Pleasing – For us to feel lonely

Il secondo EP della band lussemburghese Pleasing, “for us to feel lonely”, è un viaggio sonoro che scava nelle profondità dell’animo umano. Dopo il precedente “for us to escape”, che esplorava l’urgenza di fuggire dal caos interiore, questo nuovo lavoro si ferma a contemplarlo, lasciandosi attraversare dalla solitudine e dal dolore.

Il disco si muove tra post-rock atmosferico, pop malinconico e post-hardcore viscerale, con momenti di grande intensità emotiva. Le chitarre distorte e i ritmi incalzanti si alternano a passaggi più introspettivi, creando un contrasto che amplifica il senso di smarrimento e vulnerabilità. I brani come “Black Leather Boots” e “People Crying On The Streets” sono esempi di come la band riesca a trasformare la sofferenza in energia sonora. Il potenziale problema insiste sul fatto che il disco risente di una certa monotonia, faticando a spiccare il volo, ma, comunque, propone delle fondamenta interessanti mostrando una costruzione accurata dell’insieme.

Patrick Miranda, voce e mente del progetto, usa la musica come strumento terapeutico per affrontare la depressione e l’isolamento. I testi sono cupi, intensi, quasi confessionali, e sembrano scritti nel cuore della notte, tra sogni infranti e desideri di connessione. Non è un disco facile: ti costringe a guardarti dentro, a sentire il peso della solitudine, ma anche a riconoscerne la bellezza nascosta. È un invito a non fuggire dal dolore, ma ad abitarlo, trasformandolo in qualcosa di condivisibile e, forse, liberatorio. “for us to feel lonely” è un EP che non lascia indifferenti. È ruvido, sincero, a tratti brutale, ma sempre autentico. Pleasing dimostra di avere una voce unica nel panorama alternativo europeo, capace di unire intensità emotiva e raffinatezza sonora.

MAURIZIO DONINI