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RYUICHI SAKAMOTO – E’ MORTO IL GRANDE COMPOSITORE GIAPPONESE

RYUICHI SAKAMOTO – E’ MORTO IL GRANDE COMPOSITORE GIAPPONESE

La morte di Ryuichi Sakamoto, musicista e compositore, è un brutto colpo per tutti gli innamorati ed appassionati di musica: per chi lo ha amato, conosciuto, ascoltato.
Provoca dolore la scomparsa in queste ultime ore del grande compositore giapponese. In molti, anche chi vi scrive, sono cresciuti con la sua Musica (la “M” maiuscola non è messa a caso) e facciamo tutti molta fatica a realizzare che “l’Ennio Morricone giapponese” – mi piace considerarlo in tale modo – non sia più tra noi e non potremo più godere della sua arte, della sua creatività profonda ed intensa.
Se ne è andato con la fioritura dei ciliegi: il periodo migliore per vedere i fiori di ciliegio in Giappone è proprio il periodo che va tra fine marzo e inizio di aprile.

Sakamoto è e resta uno dei più grandi, immensi compositori e musicisti di sempre:
L’artista nipponico ha vinto l’Oscar nel 1987 per la colonna sonora de “L’ultimo Imperatore” ed ha composto le colonne sonore di numerosi film-capolavoro quali  “Il Te’ nel Deserto”, “Il Piccolo Buddha” , “Black Rain”, “Tacchi a Spillo” e “Furyo”, tanto per citarne alcuni.
Una delle ultima colonne sonore a cui ha lavorato è stata quella per il film The Revenant, nel 2015 , diretto dal regista messicano Alejandro González Iñárritu. Nella sua carriera ha collaborato con tanti artisti di caratura internazionale: David Bowie, Iggy Pop e David Byrne dei Talking Heads.

Era malato da tempo ed è morto martedì 28 marzo ma la notizia della sua scomparsa è stata data soltanto alcune ore fa, in questa domenica delle palme uggiosa, in cui il maltempo imperversa anche da noi, nelle nostre regioni.
Mentre scrivo, ascolto Forbidden Colours – Merry Christmas, Mr. Lawrence – è stata la colonna sonora della mia vita, dei miei momenti migliori e peggiori. Una vera magia.
E se volete un’altra preziosità, cercate su YouTube “Blu” con la Tokyo Philharmonic Orchestra:

Il Maestro Sakamoto era nato nel 1952 a Tokyo: aveva avviato la sua lunga carriera artistica dopo una laurea in composizione all’Università della sua città. Sakamoto è stato (ed è) geniale soltanto nel comporre musica – iniziò con i Yellow Magic Orchestra, considerati tra i primi gruppi di elettronica giapponese e j-pop – ma l’ha divulgata in ogni sua sfumatura: ha scritto colonne sonore prestigiose e pluripremiate, musica da concerto, da ballo e per videogame, ha realizzato suonerie per cellulari, inni politici e restando nell’ambito di preziosissime colonne sonore, ricordiamo in particolare quella per il film L’Ultimo imperatore, capolavoro di Bernardo Bertolucci per il quale vinse un Oscar come migliore colonna sonora nel 1987.
Ci ha trasmesso emozioni intense e straordinari in questi anni, durante la sua meravigliosa carriera e ci mancherà moltissimo.
Rest in peace, Mr. Sakamoto.

Alessandra Paparelli