciare un feedback (spero positivo!) sui miei social (Facebook, Instagram, Youtube).

Grazie a tutti!

MARCO PRITONI