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ZERO HOUR – Agenda 21

ZERO HOUR – Agenda 21

Bentornati Zero Hour!! Si, bentornati perché la band californiana è attiva dal 1993, anche se si affacciano sul mercato discografico sei anni più tardi, nel 1999 con un album omonimo autoprodotto. Poi dal 2001 al 2008 altri 5 album sempre caratterizzati da un progressive metal articolato e tecnico e il lungo silenzio che dura da ben 14 anni. La Frontiers Rocords si accorge di loro e li mette sotto contratto e “Agenda 21”, il nuovo album, è finalmente realtà e ci si rede conto che sicuramente questi ragazzi avrebbero meritato più attenzione. “Democide” è una lunga suite di più di 14 minuti, progressive metal dai mille colori, inizia con arpeggi puliti di chitarra ma arrivano subito i duri e graffianti riffs e le ritmiche sono articolate grazie ad un preciso e fantasioso lavoro di Andreas Blomqvist e di Roel Van Helkden, rispettivamente basso e batteria. Punta di diamante della suite è il già citato lavoro alla sei corde di Jasun Tipton e la voce molto versatile e potente di Erik Rosvod e in questo lungo viaggio il sound è articolato, tortuoso, cambi di tempo, accelerazioni e decelerazioni e non poteva essere altrimenti visto il genere proposto. “Technocracy” e “Stigmata” continuano a viaggiare su strade tortuose e articolate, ma dai panorami dal particolare fascino e “Memento Mori” è una ballad prog, chitarra pulita, voce più melodica ed atmosfere intimiste. “Agenda 21”, la title-track, furiosa e impetuosa e “Patient Zero”, lungo brano di più di 10 minuti con melodie progressive più accurate e ricercate chiudono un piacevole ritorno di una band che dovrebbe avere più ascolti e seguito.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

  1. Democide
  2. Technocracy
  3. Stigmata
  4. Memento Mori
  5. Agenda 21
  6. Patient Zero

Label: Frontiers Records
Genere: Progressive Metal
Anno: 2022

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/10
VOTO

Band:
Erik Rosvold: Voce
Jasun Tipton: Chitarra e tastiere
Andreas Blomqvist: Basso
Roel van Helden: Batteria

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