Recensione di “Le storie dell’Almanacco”
Le storie dell’Almanacco. Tacchi, pacchi e trucchi rock. A cura di Francesca Mercury, edito da Artestampa.
Francesca Mercury è una rinomata artista emiliana, che si divide tra presentazioni sul palco di Festival, la carriera di scrittrice dell’Almanacco Mercury, il canto ed il suo insegnamento. Il cognome, uno pseudonimo, nasce dalla passione per Freddie, da quell’amore smisurato e senza “y”, che ha portato negli anni Francesca a conoscere ogni intimo dettaglio dello scomparso frontman dei Queen ed a condividerlo con un largo pubblico. Conseguentemente, La Mercury è un baluardo nazionale ad incrollabile difesa e salvaguardia del patrimonio storico e musicale di Freddie, ruolo che l’ha portata ad essere abbracciata da tutti i fans italiani.
Ne Le storie dell’Almanacco sono raccolti aneddoti e riflessioni della vita di chi, come Francesca, non solo lavora nel settore musicale, ma ha la musica dentro. E, nella fattispecie, quella di Mercury suona il rock. Far parte del popolo della musica, è un modus vivendi, ogni scelta stilistica dell’abbigliamento equivale ad una consapevole adesione ad una tribù, i dettagli sono linee, che analogamente ad un tatuaggio Maori, raccontano la storia di chi li indossa, servono a sottolineare l’appartenenza, così come ad esprimere la propria identità. Si tratta di letture stratificate, urlate solo in apparenza.
Borchie, abiti in pelle, magliette strappate, stivali appuntiti e tacchi… come quelli che Francesca, l’autrice del libro, colleziona ampiamente. Una tutto pepe svettante su verticalità di 15 cm, 12 quando si tratta di “scarpe comode”, che ha fatto del suono ostinato del proprio tacchettio un’intro ed un “marchio di fabbrica”.
Se nell’immaginario collettivo il tacco è simbolo di sensualità, all’interno del rock ha un suono equiparabile ad un Sol. La musica, al contrario di molti settori dell’industria che penalizzano l’aspetto femminile, ad appannaggio di un rispetto garantito in posizioni dirigenziali, ama quel genere di eccessi che sottolineano in modo inequivocabile il sesso di appartenenza. La musica, in definitiva, lascia liberi di esprimersi, ma, allo stesso tempo, non pone assurdi limiti sessisti. Le storie dell’Almanacco, con le sue 120 pagine circa, si legge tutto d’un fiato. Aneddoti, che si consumano voracità, creando una simpatica dipendenza da “Mercuriosity”.
Analogamente all’Almanacco, Francesca propone una carrellata di storie, che si snodano lungo il percorso della sua carriera di donna del rock e di mamma. Allegra, scanzonata, consegna al lettore una genuina narrazione dei fatti, con qualche succoso dettaglio dietro le quinte, per regalare lo spaccato di un mondo mitizzato, che pulsa di animosità. La musica, con i suoi testi, non è molto distante dalla letteratura, con le sue intricate trame ad effetto.
Cantare, raccontare storie, sono due delle più antiche tradizioni dell’umanità, nati per tramandare contenuti importanti e condividere gesta meritevoli di nota. Intrattenere, senza essere banali, raccontare, senza essere sermonici. Questi sono i tratti distintivi di ogni rocambolesca avventura narrata da Mercury. Il mondo del rock è fatto di sudore, emozioni, impastate insieme allo stupore, speranza, ambizione di lasciare un segno ed alla voglia di libertà. Come direbbe Mercury, citando un noto brano di AC/DC… It’s a long way to the top if you wanna rock’n roll!
Quando la musica tace o è messa a tacere da eventi esterni, come tutti possiamo notare in questo anno di distanziamenti e difficoltà causate dal Covid19, le persone non smettono di nutrire amore per questa musa, ne raccontano le gesta, la accudiscono come un bene prezioso. Mercury ha scritto un libro, in cui l’amore per la Musica trasuda da ogni virgola…
Le Storie dell’Almanacco
a cura di Francesca Mercury
Edizioni Artestampa, 2020
Formato 22 x 22 cm
Pagine. 124
ISBN 97888646287632
Francesca Mercury
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