Now Reading
TOMMASO PARADISO – LA PRESENTAZIONE DI “SPACE COWBOY”, UN FILM E UN TOUR …

TOMMASO PARADISO – LA PRESENTAZIONE DI “SPACE COWBOY”, UN FILM E UN TOUR …

Presentato in conferenza stampa “Space Cowboy”, il nuovo progetto artistico e il nuovo album di Tommaso Paradiso, prodotto da Federico Nardelli, con l’eccezione del brano “Tutte le Notti”, prodotto da Dorado Inc.). Un Tommaso Paradiso molto emozionato ed a tratti commosso, un lungo lavoro e un progetto che ha definito “il mio testamento”. Il disco partorito e nato durante la pandemia e l’emergenza sanitaria, rivela con molta sincerità e anima l’esperienza attraversata, le tracce e le cicatrice che il periodo storico ha lasciato ed un pensiero introspettivo, in un continuo dialogo tra l’artista e il suo pubblico.

Tommaso piace perchè ricorda i 20 anni a chi i vent’anni non li ha più, ma non solo:
Ex frontman della band Thegiornalisti, ha iniziato la sua carriera da solista nel 2019. Criticato per aver dirottato verso il pop dall’indie più puro, per non aver resistito al fashion della hit estiva da far risuonare in radio, per le scelte mainstream. In realtà piace ed ha continuato a piacere ed i numeri dei biglietti venduti ad ogni suo conerto, lo dimostrano.
Un autore, un cantautore amatissimo. Tra gli artisti che lo hanno maggiormente influenzato abbiamo Vasco Rossi, Lucio Dalla, Antonello Venditti, Luca Carboni e anche gli Oasis. Tommaso Paradiso è stato ed è inoltre autore per Elisa, Gianni Morandi, Giusy Ferreri e Noemi.

Tanti i temi affrontati e l’esigenza narrativa:
Esigenza di scrittura, per affrontare le sue fragilità che sono comuni a tutti noi. “La paura e la solitudine, un senso di smarrimento, la ricerca di un nuovo centro”, prospettiva e uno “spiraglio di serenità”: nell’album Space Cowboy l’artista romano descrive con la sua consueta profondità e sensibilità, “tutti gli stati d’animo che lo hanno accompagnato in questo periodo” durante la scrittura e l’esigenza narrativa. A tutto questo si uniscono le proprie passioni: il cinema, un certo tipo di linguaggio artistico e cinematografico, una propria personale visione dell’arte e della musica ma anche una sorta di “dualismo”: Paradiso ha affermato con forza ed entusiasmo di sentirsi un cowboy dello spazio, un moderno cowboy. Ha svelato in conferenza stampa il suo lato più intimo e riservato, l’amore per la natura, la sua personalità concreta legata alla terra, nel senso più puro e vero del termine. Il suo lato onirico e sognatore e il tratteggio filosofico del suo vivere, trasformandolo in testi, in parole, in scrittura appunto.

“La mia malinconia è solo colpa tua, solo colpa tua e di qualche film anni ‘80”

Sono un vaccaro che ama guardare il cielo, sono solo, sono uno Space Cowboy:
Ho immaginato quel bellissimo film per bambini e ragazzi “Toy Story”, ascoltandolo in conferenza stampa. L’artista romano ha esternato i sentimenti, l’amore, la libertà ed anche l’amore per la libertà stessa, la nostalgia che differisce dalla malinconia ma anche il desiderio di tenersi spesso lontano dai social, di spegnere l’odio web, i conflitti social, le fake news per lasciare spazio all’umanità di cui abbiamo tanto bisogno, soprattutto in un momento storico-politico durissimo e complesso. Questo il filo conduttore e l’idea comune che hanno portato alle undici tracce dell’album, undici brani speciali ed intensi del disco. Nel nuovo album troviamo temi, tratteggi e sfumature ricorrenti nella poetica e nella tradizione di Tommaso: un tratteggio romantico-malinconico, le ballate e due pezzi con sfumature rock. Tradizione e classicismo in cui non manca mai il desiderio di sperimentare, come per la collaborazione con un amico, il collega cantautore Franco 126 nel brano “Amico Vero”. In cui ricorda ai giornalisti che ci sono degli amici veri e sinceri tra i colleghi cantanti, come appunto Franco 126 e Calcutta, ed altri. .
In un perfetto equilibrio tra desiderio anni ’80 con i tipici suoni e sintetizzatori e la parte più poetica e classica del cantautorato, l’album Space Cowboy, anticipato dai singoli Magari No, La Stagione del Cancro e del Leone, Lupin, e Tutte Le Notti, richiama quel rapporto tra terra e cielo, concreto ed astratto tratteggiato in tutto il disco.

Siamo tutti figli di Lucio Dalla:

Americano italiano tra Vasco e Dalla. Non è mancato un pensiero al grande cantautore bolognese, scomparso il 1 marzo di 10 anni fa, nel 2012, e di cui ricorre anche il compleanno il 4 marzo. Una grande eredità umana ed artistica. Tornando al disco “E’ senz’altro un album pieno di italianità, di unione tra le passioni artistiche più intense” – ricorda Tommaso – “dal cinema alla sceneggiatura, dalla regia alla musica anni ’80”. Un lavoro possente, passando dalla scrittura alla canzone pulita, il ritorno al brano fino al cantautorato più puro. L’amore per Lucio Dalla, per Vasco Rossi “Vasco rappresenta per me un padre nel bene e nel male, non perfetto ovviamente. Ma racconta la storia degli Italiani” – E ancora “È un disco che afferma tutta la mia fierezza dell’essere nato nella melodia, nell’armonia italiana”.

“Noi, figli di Lucio Dalla, che guardiamo un po’ da sognatori all’America”. Ecco il ritorno agli Stati Uniti, alle sue passioni.

E a proposito ancora di cinema, il suo grande amore, dice “Vorrei scrivere l’apologia di Christian De Sica, un attore forse sottovalutato, perché se lo merita. Naturalmente tutto il pubblico snob e intellettuale lo denigra per qualche frase tipo “cafonata” o “delicatissimo” ma in realtà è un attore incredibile, bravo, che ha recitato anche in molti film drammatici”
Spesso sente un regista che ama moltissimo, il premio Oscar Paolo Sorrentino e “si interrogano sul perché uno faccia musica e l’altro film”. Sul Festival di Sanremo ha le idee chiarissime: “Da concorrente non andrò mai in gara al Festival, in generale non parteciperò mai una gara canora e non so come mai anche quest’anno sia uscito il mio nome”. Si dice inoltre “favorevole all’uso del playback, come già fatto in passato, in particolare proprio per tutelare gli interpreti più “deboli”, perché sul palco dell’Ariston si deve giudicare la canzone e non il bel canto”. “E’ il Festival della canzone italiana – ribadisce – o siamo a The Voice e valutiamo l’interpretazione o valutiamo il brano. La musica va fatta dal vivo ma magari arriva il giovane artista alle prime armi e viene ucciso dagli odiatori sui social perché stona”.

Il progetto si compone di un film e naturalmente del tour, con il ritorno finalmente al live, il suonare dal vivo:
Il 26, 27 e 28 Aprile uscirà nelle sale cinematografiche “Sulle Nuvole”, il primo film da regista di Tommaso (grande, dicevamo, la sua passione e amore per il cinema) storia di musica e amore, protagonisti Marco Cocci e Barbara Ronchi. Il film è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia e Cinemaundici.
Dal 25 marzo partirà invece lo “SPACE COWBOY TOUR” (già Sulle Nuvole Tour), prodotto e organizzato da VIVO CONCERTI. Le date live saranno spalmate su più date per garantire la massima sicurezza, con i protocolli sanitari attivi in ottemperanza alle norme vigenti sulla capienza.
L’artista proporrà un tour con uno show molto originale, “molto coinvolgente” come riferisce in conferenza. Proporrà live le canzoni del nuovo album Space Cowboy, anticipato dalle uscite di Lupin, La Stagione del Cancro e del Leone, e dai singoli Tutte Le Notti e Magari No (disco d’oro). Ovviamente in scaletta sono previsti tutti i più grandi successi della sua carriera anche con i TheGiornalisti, da Completamente (triplo platino) a Riccione (quadruplo platino), fino a Ricordami (disco di platino), Ma Lo Vuoi Capire (disco d’oro), i successi nel suo percorso singolo, dopo lo scioglimento con la band, da “I nostri Anni” (disco d’oro) e “Non avere Paura”, entrato nella Top Ten di tutte le classifiche (FIMI/Gfk, Spotify, Airplay EarOne, iTunes e Apple Music) e certificato triplo disco di platino.

Alessandra Paparelli