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“FUORI TARGET & FRIENDS” – VECCHIE TRACCE PER IL NUOVO ALBUM DI DRU …

“FUORI TARGET & FRIENDS” – VECCHIE TRACCE PER IL NUOVO ALBUM DI DRU …

Un artista puro, libero, mai dimenticato, versatile, una lunga carriera artistica, la scelta di libertà e brani indimenticati. Parliamo di Drupi, al secolo Giampiero Anelli, e del suo nuovo progetto musicale “Fuori target & friends“, con duetti inediti, collaborazioni importanti nazionali e internazionali. “Brani che non potevano essere dimenticati”, ci dice nell’intervista “Chiuso in casa ho ripescato cose di cui mi ero dimenticato, ma presto voglio e spero di tornare in sala di registrazione”.
Un artista da sempre indipendente e originale. Un artista e una persona che non ha mai fatto parlare di sé se non per la sua musica e mai per il gossipo o per i reality e che nonostante il successo nazionale e internazionale è sempre rimasto una persona semplice. L’artista, che nei primi mesi del 2020 si era esibito a Praga e a Varsavia, ha dovuto disdire le date in programma in Svizzera e in Austria e da aprile scorso 2020 è rimasto nella sua casa di Pavia.
Un ricordo di “Piccola e Fragile” e “Vado via”, ricordano la grande Mia Martini:
Durante l’intervista, Drupi ci regala anche un ricordo di uno dei suoi brani storici, indimenticabile successo del 1974 “Piccola e Fragile“, la cui ispirazione venne proprio (per i pochi che ancora non lo sanno) da sua moglie Dorina che allora collaborava con lui come corista. Anche un ricordo speciale della grande Mia Martini ci ha regalato: “Mimì, oltre ad essere la grande artista che è stata è la persona che, involontariamente, mi ha dato il successo. Avevo smesso di suonare perchè la vita nei night non faceva più per me. Avevo cominciato a fare l’idraulico, ed era quello il mio nuovo lavoro. Un giorno ricevo una telefonata da un amico, dicendomi che doveva presentare un pezzo a Mia Martini che l’avrebbe portata a Sanremo 1973 e mi chiese di presentare quel pezzo, a lei piacque ma quindici giorni prima del Festival lei decise di non andare più e così fu deciso di mandare me con il pezzo “Vado via”. Arrivai ultimo e poi mi sono “specializzato” perchè arrivai ultimo altre cinque o sei volte”.

Mentre scriviamo, apprendiamo della morte di Luigi Albertelli, scomparso a 87 anni, grande poeta, autore musicale e televisivo, autore di molti brani meravigliosi e intensi (nonché di fatto, scopritore dell’artista stesso) di Drupi come Piccola e Fragile, Vado Via, Sereno è.
Autore di brani anche per altri artisti, indimenticati. 

Drupi, al secolo Giampiero Anelli, ha iniziato il 2021 ripartendo dalla musica – soprattutto in un momento storico in cui la musica, come tutto lo spettacolo, vive già un anno di grande difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria e delle normative – approdando sul web con “Fuori Target & Friends“, una raccolta di 17 canzoni tra cui compaiono diversi duetti eseguiti in passato e mai pubblicati. Una serie di brani che non potevano restare chiusi in un cassetto e come ci ha detto durante l’intervista per Tuttorock “Una serie di brani usciti fuori dal baule dei ricordi”.

Nonostante il difficilissimo periodo che l’arte e la musica stanno vivendo, tu hai creato per la Proxima Centauri un nuovo album dal titolo “Fuori target and Friends”, in cui riprendi brani che non potevano essere dimenticati e dai vita alle tue performance con collaborazioni di amici storici tra cui Stefano Bollani e Ron, ma anche artisti internazionali notissimi. Come nasce l’idea di questo titolo, il progetto del disco e di collaborare con artisti amici?
Ho approfittato di mettere a posto i miei cassetti. In tempo di Covid e restrizioni si fanno le cose più impensabili e lo dimostra il fatto che io mi sia messo a fare ordine tra le vecchie cose. Insieme all’amico Valentino Negri ho trovato dei nastri di cui mi ero quasi dimenticato, ho ritrovato del materiale davvero prezioso, li ho ascoltati e mi è venuto il desiderio di condividerli con il pubblico: li abbiamo messi online per gioco e sono rimasto sorpreso dell’accoglienza forte e calorosa che hanno immediatamente riscontrato. E’ stata proprio una bella sorpresa ed è un regalo ai miei fans. Tante cose sono davvero delle chicche fantastiche, collaborazioni con Stefano Bollani, Ron e grandi artisti internazionali. L’ho fatto anche per tenermi vivo e mettere la musica al centro di tutto.

Larry Dunn – fondatore e tastierista degli Earth, Wind & Fire – ti ha scritto e arrangiato il brano Be careful, registrato a Malibù con la collaborazione di Vinnie Colaiuta e Jim Crespo ex chitarrista degli Aerosmith e di Alphonso Johnson bassista di Santana e Quincy Jones. Stiamo parlando di grandissimi artsiti: quali scambi di empatia ed energia nel disco?

Quando si ha la possibilità di suonare con questi personaggi, si crea una carica e una energia che non è possibile spiegare; Larry Dunn non ha solo prodotto questa canzone, ma ha anche arrangiato tutto l’album. Questa canzone l’avevano scritta lui e la moglie, quando ebbi modo di ascoltarla decisi subito che non poteva mancare nell’album. Collaborando con questi musicisti in studio si respira un’aria che non accade in nessun altro posto. E’ stata un’esperienza stupenda e mi auguro che si possa anche riprtere. respiri un’aria che in nessun altro posto può succedere. Ero andato lì per fare tutti i miei pezzi e i miei successi ed invece ho realizzato un album!

Come hai vissuto il primo lockdown e questo secondo periodo di difficoltà per il nostro Paese? E come vivi la mancanza dei concerti live e i luoghi di cultura chiusi?
Nella prima parte del lockdown, a parte il discorso salute, quasi mi faceva piacere restare in casa perché in tanti anni non ho conosciuto riposo, lavoravo e suonavo ogni estate ed era normale “vivere”, stare in mezzo alla gente e parlare. Poi, successivamente, il momento si è fatto tremendo: manca moltissimo il contatto con il pubblico perché l’essenza di un musicista vero, di un cantante, è il contatto con il pubblico. Avere di fronte i miei amici e chi mi segue, poter cantare, emozionarsi, è tutto. La musica è il centro e fulcro di tutto quanto: i vestiti, la scenografia, il look, non sono importanti quanto la musica.
Per quanto riguarda l’anno durissimo della musica e dello spettacolo in generale, il palcoscenico e il suonare live mi mancano – come accennavo – ma tutto sommato la pausa mi ha fatto bene perché, come accennavo prima, dal1973 ad oggi questo è stato il primo anno in cui non ho avuto concerti estivi. Ne ho fatti sempre molti e posso dire di essermi riposato un po’ in questo periodo. Ma devo dire che se nei primi mesi mi sono goduto il dolce far niente, già da qualche tempo avevo iniziato ad avere voglia di rimettermi in movimento. Senza dubbio, il merito è anche di questi ritrovamenti musicali, quei brani che mi hanno ricordato momenti indimenticabili e splendidi della mia carriera artistica; mi sono reso conto di aver fatto delle cose buone negli anni passati, e così è tornato il desiderio anche di comporre.

Progetti prossimi, Covid permettendo? C’è un album di inediti all’orizzonte?

E’ ancora presto per dirlo ma usciranno sicuramente pezzi nuovi. Per quanto riguarda le tempistiche del nuovo progetto, dipenderà molto dalla situazione sanitaria. Qualcosa posso realizzarlo in casa ma il resto è normale e logico si vada in studio di registrazione e non è detto che lo si possa fare presto, visto che anche il 2021 si mostra un anno complicato. Spero tanto di poter uscire entro la fine dell’anno e mi auguro che nel frattempo – con le dovute accortezze e rispetto delle norme – con anche la somministrazione dei vaccini, il settore dello spettacolo possa ricominciare a funzionare e a ripartire.

Cosa ne pensi della tanta musica fatta sul web, durante anche il primo lockdown?
Forse all’inizio della prima quarantena questa poteva essere una idea ottima per veicolare musica ma personalmente non amo fare musica sul web, sui social. Questo è il primo motivo per cui non ho fatto nessuna diretta – anche se me lo hanno chiesto – e il secondo è che non faccio mai niente per pura visibilità. Come, d’altra parte, non mi interessano né i talent né i reality. Non andrei al GFVip perché ho pudore e sono una persona riservata. Preferisco tirare fuori dal baule vecchie canzoni, vecchi nastri che abbiano un valore musicale e affettivo importante senza mai farmi vedere in viso piuttosto che mettermi a suonare online per il gusto di ottenere qualche like in più. Sono fatto in questo modo, d’altra parte: io amo suonare, la musica è al centro di tutto; nella vita mi sono innamorato subito della musica ma con il successo prima e oggi con la tecnologia, non sono mai riuscito ad andare troppo d’accordo.

Alessandra Paparelli