Now Reading
NOVENA – Eleventh Hour

NOVENA – Eleventh Hour

novena CD

I Novena sono una nuova band, anzi meglio dire supergruppo, con all’attivo un solo EP, “Secondary Genesis” uscito nel 2016. Supergruppo perché i vari membri sono impegnati, o lo sono stati, già in altri gruppi. Il nome che più attira, almeno al sottoscritto è Ross Jennings, cantante degli Haken, una delle migliori band degli ultimi dieci anni. Il sound è in bilico tra progressive rock e progressive metal e in “Elevenh Hour”, ci sono idee fresche e trovate molto particolari.

“22:58” e “22:59” sono legati fra loro, il primo è breve intro con canti di grilli e cori in lontananza, i cori si rafforzano poi nella seconda traccia e sono molto avvolgenti, il brano esplode poi in mille colori, tra progressive metal, progressive rock e tentazioni jazz e fusion e splendida è la voce di Ross Jennings, sempre più versatile e espressiva e senza pausa arriva anche la terza traccia, “Sun Dance”, brano sempre in bilico tra metal e progressive e “Disconnected” sa essere un brano prog meraviglioso, intro celestiale e anche gran parte della song ci rimanda ai gloriosi Yes, qui riveduti e corretti con sonorità più moderne e le linee melodiche sono ricercate e ricche di passione e feeling e in parte arriva il sound variegato degli Haken e ancora “Sail Away”, dove un timido pianoforte e una voce sussurrata accompagna il brano più prog dell’album, gli strumenti vengono accarezzati per un sound vellutato e soffice e la voce di Jennings è di grande effetto.

Ogni brano è degno di nota e “Lucidity”, introdotta ancora una volta da un pianoforte, ma più frizzante e duri riff di chitarra ne accompagnano l’andamento del brano e non mancano growls vocals, momenti più pacati e progressivi e ancora una volta accordi e note jazz e la voce di Jennings che si lascia andare anche in falsetti, il brano è molto lungo e oltrepassa i dieci minuti di durata e nel suo scorrere ci sono anche intrecci e armonizzazioni vocali che abbiamo sentito anche nei dischi degli Haken, come i Gentle Giant insegnano. C’è anche “Corazòn”, altra splendida song, articolata e con un ottimo lavoro di chitarra acustica, a volte anche un po’ flamenco e esce fuori sempre di più anche l’estro dei due chitarristi, Harrison White e Dan Thornton. Il brano sembra finire, ma ritorna il flamenco nel solo battiti di mani a tempo e c’è poi uno spaccato di musica latino americana/cubana con tanto di voce femminile che porta ad un finale molto progressive fino ad una durata di circa nove minuti e ancora “Indestructible”, brano più hard rock e energico. In chiusura c’è “The Tyrant”, attaccato al brano precedente e ne prosegue le stesse strade e in entrambe ci sono i growls vocals di Gareth Mason e “Prison Walls”, altro brano hard rock con riff di chitarra molto trascinanti. Cosa dire, album splendido, ma continueremo a parlare dei Novena? Io spero di si perché la band ha molte carte da giocare, sicuramente vincenti.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

  1. 22:58
  2. 22:59
  3. Sun Dance
  4. Disconnected
  5. Sail Away
  6. Lucidity
  7. Corazòn
  8. Indestructible
  9. The Tyrant
  10. Prison Walls

Label: Frontiers Records
Genere: Progressive Rock/Progressive Metal
Anno: 2020

0
/10
VOTO
novena band

Band:
Ross Jennings: Voce
Gareth Mason: Voce
Harrison White: Chitarra e tastiere
Dan Thornton: Chitarra
Moat Lowe: Basso
Cameron Spence: Batteria

https://www.novenaband.uk
https://www.facebook.com/novenabanduk
https://twitter.com/novenabanduk
https://www.instagram.com/novenabanduk/
http://www.frontiers.it/