SASHA LATTUCA – Piano in space


Il nuovo lavoro discografico di Sasha Lattuca, “Piano in Space“, si presenta come un’opera ambiziosa e sfaccettata che sfida le convenzioni di genere per proporre un’esperienza d’ascolto immersiva e senza confini prestabiliti. Piano in Space, è un’opera che sfida le convenzioni musicali, offrendo un’esperienza sonora immersiva e visionaria. Lattuca, pianista e compositore palermitano con formazione classica e jazzistica, fonde abilmente elementi di post-minimalismo, jazz e musica elettronica, creando un universo sonoro che trascende i generi tradizionali. Descritto come un progetto crossover, l’album vede il pianoforte, strumento acustico per eccellenza, dialogare con l’elettronica, l’improvvisazione e influenze che spaziano dal post-minimalismo al jazz.
Fin dalle prime informazioni disponibili, emerge la volontà di Lattuca di creare un universo sonoro personale, dove le composizioni scritte si fondono con l’estro dell’improvvisazione, generando un flusso continuo e imprevedibile. Ispirato dalla citazione di Keith Jarrett, “Touch is only possible at the edge of spaces. Light is only precious during dark intervals”, Lattuca intreccia il pianoforte con sintetizzatori modulari, batterie, chitarre e fiati. Il risultato è un’esperienza sonora che richiama la continuous music di Lubomyr Melnyk e le contaminazioni elettroniche di Kiasmos. Questa commistione di elementi acustici ed elettronici suggerisce un paesaggio sonoro ricco di contrasti, capace di evocare sia l’intimità del tocco pianistico sia l’immensità e l’astrazione dello spazio.
I riferimenti a brani eseguiti in contesti live legati all’album, come “Cluster”, “Io vorrei”, “Il pulcino cosmico”, “Speranza” e “Il vagone letto”, così come “Oscillatio 1” e “Oscillatio 2”, lasciano presagire un percorso narrativo o tematico all’interno dell’album, forse legato a un viaggio interiore o a un’esplorazione di dimensioni altre. La presenza di musicisti come Filippo Schifano alla tromba e Marco Ardizzone al sassofono in performance live connesse all’album suggerisce inoltre che “Piano in Space” possa beneficiare dell’interazione tra diversi strumenti e timbri, arricchendo ulteriormente la tavolozza sonora. L’album sembra voler guidare l’ascoltatore in un viaggio musicale personale, illuminando “gli intervalli preziosi di oscurità con una luce armoniosa”, come suggerito da una delle descrizioni. Questa poetica legata alla luce e allo spazio rafforza l’idea di un disco evocativo, capace di stimolare l’immaginazione e di trasportare chi ascolta in dimensioni indefinite.
“Piano in Space” si preannuncia dunque non come una semplice raccolta di brani, ma come un’esperienza sensoriale complessa, dove la ricerca timbrica, l’interplay tra scrittura e improvvisazione, e la fusione di generi differenti convergono per creare un linguaggio musicale originale e profondamente espressivo. L’attesa per l’uscita di questo nuovo lavoro di Sasha Lattuca è alta, con la promessa di un ascolto che si prospetta stimolante e ricco di scoperte sonore.
MAURIZIO DONINI
Tracklist:
- Oscillatio 1 – 1:59
- Cluster – 5:59
- Oscillatio 2 – 1:03
- I Saw Brief Glimpses of Beauty – 5:25
- Oscillatio 3 – 1:23
- Persona – 7:46
- Oscillatio 4 – 1:46
- Da Questo Altrove – 6:49
- Oscillatio 5 – 1:31
- Point of Otherness – 6:17
- Oscillatio 6 – 1:56
- Io Vorrei – 5:33
Credits:
Pubblicazione: 4 aprile 2025
Label: Memory Recordings – Believe
Produzione e mixer: Sasha Lattuca
Master: Taylor Deupree
Band:
Sasha Lattuca: pianoforte, sintetizzatori
Fausto Cassarà: chitarra in ‘Cluster’
Filippo Schifano: tromba in ‘I Saw Brief Glimpes Of Beauty’
Damiano Vitrano: bassi in ‘Da Questo Altrove’
Marzo Ardizzone: sassofono in ‘Point Of Otherness’
Ruggero Di Luisi: batteria in ‘Io Vorrei’
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CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.