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GIOVANNI AMIGHETTI E LUCA NOBIS – Intervista ai due musicisti per il progetto Play@Esago …

GIOVANNI AMIGHETTI E LUCA NOBIS – Intervista ai due musicisti per il progetto Play@Esago …

Play@Esagono Vol. 1 è un progetto di musica strumentale che esplora varie dimensioni musicali. Gli autori del progetto sono Giovanni Amighetti, produttore e compositore e Luca Nobis, chitarrista e compositore. Ne ho parlato con loro in quest’intervista.

Ciao ragazzi e benvenuti su Tuttorock. Parlatemi del vostro progetto Play Esagono vol. 1, un progetto molto particolare.
Giovanni Amighetti:  Sì play@esagono nasce dagli Incontri sul palco dell’Ahymé Festival e quindi dalla volontà di creare musica sul momento in modo strutturato, con diversi incontri tra musicisti, ma soprattutto grazie alla collaborazione tre me e Luca Nobis.

E’ interamente strumentale, perché questa scelta?
Luca Nobis: È avvenuto così, spontneamente, forse è stato un partire dalla dimensione di musica “pura”, strumentale per non avere richiami al mondo della parola. Ci son buone possibilità che la voce come strumento arrivi nel prossimo volume.

Nel comunicato stampa che ho ricevuto c’è scritto ‘l’album che fotografa l’arte dell’interazione tra musicisti’, spiegateci meglio.
Giovanni Amighetti: La musica dell’album è stata creata sul momento grazie all’interplay tra i musicisti e le versioni registrate sono proprio quelle di questa prima versione. Quindi l’album fotografa il momento della creazione e questa creazione avviene grazie all’interplay ovvero all’interazione tra i musicisti stessi.

Come definite il sound dei vari brani?
Luca Nobis: Eterogeneo, caldo, intenso.

Ci sono anche molti ospiti con voi, come li avete scelti
Giovanni Amighetti: Fiorenzo Tassinari è un sassofonista molto bravo e noto in ambito “liscio”, ci piaceva fare altro magari sperimentale con lui. Petit Solo Diabaté é un giovane virtuoso del balafon dal Burkina Faso, con il quale avevo già collaborato assieme a Gabin Dabiré e ci eravamo riproposti di registrare assieme, con lui è Valerio Combass Bruno, ottimo bassista della Notte della Taranta e degli Aprés la Classe. Con lui avevo già lavorato con Daniele Durante. Jeff Coffin l’abbiamo chiamato per completare due brani che necessitavano di fiati contemporanei, è il sax della Dave Matthews Band con il quale avevo già lavorato assieme a David Rhodes. Angela Benelli e Giulia Chiapponi sono due violiniste classiche di grande sensibilità, e volevamo tenere un sound classico europeo in alcuni brani. Infine Moreno “il biondo” Conficconi viene anche lui dal liscio e ci ha permesso di avere il clarinetto in Do con un eccellente interplay in un brano in trio!

Da quello che ho capito i brani nascono da delle improvvisazioni, è così?
Luca Nobis: Si, esatto. Si parte da un clima, una melodia, un incontro di timbri e si plasma la composizione in tempo reale.

Nessun testo, quindi per voi a quale pubblico è più consigliato?
Giovanni Amighetti: Un pubblico che ami ascoltare musica!

È uscito solo in digitale? Oggi sta tornando l’interesse del supporto fisico, per voi non è così?
Luca Nobis: Per ora si. Con i tour valutiamo anche il supporto fisico.

Molto importante la parte video, perché unire audio e video?
Giovanni Amighetti: Registrando l’audio in questo modo non ci sarebbe stato possibile suonare per finta dopo per dei video in playback, fortunatamente aggiungo! Quindi abbiamo fatto in modo che Luca Fabbri potesse registrare i video nello stesso momento in cui abbiamo registrato l’audio dell’album. I video stessi sono quindi uno spaccato della creazione musicale.

Riuscirete a fare un tour per promuoverlo?
Giovanni Amighetti: Sì stiamo facendo già ora qualche concerto promozionale, ma il tour “vero” parte da Marzo nei teatri.

Il modo migliore per ascoltarlo. Non so in cuffia, ad alto volume, oppure a basso volume….
Giovanni Amighetti: Ad un volume “corretto” direi, ovvero ad esempio che il pianoforte abbia il volume di un vero pianoforte. E di sera dopo cena, magari davanti ad un camino e ad un bicchiere di vino… meglio se passito!

Chiudete l’intervista come volete, un messaggio ad entrare nelle atmosfere di questo progetto.
Giovanni Amighetti: È un progetto per chi sia interessato ad ascoltare musica piacevole ed entrare nell’atto della creazione musicale stessa.
Luca Nobis: Play@esagono è evocare immagini ed emozioni attraverso l’interazione del sentire dei musicisti coinvolti in questo atto di creazione spontanea.

FABIO LOFFREDO