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ROCKETS – The Final Frontier

ROCKETS – The Final Frontier

Ne sono passati di anni quando un gruppo di “alieni rockettari” sbarcarono nel nostro Pianeta, nei concerti arrivavano con le loro astronavi tra rafi laser e fumogeni ed incantavano il pubblico con classici come “On The Road Again”, “Galactica” e tanti altri, erano tutti calvi e di color argento e i Rockets esistono ancora oggi grazie alla volontà di Fabrice Quagliotti, unico membro storico. Dopo “Time Machine”, dove la band rileggeva a proprio piacere classici della musica internazionale ed italiana, eccoli tornare con un nuovo album “The Final Frontier”, album che getta un ponte tra il passato, il presente ed il futuro della band, E pensare che in una mia intervista Fabrice Quagliotti mi disse che non avrebbero più pubblicato brani inediti, ma la smentita è questa, un album ottimo come da tempo non si sentìva dai Rockets.

C’è tanto rock in “Ride The Sky”, brano che potrebbe essere la “Galactica” del 2024 e “Stand Of The World” è sempre un brano molto rock che lascia spazio alle delicate armonie e melodie di “Flesh Abd Bones”, ballad progressive molto intensa ed avvolgente. Rock song molto trascinante è “All 4-One”, mentre splendida ballad progressive e strumentale è “Ballad Pour La Terre”. Altri brani da segnalare sono “Cosmic Castaway”, song un po’ diversa tra atmosfere new wave, dark ed un po’ elettroniche e i Rockets degli anni 80 rivivono in “Cyber Love”, space rock molto trascinante . Volete l’elettronica? Lo space rock? Eccolo, WDeath And Resurrection”, ottimo da ballare anche peri più giovani.

Volete il progressive rock? Ecco anche quello, “HDI (The Fibak Galaxy)”, splendido strumentale con le tastiere di Fabriced Quagliotii in grande evidenza. Dopo l’hard rock alla Rockets di “Punk From Mars”, arriva un finale eccellente, “Epilogue Pt. i – Sitting On A Stasr”, “Epilogue Pt. 2 – Final Journey” e “Epilogue Pt. 3 – Arrival” che insieme formano una piccola suite tran rock e progressive. Un ottimo album che ci riporta i Rockets in grande forma, unendo i, passato, il presente ed il futuro e notizia dell’ultima ora, sembra che è in prossimità di uscita un doppio live degli ultimi concerti della band di Fabrice Quagliotti. Questa mia recensione è anche un saluto, un tributo al cantante Christian Le Bratz e al chitarrista Alain Maratrat, le due figure storiche della band scomparsi recentemente.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

01. Ride The Sky
02. Stand On The World
03. Flesh and Bones
04. All 4-One
05. Ballade pour la Terre
06. Break the Silence
07. Cosmic Castaway
08. Cyber Love
09. Death and Resurrection
10. HD1 (The Farthest Galaxy)
11. Punk From Mars
12. Epilogue Pt 1 – Sitting On A Star
13. Epilogue Pt. 2 – Final Journey
14. Epilogue Pt. 3 – Arrival

Label: Intermezzo
Genere: Rock/Space Rock/Progressive Rock
Anno: 2024

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/10
VOTO

Band:
John Biancale: Voce
Gianluca Martino: Chitarra
Rosaire Riccobono: Basso
Fabrice Quagliotti: Tastiere
Eugenio U. G. Mori: Batteria e percussioni

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