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BRENT MUSCAT – Intervista al chitarrista di Las Vegas

BRENT MUSCAT – Intervista al chitarrista di Las Vegas

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Brent Muscat, all’anagrafe Brent Preston è un chitarrista statunitense. Ha militato in diverse band. Tra queste, la sua band principale, i Faster Pussycat, poi L.A. Guns, the Liberators, Bubble, Superficial/Sinthetics, Adler’s Appetite, Sin City Sinners [insieme a Todd Kerns (SMKC)] e The Underground Rebels. Nel 1985 fondò i Faster Pussycat assieme al cantante Taime Downe anch’egli di Los Angeles. La scena glam metal stava proliferando a Los Angeles già da qualche anno, e la band decise di indirizzarsi su quella strada.
Dan: Ok siamo qui alla House of Blues con Brent Muscat. Allora Brent grazie per aver accettato di concederci questa intervista. Siamo alla House of Blues a Las Vegas, io ti ho incontrato qui in città un paio di anni fa, dicci cosa stai facendo qui ultimamente.
Brent: Suono, cioè faccio quel che mi riesce meglio, mi viene facile...sempre meglio che rifare il tetto a una casa per esempio, o scavare fossi!
 
Assolutamente! Parliamo dei bei vecchi tempi a LA, all’inizio dei Faster Pussycat, come hai fondato quella band?
All’epoca suonavo con mio fratello maggiore [Todd Muscat, attualmente bassista dei Junkyard] in una band che si chiamava Shangai, poi me ne sono andato. Mi pare che il nostro batterista dell’epoca, Mark Michaels, abbia iniziato a frequentare Taime che ai quei tempi stava lavorando al Troubadour come tecnico delle luci. Una volta ci sono uscito anch’io, siamo andati a casa sua ed abbiamo fatto festa. Poi abbiamo iniziato a scrivere musica insieme, e poi a lavorare i pezzi per il primo album.
 
Kelly Nickels faceva parte della band all’epoca?
No, fammi pensare...no c’era un ragazzo che si chiamava Walter, ma Kelly è entrato a farne parte abbastanza presto, dopo circa un mese che suonavamo. Dopo poco però è stato coinvolto in un incidente motociclistico, quindi è venuto in tour con noi per un po’, poi Eric Stacy, il bassista, ha fatto tutte le registrazioni.
 
Parlando di Kelly, cosa ne pensi della nuova formazione degli LA Guns?
Non so, non li ho visti ancora, ma sono curioso di vederli.
 
Perché Kelly ora suona insieme a Kurt [Frohlich] e tu suonavi con Kurt...
Si, Kurt è stato uno dei primi che ho conosciuto quando mi sono trasferito a Vegas, e abbiamo suonato insieme per un po’. E lui ha fatto parte anche della mia versione dei Faster Pussycat
 
Si, lo so, ci stavo quasi per arrivare... Quindi, parlaci un po’ del primo album, come sono nate le canzoni, registravate insieme, suonavate molto sulla strip?
Si, suonavamo molto sulla Strip. Io vivevo fondamentalmente a casa di Taime, e lui viveva con Riki Rachtman, che lavorava a MTV, ed avevano il CatHouse insieme. Io ho dormito sul suo divano non per molto, forse qualche settimana. E semplicemente ci trovavamo e ci mettevamo a scrivere canzoni. Io magari avevo un’idea sulla musica, e lui ci scriveva sopra i testi..
 
E’ stato sicuramente uno dei migliori album dell’epoca!
E’ stato divertente, rappresentava benissimo quello che succedeva sulla Strip ai quei tempi. 

Parlaci di quando avete firmato con la Elektra.
La cosa divertente è che volevamo firmare proprio con la Elektra, era il nostro sogno.
 
Perché avevano i Mötley Crüe?
E i Doors, i Metallica e gli Eagles, insomma hanno una storia...avevano anche band alternative come i Cure.
 
Avete firmato subito con loro?
No, prima abbiamo ricevuto qualche offerta da alcune etichette più piccole, ma abbiamo rifiutato. Noi volevamo la Elektra, ma un paio di labels erano interessate a noi, e siamo andati a conoscerli, ma alla fine abbiamo aspettato e siamo andati alla Elektra. Abbiamo avuto la fortuna di trovarci nel posto giusto al momento giusto!
 
C’era collaborazione o competizione all’epoca tra le band?
Axl Rose era al nostro primo concerto che facemmo al Viper Room, che all’epoca si chiamava Central, e ballava con quel suo modo particolare... avevamo lo stesso management all’epoca.
 
I Guns aveva già firmato un contratto all’epoca? Hanno firmato con la Geffen nell’87, giusto?
Noi abbiamo firmato qualche mese dopo comunque prima sono stati messi sotto contratto i Poison, poi i GNR.
 
I Poison con la Capital, vero?
Si, hanno iniziato con una label più piccola, poi sono andati alla Capital. Comunque, poi hanno firmato i Guns, poi i Jane’s Addiction, poi noi, e circa un anno dopo anche gli LA Guns.
La gente pensa che gli LA Guns facessero parte di quella stessa scena, e lo erano, ma allo stesso tempo erano una band completamente diversa, con membri totalmente diversi, e hanno firmato dopo un anno circa, che all’epoca era un’eternità.
 
Hai parlato dei Poison prima, erano insieme a voi in The Decline of Western Civilization. Te ne ricordi? Ti ricordi delle riprese del film?
Si, eravamo amici della regista, Penelope Spheeris, conoscevo sua figlia, mio fratello la frequentava e viveva in casa con loro. Se guardi il film, si vede mio fratello che faceva andare l’effetto fumo sul set, credo fosse assistente alla produzione.
Siamo stati fortunati a farne parte, c’erano anche grandi band come Aerosmith, Alice Cooper, Lemmy, i Kiss...e penso che i Kiss abbiano dato in quel film un’immagine abbastanza patetica di sé, cioè, c’era Paul Stanley a letto con tre ragazze, mi sembrava tutto cosi falso, cosi irreale
 
Come se fosse tutto costruito!
Si, penso che rispetto a loro, noi ne siamo usciti abbastanza bene, ne sono stato felice all’epoca, ed anche oggi rivedendolo ne sono contento. Ci siamo noi che facciamo un concerto, poi un’intervista stupida, ma non eravamo super seri, facevamo gli scemi. Penso che siamo stati fortunati perché all’epoca avevamo già firmato un contratto ed eravamo appena tornati da un tour, mentre c’erano delle band locali che ancora dicevano “Noi ce la faremo!”...
 
Il vero lancio per voi è stato l’uscita di Wake Me When It’s Over e il singolo House Of Pain su MTV.  Come è cambiato poi?
Con il primo disco abbiamo lavorato tantissimo per l’intero anno; abbiamo suonato ogni giorno, e il giorno di riposo andavamo alle stazioni radio, nei negozi di dischi a firmare copie.  Avevamo un manager davvero bravo che ci teneva occupati.
Il primo disco non è diventato Oro, ma ha avuto un bel successo. Perciò Elektra ha dovuto spendere tanti soldi per averci. Penso che per i Guns n’ Roses siano stati spesi $250.000 per registrare il loro primo disco, Appetite For Destruction, mentre noi ce l’abbiamo fatto con $50.000!
 
Ma è stato un dei migliori dischi dell’anno!
Sì, e abbiamo fatto anche in meno della metà del tempo.  Mi sa che i Guns ci hanno impiegato 2 mesi e non solo 2 settimane.  Il nostro era molto grezzo, l’abbiamo fatto tutto in un lampo. Ne è venuto fuori un bel feeling ‘punk’.  E siccome abbiamo lavorato così tanto al lancio del secondo disco, (suonammo praticamente ogni giorno fra prove e scrivere le canzoni) che il nostro modo di suonare migliorò tantissimo. Ci paragonavamo ai Guns che erano davvero bravi e ciò ci stimolò a suonare ancora meglio.
Credo che nonostante il  fatto che il primo disco fosse bello, il secondo fu molto più profondo. Quando abbiamo scritto House Of Pain, abbiamo sentito il testo di Taime e l’abbiamo fatto riscrivere; ha riscritto tutto su un tema personale che parlava di come è cresciuto senza la presenza di suo padre.  Siamo stati fortunati perché lo misero in onda e divenne il video numero uno su MTV!
Abbiamo ricevuto un disco d’oro da quel singolo e siamo andati a fare un tour con i Mötley Crüe. Sì, il secondo disco ci ha lanciato. Ma all’inizio il nostro batterista fu arrestato per aver trasportato eroina. Come dicevo, però, avevamo un manager eccellente e ha chiamato Frankie Banali da Quiet Riot che prese il primo aereo disponibile per suonare con noi e non abbiamo perso nemmeno un concerto.
 
Nei primi anni 90 quando il Grunge entrò sulla scena, voi avevate appena finito la registrazione del EP e il terzo disco, vero?
Sì, penso che avessimo appena lanciato il terzo disco, Whipped, quando arrivò il Grunge. I Nirvana stavano esplodendo di brutto e tutte le etichette andavano a Seattle per mettere sotto contratto gruppi come Nirvana, Soundgarden poi, chi c’era?  Altri ancora come Mother Love Bone che sono poi diventati Pearl Jam e altri che non sono diventati grandi, ovviamente.  Tutti volevano il loro pezzo di Grunge e il nostro genere…

A proposito, come ti piace definire il vostro genere?
A me piace il termine Sleaze Metal, o Glam Metal. Non abbiamo mai detto Hair Metal. Quel nome è uscito molti anni dopo per descrivere l’epoca dei ‘big hair’,  ma noi, all’uscita del primo disco, non avevamo ancora i capelli cotonati. Noi siamo stati sempre una rock n’ roll band. Ci vedevamo come gli Aerosmith o New York Dolls e le nostre influenze variavano. Ad esempio, le mie spaziano da David Bowie a Sly and The Family Stone.  Per quanto riguarda il rock, direi Zeppelin, Ac/Dc, Rolling Stones e tanto punk rock.
Quando è uscito il nuovo genere di Seattle, che non è stato da un giorno all’altro ma nell’arco di un mese più o meno, noi di Los Angeles eravamo finiti, e le etichette ci hanno lasciato a piedi quasi subito.  Tutto è successo con Smells Like Teen Spirit.
Avevamo ancora fan, ma senza le case discografiche di supporto, non c’era il marketing o i prodotti disponibili e, di conseguenza, tante band si sono sciolte.
 
Quando ti sei trasferito qui a Las Vegas?
Sono venuto qui nel 2005. Mi sono riunito con Faster Pussycat e Taime intorno al 2001, ma suonavo anche con gli L.A. Guns.
 
Come è nato il gruppo Brent Muscat’s Faster Pussycat con Kurt [Frohlich] e Todd [Kerns]?
Abbiamo suonato per un po’ finché Taime è impazzito. Suonavo con Eric Stacey e Brett Bradshaw che erano componenti originali dei Faster Pussycat, ma non riuscivo a fare tour con loro perché erano pazzi, proprio fuori di testa e mi sono detto che se non riesco a fare concerti con questi musicisti originali del gruppo, non valeva la pena continuare così, e non volevo litigare con Taime che era molto convinto di farmi restare. Ma avevo dimostrato ciò che volevo dire, facendolo in modo giusto, perché Taime stava facendo una cosa con un suono molto ‘industrial’. Dopodiché, Taime è tornato a fare come si deve; suonando le canzoni come sui dischi, non nello stile di NIN.  
 
Vi siete riappacificati poi?
Sì, abbiamo litigato poi abbiamo fatto una specie di Reunion che ci ha visto aprire per Poison e Cindarella intorno al 2002, credo.  Io ho fatto la mia versione dei Faster Pussycat intorno al 2007.  Non volevo stress; litigare tramite avvocati è molto costoso e avrei dovuto suonare per 100 anni per pagare tutto.
Ora Taime fa le sue cose.  Ogni tanto se sono in città, suono qualcosa con loro, ma nel backstage sniffano, e io non voglio fare parte di questo.  Alla mia età avrei un infarto! Sembra che il loro stile di vita sia ancora come quello dell’epoca, ma i dottori dicono che se non smetti di fare quel genere di cose, morirai.
Ho sentito che era pulito da un anno o qualcosa, ma non so se lo è ancora.
 
Parliamo di strumenti, cosa è il tuo setup preferito?
Direi che sono una Les Paul e una testata Marshall. Forse i miei preferiti erano i JTM Marshall ma negli anni ‘80 sono stati modificati; più tardi mi sono piaciuti gli JCM Marshall, prevalentemente i JCM800; come chitarre prediligo le Gibson, se dovessi dire la mia preferita ti direi proprio la Gibson Cherry Sunburst LP Standard che mi venne rubata... sai c’era un tizio quando suonavo con il reunion dei “Faster Pussycat” nel 2007, condividevo una stanza con lui, ero un tipo strano, entrava e usciva dalla stanza per tutta la notte, lasciava la porta sempre aperta, beveva con persone poco raccomandabili, con sconosciuti, un giorno perse la sua chiave, così sparì la mia chitarra. Era uno delle centinaia di motivi che mi venivano in mente per dire “basta, non posso più suonare con ‘sta gente”.
Ho usato anche degli amplificatori Soldano. Non ho endorsements, ma, a volte, ho ricevuto delle chitarre gratis. La chitarra che sto usando stasera è una che avevo dai tempi dei Faster Pussycat e che ho modificato con un humbucker negli anni 80-90, mi sa.
 
Qual è stato il momento che hai preferito nel passato?
Ma... è difficile dirlo... ci sono stati tanti momenti molto belli, mi piacque molto fare il Tour in Giappone, la prima volta in Giappone fu la migliore! I Fan strillavano, erano davvero fuori di testa come se fossimo i Beatles! Ci davano dei regali e delle bambole fatte a mano.
 
Cos’è la storia dietro a “Tomeka”?
Tomeka era il nome della lucertola che avevo, stavo scrivendo una canzone e pensavo a un nome per il titolo così ho messo quello della mia lucertola. Sembra un nome molto vecchio ma non lo è! In realtà non significa nulla, avevo questo animale domestico e ho usato il suo nome per dare il titolo al brano (NDA “Tomeka” è una canzone che Brent ha pubblicato con il recente gruppo The Saints Of Las Vegas, ma la canzone è in giro da tanti anni). La canzone parla di una ragazza ma il nome era quello della mia lucertola.
 
Quanto spesso scrivi le tue canzoni? Ti conosco e so che hai tantissimi appunti.
Scrivo tanto, ho scritto più o meno un terzo dei brani; Taime ha scritto quasi tutte le parole, la musica un terzo io; direi che la maggior parte delle canzoni sono state scritte da , Greg e Taime. Non scrivo sempre, scrivo quando ho l’ispirazione. Sai, magari sogno qualcosa, mi sveglio e butto giù qualcosa.

Sappiamo entrambi che hai un block-notes pieno di parole. Quindi, quando riuscirai a registrare questo materiale?
Non so, in genere quando sono ispirato, sono un lazzarone... C’era uno che si chiamava Takashi, quando ero con gli Alley Cats, che mi passava la musica e io scrivevo le parole, mi ha dato libertà di espressione... mi dava queste canzoni meravigliose... E’ difficile perché tu scrivi per qualcuno a cui magari non piace una riga ed è dura perché tu ci hai messo del personale.
 
Hai avuto una vita incredibile, quando esce il tuo primo libro?
Eh, domanda difficile, non saprei, avrei bisogno di un/a co-writer.

Beh, puoi farlo! Dunque Brent, tutta la nostra conversazione verrà tradotta in Italiano e pubblicata su un Magazine online “Tuttorock” quindi, domanda scottante, quando ti vedremo in Italia? Verrai in Europa? Farai un tour con i tuoi gruppi?
Mi piacerebbe davvero tanto, bisognerebbe trovare un Promoter, ci verrei di sicuro in questo momento della mia vita
 
Ti piace l’Italia?
Amo l’Italia, ci ho suonato alcune volte, anche con gli L.A. Guns, Faster Pussycat; la Reunion con Taime ci ha portato lì, anche con Steven Adler’s Adler’s Appetite quindi ci sono stato quattro o cinque volte, la amo, amo il cibo e le persone, è fantastico; se trovassi un Promoter ci andrei senz’altro!  
 
Prima di concludere vuoi dire qualcosa agli Italiani?
Ragazzi venite a Las Vegas se potete! Se non riuscissi a tornare in Italia venite voi qui, potete sentirmi suonare tutte le settimane a Vegas con The Saints Of Las Vegas; vi aspetto a salutarmi!

ROY PICCIONE

Credits: SI RINGRAZIA DAN STONE PER AVER RESO POSSIBILE QUESTA INTERVISTA.