Nanowar Of Steel & Friends 20 Years Of Steel @ Alcatraz Milano 21-10-2023

Nanowar Of Steel & Friends “20 Years Of Steel” @ Alcatraz Milano 21-10-2023

Un nuovo brano in uscita, un tour che dopo aver ottenuto successi in tutta Europa ora approda negli Stati uniti, dove suoneranno insieme a band come Dragonforce e Amaranthe. Cos’altro potrebbero desiderare i Nanowar Of Steel?

Un Alcatraz a Milano sold out per la festa del loro ventennale, con tanti ospiti sul palco, corpo di ballo, un coro al completo e una platea gremita di unicorni, T-rex, pailettes, parrucche che li chiama sul palco già dai primi minuti di apertura del locale a suon di cori. L’atmosfera è quella di una vera e propria festa, e non appena le prime immagini di Protocols Of Love vengono trasmesse nel megaschermo dietro il palco un boato si impossessa del locale. Questo però sarà solo un assaggio del loro nuovo singolo, in uscita nei giorni successivi, e un antipasto per dare il via al concerto con “Sober”, uno dei loro successi più recenti.

Si passa subito ad uno dei grandi classici della storia della band, “Nanowar”, per poi tornare ai tempi recenti e inneggiare a “Gabonzo Robot” , l’eroe che distrugge i più deboli. Con “Tricycles Of Steel” finisce il set classico, e salgono sul palco i cantanti del Flowing Chords Choir, muniti di t-shirt dei Nanowar d’ordinanza. Da questo momento in avanti le loro voci arricchiranno i brani dei nostri, dando una spinta in più ad uno show già perfetto.

Su “Il cacciatore della notte” abbiamo un’altra gradita sorpresa: Potowotominimak, come sempre vestito da barbagianni, è accompagnato da una serie di ballerine Barbagianni-vestite, che creano una coreografia fantastica. Per par condicio ora però ci vuole qualcosa per allietare gli occhi delle donzelle, così sale sul palco il nostro Capitan Findus, Maurizio Merluzzo, che in breve prima mostra la divisa marinaresca, poi mette in mostra i muscoli restando a petto nudo, ma dimostrando anche una notevole grinta nel cantare questo pezzo. Fanno capolino nuovamente le ballerine per trasformare il palco in una pista da ballo con Disco Metal, poi si cambia genere per V per Viennetta, per la quale si siede dietro alle tastiere un misterioso musicista con la maschera di Guy Fawkes, che si rivelerà poi essere Alessandro Del Vecchio e passerà poi alla voce per eseguire “The Power OF Imodium” e “Power of the Power of the Power of the Power (Of the Great Sword)”, forse i brani più epic metal del repertorio,“Declination”, che credo fosse la prima volta che veniva eseguita in sede live e “Barbie, MILF Princess of the Twilight” facendo egregiamente le veci di Lione.

Il pubblico è caldo, l’atmosfera bollente… dopo che la cornamusa di Maurizio Cardullo dà il via ai cori de “Il Signore degli Anelli Dello Stadio” si rimane in argomento con “Pasadena 1994”, purtroppo senza il cameo live di Joakim Brodén; siamo ormai ai brani finali, e “Norwegian Reggaeton” alza ulteriormente la temperatura della sala. Un sacco di gonfiabili da piscina vengono lanciati sul pubblico, le ballerine eseguono i passi del video, ed arriva Charlie Glamour a fare da mattatore. Per “Sottosegretari alla presidenza della Repubblica del True Metal” ci onora della sua presenza Il Profeta, con tanto di pacco luminoso, mentre invece l’inno di “Feudalesimo e libertà” viene cantato a squarciagola da tutti i presenti. Quando pensavamo che nulla potesse essere più delirante di ciò che abbiamo visto, ecco che Potowotominimak fa presentare il prossimo brano. alle chiappe di Baffo! E non avrebbe potuto essere altrimenti, visto che il brano in questione è “Uranus”, con tanto di guerriere Sailor in gran spolvero. E’ il momento di “Valhalleluja”, brano su cui finalmente possiamo apprezzare pienamente le doti dei Flowing Chords Choir, e su cui tutti gli ospiti che abbiamo visto finora invadono lo stage portando con loro parti di arredamento Ikea. Al culmine della canzone, Angus Mc Six fa la sua epica entrata di fronte al pubblico con l’armatura dorata e il martello, spettinandoci con la sua potenza vocale, degna d’un dio.

Ma il momento che tutti aspettavano sta per arrivare, il nostro cavalier custode dell’acciaio inox, Giorgio Mastrota, arriva sul palco con paiolo di rame e pelliccia sulle spalle, per insegnarci cos’è la vera “Polenta Taragnarok”. Dopo un’improvvisata televendita per un materasso Eminflex, che viene lanciato da Giorgio stesso sul pubblico in adorazione, si inizia a intonare tutti insieme Tro-ta Tro-ta tro-ta sulle note di “Giorgio Mastrota”, che chiude favolosamente una serata epica come poche. Stasera i Nanowar hanno riconfermato di poter portare sul palco uno spettacolo vero e proprio, coinvolgente, divertente e adrenalinico, sfruttando appieno sia le loro incontestabili doti tecniche che la loro verve comica. A proposito… si dice leccornìa o leccòrnia?

Report & Photoset by ALESSANDRA MERLIN

Credits: si ringrazia Bagana per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

BAND:
Gatto Panceri 666 – Bass
Potowotominimak – Orals
Mr. Baffo – Orals
Mohammed Abdul – Guitar
Uinona Raider – Drums

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SETLIST:
Sober
Nanowar
Gabonzo Robot
Tricycles of Steel
With Flowing Chords choir:
Il cacciatore della notte
La maledizione di Capitan Findus
Odino and Valhalla
Disco Metal
V per Viennetta
The Power of Imodium
Power of the Power of the Power of the Power (Of the Great Sword)
Declination
Barbie, MILF Princess of the Twilight
Ironmonger (The Copier of the Seven Keys)
RAP-sody
Il Signore degli Anelli dello Stadio
Pasadena 1994
Norwegian Reggaeton
Metal
Sottosegretari alla presidenza della Repubblica del True Metal
Feudalesimo e libertà
Uranus
Valhalleluja
La Polenta Taragnarock
Giorgio Mastrota