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Metallica @ I-Days Ippodromo La Maura Milano 29-5-2024

Metallica @ I-Days Ippodromo La Maura Milano 29-5-2024

Metallica + Five Finger Death Punch + Ice Nine Kills @ I-Days Coca Cola Milano Ippodromo SNAI La Maura 29/05/24

Prima data esplosiva in calendario il 29 Maggio per gli I-Days Coca Cola c/o Ippodromo Snai La Maura di Milano. Ad aprire l’horror metalcore dei Ice Nine Kills, gruppo musicale statunitense che propone alcuni colpi di scena scioccanti alla Alice Cooper: un simpatico siparietto con coltelli finti sporchi di sangue, asce e travestimenti alla Hannibal the Cannibal, il tutto abbinato a degli impeccabili completi alla American Psycho. Musicalmente funzionano. Touchè.
A seguire si esibiscono i Five Finger… Death Punch! Ci danno un bel pugno nello stomaco con il loro nu metal, una bel feeling con il pubblico che li ricambia con gioia.
Ivan Moody è un frontman capace e molto presente con la voce. Il duo Zoltan Bathory e Andy James in ottima sinergia di chitarra, il bassista Chris Kael stagno e interessante a livello ritmico, un omaccione con la testa glabra che riesce a trascinarti e conquistarti.
Uno “concreto” nella vera definizione del termine. Inoltre ha una bella barba con le treccine che non guasta.
Charlie Engen è convincente alla batteria e non lascia spazio (letteralmente) ad eventuali dubbi.
I FFDP non perdono occasione per richiamare l’attenzione su di sè, con copiosi e frequenti lanci di plettri, scalette e quant’altro che sembrano esche buttate ai pesci.
I veri protagonisti della serata sono però i Metallica: “If you think it’s easy doin’ one night stands / Try playin’ in a rock roll band / It’s a long way to the top if you wanna rock ‘n’ roll…” omaggiano un’altra band culto del panorama hard rock internazionale, fresca della data italiana (lo scorso 25 Maggio all’ RCF Arena di Reggio Emilia), corrente alternata e continua o per i più avvezzi AC/DC.
Non basta un tasto per spegnere la musica e il metal ha ancora molto da dare. Hetfield e compari lo sanno bene e tutta la performance si incentra su questa contagiosa energia, a partire dal logo dell’ M72 Tour che si tinge di giallo, sfolgorante colore dalla lunghezza d’onda tra 565 e 590 nanometri che associato al nero stimola la nostra attenzione indicando una situazione di imminente pericolo.
Si utilizza nei pittogrammi posti nei luoghi di lavoro, nel simbolo ISO 7010-W003 della radioattività e perfino alcune specie animali lo impiegano come monito aposematico contro possibili predatori (è il caso di salamandre o vespe).
Insomma per farla breve… si fanno notare.
La scenografia è maestosa, gli enormi schermi laterali trasmettono un’immagine di ispirazione rinascimentale, richiamo a Leonardo da Vinci dove l’iconografia della morte rappresentata dallo scheletro fa capolino sullo sfondo di un uomo vitruviano.
Oltre 70mila persone invadono l’Ippodromo Snai La Maura che per l’occasione è stato interamente transennato in una zona rossa.
Cantano e reclamano i propri idoli di gioventù, ma visto l’interesse mediatico scatenato dalla serie televisiva “Strangers Things” tra la folla spiccano anche molti volti giovanili e qualche bambino che incitato dai genitori cerca di infilarsi in mezzo ad un – moderato – pogo rabbeccato.
Sono già da parecchi minuti passate le 21.00 quando in filodiffusione viene trasmessa l’intramontabile “The Ecstasy of Gold” di Ennio Morricone, storica introduzione da film western che da sempre accompagna il gruppo in apertura.
L’aria è elettrica ma mai come durante la precedente data a Monaco di Baviera, dove un’ incredibile tempesta di fulmini si è abbattuta nei pressi del palco.
Qualche fanciulla si sente addirittura mancare alla vista dei propri feticci e si lascia andare ad imprecazioni di gioia, mentre il tasso alcolico generale è palpabile.
Perfino i vu cumprà che girano tra il pubblico con una cassetta in testa sono a secco di birra.
La band era entusiasta di ritornare in Italia e lo aveva fatto presente in molte interviste precedenti. James Heatfield onora il pubblico dicendo “we are a family”, mentre Kirk Hammett (chitarra) e Rob Trujillo (voce/basso) omaggiano involontariamente Pordenone con una jam session “da teenagers” sulle note di “Acido Acida” dei Prozac + , citazione inattesa che coglie totalmente alla sprovvista il pubblico che la interpreta un po’ a fatica sia per l’italiano stentato, che per la propagazione del suono non proprio ottimale.
Considerato che si tratta di uno spazio aperto e molto ampio si tratta tutto sommato di una condizione ammissibile, in barba a chi dà questo gruppo come ormai spacciato.
Hetfield ricorda giustamente che nel corpo non ha più sedici anni, ma nella testa sì.
Sulle capacità tecniche di Lars Ulrich si sono spese molte voci, quello che ho percepito è stato un batterista che in quarant’anni di carriera ha sempre messo molto entusiasmo e trasporto nella professione e contrariamente alle critiche ha sempre continuato a portare orgogliosamente la sua musica in giro per il mondo. Certo forse non picchia duro come altri suoi colleghi e ha una tecnica che si potrebbe definire flemmatica: tiene le bacchette come in un ristorante di sushi… ma accidenti, funziona e tanto basta!
Fin da subito i nostri prendono possesso del palco, impiegando i microfoni disseminati nelle varie zone dello stesso ed occupandolo a loro piacimento.
La selezione di brani che si dipana su due ore di concerto inizia con “Creeping Death” da “Ride the Lightning” (1984) quindi dritto dallo stesso album suonano “For Whom The Bells Tolls” con diversi cavalli di battaglia a cui forse manca un po’ della potenza trainante del thrash originario: “Enter Sandman“, “Orion” e “One” durante la quale partono fiamme ed esplosioni.
Ma le sorprese non mancano e durante “Seek & Destroy” vengono lanciate sul pubblico delle sfere della grandezza di un pallone aerostatico, mentre sul finale di “Master of Puppets” partono anche fuochi d’artificio che illuminano il cielo meneghino a conclusione di una soddisfacente giornata all’insegna della musica e dello svago, in cui ritrovare amici vecchi e nuovi.

SUSANNA ZANDONÀ

Photoset by NINO SAETTI

Credits: si ringrazia About-Ent e Live Nation per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

ICE NINE KILLS
Hip to Be Scared
Play Video
Rainy Day
Meat & Greet
Ex-Mørtis
SAVAGES
Funeral Derangements
The American Nightmare
A Grave Mistake
The Shower Scene
Welcome To Horrorwood

FIVE FINGER DEATH PUNCH
Lift Me Up
Trouble
Wash It All Away
Jekyll and Hyde
The House of the Rising Sun
IOU
Wrong Side of Heaven
Salvation
Under and Over It
The Bleeding

METALLICA
It’s a Long Way to the Top (If You Wanna Rock ‘n’ Roll) (AC/DC)
The Ecstasy of Gold (Ennio Morricone)
Creeping Death
For Whom the Bell Tolls
Holier Than Thou
Enter Sandman
72 Seasons
Too Far Gone?
Welcome Home (Sanitarium)
Shadows Follow
Orion
Nothing Else Matters
Sad but True
Lux Aeterna
Seek & Destroy
One
Master of Puppets