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Ludovico Einaudi e il suo “Underwater” tour

Ludovico Einaudi e il suo “Underwater” tour

Per presentare il suo ultimo disco “Underwater”, Ludovico Einaudi ha fatto un tour durato tantissimi mesi e ricchissimo di date. Cominciato a Febbraio in Italia, ha proseguito il suo viaggio in Europa, Stati Uniti, Messico e Canada, per poi tornare in estate in Italia, in luoghi particolari dove il tempo fosse sospeso tra natura e storia, oasi e riserve naturali, parchi rupestri e siti archeologici, altipiani incontaminati e anfiteatri monumentali. Luoghi, scelti accuratamente, che potessero portare l’ascoltatore in una dimensione onirica più vicina a quella sentita dal compositore e riversa nelle note di questo album.

Noi di Tuttorock l’abbiamo ascoltato dal vivo nel meraviglioso teatro Greco sito nel Parco Archeologico di Siracusa, un luogo magico, dove il tempo si ferma anche se non lo vuoi, e il pensiero esplora quasi naturalmente l’idea di magnificenza della quale tutta l’isola ha goduto.

È stato come se, nella scelta dei luoghi, Einaudi, che ha spesso musicato le immagini di film, in questo caso avesse cercato delle immagini per la sua musica attraverso le suggestive scenografie naturali di questi luoghi.

Le sonorità create da Enaudi, da sempre, colpiscono quelle parti del cervello dove risiedono nostalgia, ricordi, a volte malinconia, a volte serenità e dolcezza, emozioni nobili risvegliate dalla raffinatezza della sua musica, e in questo album questa capacità si manifesta in maniera ancora più incisiva.
Difatti, è un album scritto e registrato con solo piano nel periodo di lockdown causato dalla pandemia, periodo che per tutti è stato molto introspettivo e spesso triste, ma a volte è stato anche di rivalsa della natura e di tante piccole abitudini abbandonate. Questo album riesce a racchiudere proprio questi scenari emozionali.

I brani hanno titoli in qualche modo connessi alla natura: Underwater, Wind song, Flora, Natural Light… e questa connessione si ritrova anche nel modo di suonare, sussurrato, felpato, cadenzato con una ritmica o una composizione quasi frattale. Frasi melodiche che si ripetono e scompongono senza grandi variazioni, almeno per quanto riguarda il disco, dal vivo invece, l’intervento su alcuni brani di Redi Hasa al violoncello, Federico Mecozzi al violino e Francesco Arcuri all’elettronica e percussioni, crea maggiori movimentazioni e spesso un incalzare coinvolgente che accresce il pathos e l’attenzione dell’ascoltatore.
Le date del tour hanno registrato molti sold out e anche il teatro di Siracusa era pieno, con un pubblico sempre attento e coinvolto, che non si è risparmiato in standing ovation finali. Nonostante Einaudi abbia suonato tutto il concerto di spalle, ha ringraziato il pubblico calorosamente più volte, regalando anche l’esecuzione di alcuni suoi brani più noti e un paio di bis.
Il Tour riprenderà a metà settembre in Spagna, Francia e Inghilterra.

MARIAGRAZIA GIOVE
Photoset by MARIAGRAZIA GIOVE

Si ringraziano: Puntoeacapo, in collaborazione con: l’Ass.to regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana, l’Ass.to regionale al Turismo sport e spettacolo, il Comune di Siracusa, il Parco Archeologico di Siracusa, l’Associazione Development, GG Entertainment.