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CARMEN CONSOLI “Carmen in Teatro” – Live @ Teatro Metropolitan Catania 2 …

CARMEN CONSOLI “Carmen in Teatro” – Live @ Teatro Metropolitan Catania 2 …

 Carmen Consoli e una suadente apologia del ritorno
 
Inevitabile, quasi scontata, la perplessità quando al percorso professionale o artistico di una donna vengono accostate le ragioni biologiche. La gravidanza che scardina, cambia le carte, gli umori, le esistenze. Alla furia della biologia non si è sottratta nemmeno lei, l’indomita bambina impertinente. A cinque anni da “Elettra” (Universal), dopo appartate collaborazioni musicali con altri artisti e una gravidanza, Carmen Consoli ritorna con un album che già nel titolo vuole togliersi l’ingombro di qualsiasi giustificazione: “L’abitudine di tornare” (Universal). Un disco accolto da subito con grande entusiasmo da critica e pubblico; un lavoro fintamente semplice che dietro l’essenzialità della cronaca delle proprie dieci tracce rivela, in realtà, una profonda densità narrativa, piena ma mai prolissa o paternalistica. Il ritorno sulle scene dell’artista catanese si accompagna ad un altro, importante ritorno, quello in teatro, in un tour che da gennaio scorso la vede impegnata nei teatri di tutta Italia.
 
Ad accoglierla, nella sua Catania, lo scorso 25 febbraio al Metropolitan, una platea gremita e impaziente.
Una donna e la sua chitarra: toccanti e senza premesse arrivano “Sud est” e “San Valentino” a rompere il silenzio carico di emozione, poi il sipario si leva, a scoprire i musicisti (Massimo Roccaforte alla chitarra, Roberto Procaccini alle tastiere, Luciana Luccini al basso, Fiamma Cardani alla batteria, Adriano Murania al violino, Claudia Della Gatta al violoncello, Valentina Ferraiuolo alle percussioni) e parte “Pioggia d’Aprile”. Sulle note della prima traccia dell’album “L’eccezione” (Universal) si realizza l’idea: assistere, oggi, a un concerto di Carmen Consoli ha il sapore di guardare una propria fotografia da adolescenti: ritornano alla mente i tormenti, le passioni, quelle più intime e aggressive, le imperfezioni di un’età filtrate da una bellezza allora forse inesistente. Ma non c’è spazio per sentimentalismi o nostalgie: si è soltanto andati avanti. Esiste, però, qualcosa nella poetica che ognuno di noi porta dentro di sé che sfugge alla vita e alle esperienze e resta lì, immutato: a ricordalo arrivano “Geisha” e “Venere” con le urla graffianti e la psichedelica di Mediamente Isterica e l’ironia tagliente di “Confusa e felice”. Divagazioni elettro-acustiche e languide atmosfere (“L’abitudine di tornare”, “Esercito silente”),  si alternano a ballate folk (“La notte più lunga”), lasciando spazio, poi, ad ampie parentesi di alto trasporto con “Ottobre” – una storia di omosessualità raccontata in prima persona e bivi da imboccare con urgenza – e la struggente, quasi insostenibile, bellezza di “Non volermi male”, eseguita in solo con al pianoforte Elena Guerriero.  “Orfeo”, “In bianco e nero”, “A finestra” riaccendono il desiderio, di nuovi ascolti per vecchie glorie  fino a giungere alla “Sintonia imperfetta”, la cui magistrale esecuzione e il serafico, disilluso distacco su arie fiabesche ne fanno l’anthem di questa nuova cantantessa. Carmen Consoli asseconda ore le chitarre, ora  i bassi, e la naturalezza spensierata con cui si compiace in questa perfomance (accompagnata da divertenti e misurati siparietti con il pubblico) dimostra il piacere autentico e disinteressato con cui è ritornata a fare musica.
 
GIUSEPPINA BORGHESE
Photoset by ANTONIO TRIOLO
 
Credits: si ringrazia l’Ufficio Stampa di Musica e Suoni per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
 
http://www.carmenconsoli.it 
https://www.facebook.com/CarmenConsoliMusic 
https://itunes.apple.com/it/album/labitudine-di-tornare/id951723977
http://open.spotify.com/album/3k16lgiyjMS0AwH8ERmG1H
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