Night Tapes – Portals//polarities
In arrivo il 26 settembre, ‘portals // polarities’ è lo straordinario album di debutto sulla lunga distanza di Night Tapes, un lavoro che rappresenta in pieno l’ambiente musicale del trio londinese che, con il loro sound, trasporta l’ascoltatore in luoghi e suoni di ogni parte del mondo. In tutto l’album, sentirete una palude gorgogliante a Tallinn, in Estonia, la fauna selvatica ed il canto degli uccelli del Messico, un elicottero della polizia di Los Angeles e molto altro. E’ un disco profondamente immersivo e selvaggiamente esplorativo per una band unica ed emozionante.
L’ambiente circostante è sempre stato fondamentale nel processo creativo di Night Tapes, inizialmente per necessità, perché i tre facevano musica in una casa condivisa nel sud-est di Londra, per cui le loro canzoni dovevano essere silenziose per evitare di disturbare i vicini. “Si trattava di catturare l’atmosfera della casa” ricorda Vesik, rendendosi conto che i brani “diventavano capsule del tempo dei diversi luoghi in cui ci trovavamo”. Per Richards ogni canzone porta con sé un ricordo specifico e vivido dell’ambiente in cui è stata creata. La musica, caratterizzata da suoni di chitarre, basso e batteria, è realizzata su laptop e costruita in modo simile alla musica dance, sognante e widescreen e con molto mordente! Il singolo di debutto del 2019, ‘Forever’, ha raggiunto i 10 milioni di streaming solo su Spotify, diventando una hit underground durante la pandemia. Le strutture tradizionali delle canzoni possono trasformarsi in rumori dissonanti o lunghe sessioni ambient, sfumando i confini tra band e progetto in studio in modi nuovi ed entusiasmanti. Mentre i loro primi brani, contenuti nell’EP ‘Dream Forever in Glorious Stereo’ (2019), ‘Download Spirit’ (2020) e ‘Perfect Kindness’ (2023), sfruttavano i suoni e le vibrazioni di spazi condivisi ed il brusio ambientale di Londra, ‘portals // polarities’ contiene suoni significativamente più esotici. Anche il nome del trio, Night Tapes, deriva dai loro primi lavori, in cui appendevano un dittafono fuori dalla finestra per catturare il rumore e la vita che passavano, che fosse da un appartamento a Londra o nelle strade trafficate di Tokyo. Con la quasi totalità della produzione e del mix a cura dei tre, il processo creativo di Night Tapes è più vicino a quello dei produttori elettronici piuttosto che a quello di una band tradizionale, ed è proprio questo aspetto a contraddistinguerli. Gran parte di ‘portals // polarities’ è stato realizzato in hotel e AirBnB durante brevi pause tra concerti e tappe del tour. “Questo ti spinge a lavorare in un certo modo” afferma Doohan. “Lo si percepisce nell’album. Non ci siamo limitati ad entrare in un lussuoso studio di registrazione, ma abbiamo cercato di creare la cosa più grande riducendo gli sforzi”. Dopo un lungo tour negli Stati Uniti, Night Tapes hanno trascorso del tempo in Messico e, tirando i cavi fino al tetto del loro alloggio, hanno registrato le tracce con la vista sulla valle. Il brano ‘Enter’ contiene campionamenti della palude estone e delle montagne messicane, intrecciati attorno al ritmo serrato del brano shoegaze, conferendo un’atmosfera sconfinata.
In tutto l’album si sentono suoni dal travolgente synth-pop (‘Storm’), trip-hop (‘Pacifico’), pop lo-fi (‘Lemon Tree Midnight’) ed altro ancora, con la leggerezza e l’abbandono con cui la band passa da un genere all’altro, spesso all’interno della stessa traccia. L’uso dei nastri e dei campionamenti conferisce inoltre alla musica di Night Tapes un’imperfezione profondamente umana, andando controcorrente rispetto alle cristalline creazioni elettroniche realizzate al computer. “Abbiamo un nastro nel dittafono e registriamo frammenti di suoni mentre improvvisiamo” spiega Doohan. “Premiamo registra, registriamo qualcosa e premiamo stop. Non abbiamo idea dei suoni che abbiamo catturato. Più tardi, cerchiamo del materiale, premiamo play e il registratore passa tutti questi frammenti di suoni casuali e spesso si verificano delle sincronicità folli, in cui quel particolare frammento di suono registrato mesi fa si adatta perfettamente al brano che stiamo scrivendo. Questa magia non accade nel mondo digitale, dove tutto è troppo quantificabile”.
Sebbene i brani di ‘portals // polarities’ non siano espliciti nel loro significato lirico (“le emozioni sono negli accordi, non nei testi” afferma Vesik), la musica di Night Tapes è comunque ricca di significato e i suoi contorni sfumati ed imperfetti riflettono perfettamente il trio. “L’album è un’esplorazione delle energie e della mia anima. Entro nella spettralità del mio essere e nelle diverse polarità dentro di me. Vorrei capire me stessa e comprendere le relazioni con gli altri, perché cerco di cambiare le piccole cose per affrontare quelle grandi” spiega Vesik, che continua affermando “vengo da un paese che un tempo era sotto regime autoritario. Sono grata di essere nata in paese libero ed apprezzo la libertà più di ogni altra cosa” conclude la cantante estone, nata durante il periodo della Rivoluzione Cantata, che ha liberato il suo paese. Il personale ed il politico si sovrappongono in tutto il disco, in un mix che fa si che la musica di Night Tapes prosperi grazie all’umanità ed alla connessione. Con ‘portals // polarities’ hanno creato un album che sogna in grande, ma audacemente umano e reale, in grado di catturare momenti irripetibili per creare musica che sembra davvero meravigliosamente viva.
Night Tapes: Vesik, Max Doohan, Sam Richards
Tracklist:
Nigh tapes – enter
television
swordsman
lemon tree midnight
babygirl (like n01 else)
pacifico
tokyo sway
masterplan
helix
patience
leave it all behind, Mike
storm
wayfarer
https://nighttapesmusic.net/
VOTO
Sono nato a Lugo nel 1978, da sempre appassionato della musica in tutte le sue sfumature. Suono da diversi anni la chitarra, e il mio genere preferito è il rock, in tutte le declinazioni. Collaboro da Ottobre 2024 con Tuttorock, per recensioni e interviste. E per questo spero che sarà sempre e solo un crescendo della testata. Stay tuned!



