THE PSYCHEDELIC FURS – Made of rain


40 anni: quanti artisti o band possono vantare una simile durata mantenendo intatta nel tempo una forte riconoscibilità ed originalità? Poche davvero, tra queste vi sono gli inglesi The Psychedelic Furs, nati sulla scia del punk senza caderci dentro appieno, ma gravitando attorno a quella scena musicale in costante espansione e che ha poi partorito decine di band, alcune di assoluto valore che ancora sfornano ottimi lavori – e svariate meteore. I Furs rientrano certamente nella prima categoria, band di grande coraggio, mai ripetitiva eppure fedele a sé stessa – più volte paragonata per estro al grande David Bowie, ha avuto bisogno di una quindicina di anni di pausa per poi tornare con energia a sfornare buoni lavori dopo i fasti degli anni 80 – basta citare brani come Heaven, Ghost in you o Pretty in pink per ricordarsi di loro.
Ma arriviamo al 2020: in questo anno famigerato i Furs presentano un ottimo lavoro, Made of rain – composto da 12 tracce che non fanno gridare al miracolo ma che presentano brani accattivanti, sperimentali e moderni, esattamente ciò che ci si può aspettare da loro. Una strizzatina d’occhio ai Coldplay, il cuore in direzione del compianto Bowie, i piedi ben piantati per terra ed eccolo qui, un album che può accontentare i fan di vecchia data e raccogliere nuovi proseliti, soprattutto tra quei Millennials che non hanno modo di conoscerli appieno quando erano all’apice della carriera.
Atmosfere trasognate, uso non smodato dell’elettronica, tanti rimandi agli anni 80 pur mantenendo un suono modernissimo – grazie alla produzione di Richard Fortus, che molti ricordano per sonorità più Hard Rock nella nuova incarnazione dei Guns N Roses o nella all-star band The Dead Daisies. All’apertura mentale e all’esperienza di Fortus si aggiunge Tim Palmer al mixer, collaboratore di pezzi da novanta quali U2, Robert Plant e lo stesso David Bowie – e a questo punto abbiamo la certezza che non potremo uscire delusi dall’ascolto di Made of Rain che infatti suona fresco e nostalgico allo stesso tempo, forse con l’unica pecca di trascinarsi un po’ e non essere così immediato come ci si aspetterebbe.Ma in fondo i Furs sono così, fanno ciò che vogliono e lo fanno bene – e le nostre orecchie non devono fare altro che fidarsi: brani come l’iniziale The Boy who invented Rock N Roll, l’ipnotica Don’t believe, la delicata This’ll never be like love, Come all ye Faithful – che sembra un incontro tra il Bowie di China Girl con i Depeche Mode di Wrong, la successiva No one che continua a strizzare l’occhio alla band di Dave Gahan, l’espressiva Tiny Hands o la conclusiva Stars non fanno altro che confermare la qualità di questo lavoro e la grande abilità di una band di “vecchie volpi”, bravi a non ripetersi, bravissimi ad essere sempre loro stessi: applausi.
Killer tracks: The Boy who invented Rock N Roll, Come all Ye Faithful, No one e Stars.
SANTI LIBRA
Tracklist:
1 – The Boy who invented Rock N Roll
2 – Don’t Believe
3 – You’ll be mine
4 – Wrong train
5 – This’ll never be like love
6 – Ash Wednesday
7 – Come all Ye Faithful
8 – No one
9 – Tiny hands
10 – Hide the medicine
11 – Turn your back on me
12 – Stars
Credits:
Etichetta: Cooking Vinyl/Egea Music/The Orchard
Pubblicazione: 31 luglio 2020
Band:
Richard Butler – voce
Tim Butler – basso
Mars Williams – sassofono
Paul Garisto – batteria
Amanda Kramer – tastiere
Rich Good – chitarre
Sito ufficiale – www.thepsychedelicfurs.com
Pagina Facebook – https://www.facebook.com/psychedelicfurs/
Profilo Instagram: https://www.instagram.com/pfurs
Canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCknX3jXLlNdtaRUG6CEUmyg

Bolognese, classe 1978 – appassionato scrittore sin da piccolo e devoto alla musica al 100% Cresciuto con i grandi classici della musica italiana ed internazionale, scopre sonorità più pesanti durante la gioventù e non se ne separa più, maturando nel contempo il sogno di formare una rock band. Si approccia inizialmente al pianoforte e poi al basso elettrico – ma sarà la sua voce a dargli il giusto ruolo, facendosi le ossa in diverse band e all’interno di spettacoli che coprono vari generi musicali, fino a fondare i Saints Trade – band hard rock con cui sforna diversi album e si toglie più di una soddisfazione in Italia e all’estero, fino a realizzare un altro piccolo sogno – quello di scrivere di musica entrando a far parte della grande famiglia di TuttoRock.