THE FLOWER KINGS – Love


Tornano i Flower Kings di Roine Stolt con il nuovo album intitolato semplicemente “Love”, quell’amore universale, non solo se si parla di un rapporto di coppia, quell’amore che mai come oggi è speranza per tutti, visto quanto odio c’è nel mondo, che alimenta guerre, alza i muri, ma anche quell’amore per un amico, per un oggetto, quell’amore che genera passioni ed emozioni e queste non sono solo mie parole ma il senso di questa parola all’interno dell’album, un riassunto da ciò che Roine Stolt ha detto nella mia intervista che leggerete qui a breve. Il sound è quello che i Flower Kings ci hanno abituato e deliziato da più di 30 anni.
“We Claim The Moon” è un classico progressive rock alla Flower Kings, eclettico, vivace e melodico e con riff di chitarra ai confini dell’hard rock e un sapiente uso delle tastiere e il suono dell’Hammond è sempre presente e “The Elder” nei suoi undici minuti di durata, mostra il lato più romantico della band, un piccolo gioiello di prog sinfonico che continua anche nel meraviglioso brano successivo, uscito anche come singolo e video, “How Can You Leave Us Now!?”, dove in entrambe i casi i Genesis sono il vero punto di riferimento. L’album continua nel migliore dei modi con “World Spinnign”, breve strumentale di poco più di due minuti, dove le tastiere creano atmosfere avvolgenti e il brano apre il sipario a “Burniong Both Edges”, song sempre molto atmosferica e sognante.
C’è tanto altro ancora come “The Rubble”, dove c’è più sperimentazione e psichedelia, come “Kaises Razor”, altro breve strumentale ma più veloce e tecnico e come “The Phoenix” e “The Promise”, altre due splendide songs con aperture acustiche e atmosfere magnetiche. Si va verso il finale con le partiture strumentali più articolate di “Love Is” e quelle più ariose ed atmosferiche di “Walls Of Shame”. Chiude l’album una piccola suite, “Considerations”, più di dieci minuti di grande progressive rock di una band che da più di 30 anni ci ammalia con la loro musica e “Love” è sicuramente uno dei migliori episodi della loro storia.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- We Claim The Moon
- The Elder
- How Can You Leave Us Now!?
- World Spinning
- Burning Both Edges
- The Rubble
- Kaiser Razor
- The Phoenix
- The Promise
- Love Is
- Walls Of Shame
- Considerations
Label: Inside Out Music/Sony Music
Genere: Progressive Rock
Anno: 2025
Band:
Roine Stolt: Voce, chitarra elettrica, acustica, portoghese, classica e 12 corde, ukulele, tastiere e orchestrazioni
Hasse Fröberg: Voce e chitarra 12 corde
Zach Kamins: Organo, pianoforte, synths e orchestrazioni
Michael Stolt: Basso, Moog Taurus e cori
Jonas Reingold: Basso fretted e fretless
Mirkko DeMaio: Batteria, percussioni e orchestrazioni
Hasse Bruniusson: Percussioni elettrice e acustiche
Special Guests:
Jonas Lindberg: Basso
Rob Townsend: Sax
Aliaksandr Yasinski: Fisarmonica
Jannica Lund: Cori
https://www.roinestolt.com
https://www.facebook.com/pale.rider.127

Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!