Skerryvore – Tempus
Gli scozzesi Skerryvore hanno inventato a modo loro una nuova sensazione del celtic-pop, un’onda sinuosa nella quale le sonorità degli strumenti della tradizione classica si fondono con quelle generate dalle tecnologie elettroniche. Il respiro dei loro brani appare fin da subito molto ampio ed inclusivo, tanto da fare affiorare in alcuni scorci suggestivi un concetto di “world-music” dalle tinte ambient. La concezione stessa di un progetto così esteso lascia immaginare che ci sia una forte ambizione e spiritualità alla base, visto che si tratta di un caleidoscopio sempre più diversificato, in cui non mancano inni rock, sfumature wave e sottili ritmi dance. L’album si svolge in un continuo alternarsi di brani cantati ed instrumental, caratterizzati da una rara libertà artistica che oscilla da attimi struggenti a sfrenate esplosioni di energia popolare.
Dall’ascolto di un brano frizzante come “You & I” sembra quasi che le radici scozzesi vogliano raggiungere tutto il mondo, visto l’intreccio particolarmente efficace di melodie tradizionali e cori trascinanti; “Good Times Never Die” è un altro squisito esempio di come un sentimento intimo possa evolversi in una emozionante avventura artistica; per chi pensa poi che il caratteristico suono della cornamusa debba essere limitato a determinate rievocazioni storiche, invitiamo a tuffarsi nell’incalzante ritmo dance della scatenata “Legends Of The Sun”; “Gun Fhios” va a ripescare un sacro motivo della Scozia antica, riarrangiato secondo lo stile particolarmente evocativo della band, mentre “Eye On The Storm” rappresenta il perfetto bilanciamento tra eleganti melodie pop e soffici inserti folk.
Giunti al loro settimo album e dopo l’uscita di una raccolta che ne ha celebrato il primo decennio di attività, gli Skerryvore sembrano affrontare questa seconda parte della loro carriera, non tanto come un ritorno, ma piuttosto come un “nuovo inizio”, vista anche la fresca firma con Cooking Vinyl. Alec Dalglish e soci hanno decisamente puntato verso un sound sempre più ricco ed eterogeneo, quasi globale. Inoltre il disco vede al mastering il 21 volte vincitore del Grammy Award Howie Weinberg (U2, Nirvana, PJ Harvey). Dopo l’interruzione forzata del tour a causa della pandemia, la band anzichè demoralizzarsi, ne ha approfittato per perfezionarsi, rifarsi un’immagine, reinventarsi e reinventare. Il risultato di tanto lavoro è un armonioso susseguirsi di note come un viaggio colorato, sereno e meditabondo che si desidera ardentemente non finisca più.
IVAN FACCIN
Tracklist:
- Eye On The Storm
- You & I
- Everything You Need
- Vancouver Island
- Another World
- Emergence
- Your Love
- Good Times Never Die
- Legends Of The Sun
- Together Again
- Gun Fhios
- The Beats Of Bone Lake
Credits:
Pubblicazione: 28 aprile 2023
Label: Cooking Vinyl, Egea Music, The Orchard
VOTO
Band:
Daniel Gillespie (fisarmonica)
Martin Gillespie (cornamusa)
Alec Dalglish (voce, chitarra)
Fraser West (batteria)
Scott Wood (cornamuse, fischietti)
Craig Espie (aka The Angry Fiddler)
Jodie Bremaneson (basso)
Alan Scobie (piano, tastiere)
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vive a lavora a Cornedo Vicentino, ha cercato di esplorare vari generi musicali, trovando nell'hard-rock, metal e progressive rock i suoi stili più congeniali. Anche ora che i capelli hanno cominciato ad imbiancarsi... impiegato presso Xylem Water Solutions, ha portato la sua collaborazione giornalistica presso The Wall of Sound e Tuttorock.