Sophie Ellis-Bextor’s Kitchen Disco: Live At The London Palladium
Quando si comincia a parlare di Sophie Ellis-Bextor è inevitabile tirare in ballo non solo il mondo della musica a cui si dedica con costanza da più di 25 anni, ma anche quello della cosmesi, essendo stata la Ellis-Bextor testimonial della RIMMEL e q della violenza sugli animali in quanto in passato anche portavoce per PETA (Lega per il trattamento etico degli animali). Dopo l’esordio con i theaudience (autori di un unico e piacevole disco) ed emulatori garbati di quel britpop che trovò terreno fertile nelle UK Charts (e non solo …) nella seconda metà degli anni ’90, in seguito anche alla collaborazione con il nostro DJ Spiller nel 2000 per il brano “Groovejet”, che riscosse un grande clamore tra il popolo danzereccio di tutto il mondo, per Sophie vennero poste le basi verso la tanto agognata carriera solista. Lasciatasi perciò alle spalle l’inclinazione da rocker che ne aveva contraddistinto gli esordi e complice la collaborazione con i Manic Street Preachers (era THIS IS MYTRUTH TELL ME YOURS del 1998), con il primo album READ MY LIPS (Polydor – 2001) con cui supera il milione di copie vendute, inizia un’affermazione che con gli anni non farà altro che consolidarsi.
Due anni dopo un SHOT PROM THE HIP sempre su Polydor, è il secondo capitolo che viaggia sempre sulle coordinate musicale di RML, pur se d’impatto meno conturbante è più un ponte di congiunzione con TRIP THE LIGHT FANTASTIC a circa tre anni di distanza che forse troppo variegato negli stili proposti (si va dalla disco dance al funk soul con incursioni nel rock melodico), non lesina comunque mai quanto a qualità e buon gusto. Gli anni ‘10 del terzo millennio vedono la pubblicazione di MAKE A SCENE (2011) sempre finemente ballabile, WANDERLUST (2014) in cui si stacca la spina delle imperanti tastiere – che ne hanno sempre contraddistinto il suono, – per ritornare alle origini e a sonorità (diciamo) più pure. È con FAMILIA nel 2016 che la cantante inglese (magari anche a seguito della sua quarta gravidanza!) vira verso il calore delle armonie sudamericane, chiudendo una tripletta di pubblicazioni per la EBGB’s, la sua personale record label. THE SONG DIARIES nel 2019 che pur passando come un compilation album, è a suo modo una novità, riproponendo 15 tra i suoi brani più famosi in un’insolita versione orchestrale, lasciando l’anno successivo a SONGS FROM THE KITCHEN DISCO di svolgere il compito di vero greatest hits di 20 anni di carriera.
Il 2022 segna l’uscita di LIVE AT THE LONDON PALLADIUM, un doppio cd (ma non manca ovviamente anche il consueto formato digitale) che è sì un momento importante nella vita professionale di Sophie non avendo mai pubblicato prima un disco dal vivo, ma anche una fondamentale tappa di arrivo a conclusione di quella geniale invenzione dei Kitchen Disco shows. Quest’ultima è un’idea che fu il ripiego della mancata ripresa degli show dal vivo nel Regno Unito nel 2021, che diede la spinta per l’organizzazione di spettacoli in diretta streaming insieme al marito Richard Jones (anche suo bassista) e ai suoi 5 figli, tenuti proprio nella cucina di “casa Ellis-Bextor”, ottimizzando (come abbiamo fatto un po’ tutti..) la “reclusione” tra le mura domestiche imposta dal lockdown del Covid-19.
Il disco dal vivo in questione è la riproduzione di quanto in formato audio di quanto accaduto alla fine di marzo 2022 nell’indovinata venue sita nel West End, per ospitare uno spettacolo concepito nei dettagli anche dal punto di vista scenografico, rappresentando l’ideale conclusione dei Kitchen Disco shows. L’ingresso fatto su di un cavallo (seppur in plastica!) sulle note di “Take me home (A girl like me)” (Cher) introduce al meglio il tipo di rappresentazione in cui l’artista londinese ne diviene l’assoluta guida e (come doveva essere) l’assoluta protagonista. Dalla seconda traccia inizia un andirivieni di hit single (“Disco Inferno”, “Wild Flower” o “Heartbreak (Make me a dancer)”) riproposti in trascinanti versioni a cui solo il pubblico inglese può rispondere con un compassato coinvolgimento continuando a starsene seduto sulle comode poltrone dello storico teatro. A brani come “Bittersweet” e “Murder on the dancefloor” in grado di superare a pieni voti la prova del tempo, va sicuramente la palma d’argento, esaltando ancor di più la grandeur strumentale che risalta dall’ascolto. I tributi come già detto non mancano e “Dancing queen” (Abba), “All night long” (Lionel Ritchie) e “Like A Prayer” (Madonna) mettono in mostra una grande ammirazione senza che si trasformi in una pedissequa imitazione. Momenti magici percepibili dal comprensibile parlato di Sophie che arricchiscono ancor di più la scena, sono un invito ad ascoltare con attenzione i due cd ed a considerare quanto accaduto sul palco (promesse di matrimonio, accesso degli eredi Jones, ecc…) un tutt’uno con la musica, augurandoci di una diffusione sicuramente più esauriente magari in formato blue-ray dell’intero spettacolo.
Il disco in questione (che senza offese potrebbe anche fare da perfetta colonna sonora per la spesa in un centro commerciale), è anche l’occasione di ascoltare una voce capace di superare la prova live, godibile anche a luci soffuse, da un comodo sofà e con un bicchiere di whisky tra le mani.
MAURIZIO DONINI
Tracklist:
CD1
1. Take Me Home (A Girl Like Me) (Live)
2. Disco Inferno (Live)
3. Wild Forever (Live)
4. All Night Long (Live))
5. Hypnotized (Live) (unreleased)
6. Mixed Up World (Live)
7. Young Blood (Live)
8. There Are Worse Things I Could Do (Live)
9. Love Is A Camera (Instrumental) (Live)
10. Dancing Queen (Live)
11. Get Over You / Lady (Hear Me Tonight) / Groovejet (If This Ain’t Love) / Sing it Back (Live) – Medley
12. Crying At The Discotheque (Live)
13. Like A Prayer (Live)
14. Heartbreak (Make Me A Dancer) (Live)
15. Murder On The Dancefloor (Live)
16.Our House (Live)
17. My Favourite Things (Live)
CD 2
1. Ain’t Nobody (Live)
2. Ballroom Blitz (Live)
3. Yes Sir, I Can Boogie (Live)
4. Music Gets The Best Of Me (Live)
5. Bittersweet (Live)
6. Walking On Broken Glass (Live)
7. Love Is You (Live)
Credits:
Etichetta: Cooking Vinyl
Pubblicazione: 11 novembre 2022
VOTO
Band:
Sophie Ellis-Bextor
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Nasco Ia Ferrara nel 1966 ma dopo alcuni anni per questioni di lavoro il mio papà si trasferisce a Roma dove attualmente vivo. Cresciuto come in molti della mia generazione con lo Zecchino D’Oro dell’indimenticato Mago Zurlì (in pancia però già scalciavo al ritmo di (I Can’t Get No) Satisfaction) muovendo i primi passi verso un ascolto di massa con trasmissioni come Discoring (ispirato al Top of the Pops inglese) e successivamente mi mostravo affascinato all’iperspazio dell’innovativo Mister Fantasy(condotto da Carlo Massarini). I primi amori? Dire Straits, The Police, Deep Purple e Supertramp. Ma nel mio bel mobile ove ancora oggi continuo a custodire ed a collezionare Lp e Cd l’eterogeneità regna sovrana e c’è sempre stato spazio per tutti! Al fianco di un disco di Dylan è facile trovare un album dei Duran Duran, come subito dopo i Van Halen trovare inaspettatamente i Visage, ma anche trovare come “vicini di casa” Linkin Park e Nirvana. Sì, la musica è bella perché varia e Tuttorock incarna al meglio un luogo magico dove la disuniformità del mondo delle sette note, non può non attrarre chi alla musica non ha mai posto confini. Keep the faith…