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HELLOWEEN – Intervista al bassista Markus Grosskopf

HELLOWEEN – Intervista al bassista Markus Grosskopf

Gli Helloween sono tornati, con una formazione a sette elementi, con il rientro di Michael Kiske e di Kai Hansen e “Helloween”, il nuovo album getta un ponte spettacolare tra il passato, il presente ed il futuro della band tedesca. Ho avuto il piacere di un’intervista tramite skype allo storico bassista della band, Markus Grosskopf. Di seguito il resoconto della chiacchierata.

Ciao Markus e benvenuto su Tuttorock. Come stai? “Helloween”, il nuovo album, ne vuoi parlare? Come nascono i brani?
Ciao Fabio, sto bene grazie!! Si “Helloween” è il nostro nuovo album! Dopo gli ultimi concerti che abbiamo fatto ci siamo presi un po’ di vacanza, ma con l’intento di ritrovarci tutti insieme per scrivere delle nuove canzoni. Ci siamo ritrovati tutti e sette proprio con l’intenzione di scrivere brani che potessero piacere sia ai vecchi che ai nuovi fan degli Helloween. Lo avevamo già annunciato qualche anno fa nelle varie conferenze stampa e avevamo dato un assaggio con “Pumpkins United”, ma ci siamo presi il giusto tempo per scrivere un album che soddisfacesse sia noi che, di conseguenza, i nostri fan. Abbiamo scritto tantissimo materiale, tantissime canzoni e penso che ne abbiamo ricavato realmente il meglio da inserire nell’album.

Musicalmente avete unito alla perfezione i vecchi e i nuovi Helloween, è così?
Si, sono contento di questa domanda perché è proprio quello che volevamo, tornare ai fasti del passato senza rinnegare il poi… praticamente senza scordarci quello che è successo dopo con le nuove line-up. C’è il sound e le melodie del primo periodo e anche quello degli ultimi album ed è il sound degli Helloween del futuro. Penso che siamo riusciti a fare un ottimo lavoro e amo questo album.

“Skyfall” è molto vicina nel sound ai due lunghi brani “Halloween” e “Keeper Of The Seven Key” è quello che volevate?
Si, anche “Skyfall” è un brano molto epico e che può chiudere quell’anello per ora. Ma è uscita fuori così senza per forza pensare al passato, è stata una cosa molto spontanea, ci sono momenti musicali killer, parti vocali killer, una song veramente avvolgente e anche stavolta posso dirti che ne vado molto fiero.

Il significato dei testi? E’ un concept?
Non proprio, i brani possono avere storie a sé. “Skyfall”, in breve, parla di un alieno che dopo essere atterrato sulla Terra, è rincorso dagli umani che gli danno una caccia spietata e lui ha dei veri sentimenti, delle paure e cerca in tutti i modi il modo per raggiungere la sua astronave e tornare nel suo pianeta.

Anche il disegno di copertina ricorda i due Keeper, il significato?
Abbiamo cercato di unire anche nel disegno di copertina il passato, il presente ed il futuro degli Helloween.

Il titolo è semplicemente “Helloween”, è un nuovo inizio?
Si, sicuramente è un nuovo inizio, una nuova era, mi piace definirlo così.

E’ vero che la batteria è quella che usava Ingo Schwichtenberg?
Si, verissimo, lui vive sempre con noi, ci manca moltissimo ed è stato un modo anche per ricreare il vecchio sound della band. Nello studio quando stavamo registrando l’album, sentivamo il suo spirito vicino a noi e penso che la scelta di usare il suo stesso drum-kit, sia stata veramente una buona idea per la realizzazione dei brani, è stato come se lui ci guidasse.

Lo sai che state esaudendo il sogno di molti fan degli Helloween? Non ti nascondo che era anche un mio sogno!
Mi fa molto piacere, ma oltre al sogno dei fan e tuo è stato anche un nostro sogno che siamo riusciti ad esaudire.

E’ stato registrato completamente in analogico, perché questa scelta?
Quasi interamente, specialmente per quanto riguarda il basso e la batteria, mentre alcune parti chitarristiche sono stato registrate anche in digitale e qualche parte vocale, ma perché abbiamo registrato le varie canzoni in studi di registrazione diversi. In Tenerife e in Germania.

Siete pronti a tornare a suonare dal vivo? Avete già date programmate?
Si, siamo prontissimi e abbiamo molte date già programmate, sempre se questa pandemia riusciremo a lasciarcela alle spalle.

C’è armonia tra tutti voi? Un’armonia ritrovata?
Si, c’e tantissima armonia tra tutti noi, tanta energia e tanta voglia di continuare a scrivere dell’ottima musica. Ci siamo trovati benissimo e ci siamo divertiti sia on stage che in studio.

Tu sei bassista della band dal primo disco, “Walls Of Jericho”, cosa ti ricordi di quegli anni?
Ricordo tutto, ricordi bellissimi, ero giovanissimo e avevo tanto entusiasmo, non ho scordato assolutamente niente ed è lo stesso entusiasmo che provo oggi.

Il periodo più bello e quello più deludente per te?
Il periodo più bello è sicuramente quello di oggi, il ritrovarci tutti insieme, quello degli inizi, ma anche quando la band ritrovava la propria strada quando Michael Kiske lasciò la band ed arrivò Andi Deris. Il più brutto è stata la scomparsa di Ingo.

Questa line-up degli Helloween sarà quella definitiva?
Lo spero vivamente, ci abbiamo sperato molto nel riunire tutta la famiglia degli Helloween, abbiamo trovato tantissima armonia e spero che durerà per moltissimi anni a venire.

Grazie Michael! Chiudi l’intervista come vuoi per i vostri fan italiani e i nostri lettori.
Spero di tornare presto in Italia in concerto, di bere qualcosa insieme, di passare una Helloween Night come ai vecchi tempi e di ritrovare i tanti amici italiani.

FABIO LOFFREDO

Band:
Markus Grosskopf: Basso
Michael Weikath: Chitarra
Kai Hansen: Chitarra e voce
Michael Kiske: Voce
Andi Deris: Voce
Sascha Gerstner: Chitarra
Dani Loble: Batteria

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