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AC/DC “PWR-UP Tour” op. The Pretty Reckless @ RCF Arena Campovolo 25-5-2024

AC/DC “PWR-UP Tour” op. The Pretty Reckless @ RCF Arena Campovolo 25-5-2024

AC/DC “PWR-UP Tour” op. The Pretty Reckless @ RCF Arena Campovolo (RE) 25-5-2024

I The Pretty Reckless sono una delle mie band preferite e probabilmente una delle più sottovalutate in campo musicale, hits di successo, suono potente, sound compatto, melodico, mai noioso. Taylor è una frontwoman bravissima per voce e piglio rock, oltre che essere bellissima. Con il chiodo di pelle per i primi tre brani, in semplice e splendido miniabito rosso fuoco per il resto del live, attacca con Death by Rock and Roll che apre il set, top songs come Heaven knows e Take me down, che volere di più? Che poi lo sterminato pubblico che affolla la RCF Arena sia lì per gli AC/DC, il cui genere è lontanissimo dai TPR è un altro discorso, ma si dovrebbe anche apprezzare la scelta di grande gusto del booking di regalare una band ci questo livello come opening. A rivederli appena possibile.

Ma se qualche ignorante musicale che se la prende sempre con la band di apertura lo dobbiamo (dobbiamo proprio?) sopportare, così come ci tocca sopportare gli ignoranti che vanno a stalkerare artisti presenti in veste privata persino durante il concerto degli head-liner (a volte un asteroide ben mirato servirebbe…).

La RCF Arena e l’organizzazione Barley Arts si dimostrano di primo livello, accesso e deflusso, punti di ristoro, spazi, bagni, assistenza, tutto è perfetto, con un plus per una sala stampa che rasenta la perfezione. Peccato per il costo esagerato del merch ufficiale, peraltro assalito senza pietà, t-shirt a € 50 pare un prezzo oggettivamente eccessivo, vorrei poi parlare della maledizione dei token nell’epoca di Satispay, ma sorvolerò 😊 😊

Setlist:
Death by Rock and Roll
Since You’re Gone
Follow Me Down
Loud love (Soundgarden cover)
Witches Burn
Make Me Wanna Die
Going to Hell
Heaven Knows
Take Me Down

Band:
Taylor Momsen – voce

Ben Phillips – chitarra solista
Mark Damon – basso 
Jamie Perkins – batteria, percussioni  

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Alle 20:45, precisi come un orologio svizzero, salgono sul palco gli AC/DC, un mare di corna rosse nel prato inizia a saltare sulle note di If You Want Blood (You’ve Got It), che il sabba abbia inizio. Suono apocalittico e pulitissimo, sulla qualità del sound si ha poco da dire, i videowall vengono usati con rara maestria e sono il perfetto accompagnamento dello spettacolo on-stage, mostrando i dettagli anche ai fans più lontani, arricchite di artwork e composizioni, top. Se Stevie, il nipote di Malcolm, è un poco ai margini, la sezione ritmica è una macchina da guerra, Laug e Chaney sono granitici nel tenere un ritmo perfetto che corre come un treno espresso lanciato nella notte.

L’attacco di Thunderstruck fa sempre venire la pelle d’oca oltre che essere una botta di adrenalina, quei pezzi che non passeranno mai di moda, come l’epica Highway to Hell cantata da tutti i centomila assieme o la Hells Bells che faceva rimbalzare sul terreno la mia Ford Fiesta negli anni ’80 con la spinta di un impianto spaccaossa. I due dioscuri della band sono la colonna portante del gruppo, superati i problemi fisici Brian dimostra una grinta invidiabile e oltre la fotta dimostra di avere ancora una voce e una capacità interpretativa come la sua a questa età è da tanto di cappello. Angus continua a macinare chilometri, anche se forse è meglio con il cappello calzato come ha fatto per il trittico di apertura, senza il copricapo l’aspetto ne perde notevolmente, ma non si risparmia mai, dalla chitarra usata come plettro, all’assolo fatto disteso per terra girando sulla schiena come perno. L’assolo finale della setlist è stato forse, a mio personalissimo parere, l’unico momento debole della serata, ti puoi permettere 15 minuti di assolo se sei Satriani o Slash, altrimenti diviene eccessivo, ma a nessun fan verrà di discutere su questo. Per il resto è stato il concerto rock dell’anno, come il grande vate officiatore Claudio Trotta aveva promesso, live epico, coreografia grandiosa, tutto è stato perfetto e se è stata l’ultima volta che li abbiamo potuti vedere, ne è valsa certamente la pena.

MAURIZIO DONINI

Photoset by NINO SAETTI

Credits: si ringrazia Barley Arts e Daniele Mignardi Promopress per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

BAND:
Brian Johnson – voce
Angus Young – chitarra solista, voce
Stevie Young – chitarra ritmica
Chris Chaney – basso
Matt Laug – batteria

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SETLIST:
If You Want Blood (You’ve Got It)
Back in Black
Demon Fire
Shot Down in Flames
Thunderstruck
Have a Drink on Me
Hells Bells
Shot in the Dark
Stiff Upper Lip
Shoot to Thrill
Sin City
Rock ‘n’ Roll Train
Dirty Deeds Done Dirt Cheap
High Voltage
Riff Raff
You Shook Me All Night Long
Highway to Hell
Whole Lotta Rosie
Let There Be Rock + assolo di Angus Young
Encore:
T.N.T.
For Those About to Rock (We Salute You)