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SLUT MACHINE – Black cage

SLUT MACHINE – Black cage

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Le Slut Machine sono una band Alternative Rock all-female band, non è facile catalogarne sound ed influenze, mutate notevolmente nel tempo. Dal puro e tagliente Punk HC “old school” dell’EP “Hang On” (2012) si passa alle sonorità decisamente più Metal in “Splatter Island” (2014) con voce melodica alternata a scream. Sino al più recente album “Irrational” (2017), dove a farla da padrone invece, sono i forti richiami Stoner Metal e Alternative, presentando voce pulita, doppio pedale e accordature Drop C. Attive dal 2011 le Slut Machine hanno avuto modo di realizzare un gran numero di concerti in Italia e all’Estero (Francia, Inghilterra, Germania etc…) e condividere il palco con nomi importanti  come: Subhumans, Antipasti, Raw Power e Agnostic Front. Ora esce questo nuovo disco, Black Cage.

Come riconciliare una giornata grigia virandola al sole grazie alla scoperta del nuovo albume delle Slut Machine, coniugando la bellezza delle metallare con la loro bravura. Già dall’opening I’m done si rimane frastornati da una intro di drummin’ che si tramuta subito in un tenace riff metallico per poi intersecare colpi di basso alla voce suadente della cantante. Scura e tenebrosa nei toni Bug in the glass, ma la qualità rimane altissima, interessanti backing vocals avvolgono la trama che è posseduta da una notevole ritmica. Torrida Man in the black cage, sonorità estreme e lancinanti, basso imperioso, canti dall’oltretomba, una canzone fatta apposta per smuovere anche le platee più stantie. I’m the sun risulta sorprendentemente come uno spin-off dell’album, uscendone dai canoni, ma riuscendo contemporaneamente a non intaccarne la compattezza. Turgido e crepuscolare brano che evoca panorami tramonto rosso fuoco, sul canto delle sirene gli strumenti narrano la loro storia. Ci pensa Blame it on me a rimettere tutto nei binari dell’energia pura, una tempesta di chitarre elettriche, pezzo che si salda con il pari genere Animal, una chiusura a tutto ritmo per un album di livello.

Un disco piacevolissimo, costruito bene, suonato e cantato benissimo che sprizza grande energia e compattezza sonora. Strumenti sempre inseriti con sagacia e intelligenza e cantato splendido, sempre nelle righe senza cercare strade impercorribili. Consigliatissimo per tutti gli appassionati di alternative e stoner metal.

MAURIZIO DONINI 

Tracklist:

I’m done
Bug in the glass
Man in the black cage
I’m the sun
Blame it on me
Animal

Credits:
Pubblicazione: aprile 2020

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/10
VOTO
slut machine

Band:
Federica Rossi “Xina” – Drums & Backing Vocals
Sara Sivilotti “Sara” – Guitar
Sara Matera “Ginger” – Vocals
Ingrid Marcillo “Inn” – Bass & Backing Vocals

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