“Napoli Folk Blues Vol.1”: il Mississippi della porta accanto targato TheRivat …


“Nomen omen”, come dicevano i latini, basterebbe infatti soffermarsi al titolo dell’EP per coglierne l’essenza. Un disco che è quello che dice di essere, e va benissimo così.
Stiamo parlando di Napoli Folk Blues Vol.1 dei TheRivati, band tra le più interessanti della scena campana, la quale negli ultimi 10 / 15 anni più di tutte ha partorito progetti capaci di fare della contaminazione e della sperimentazione sonora la propria forza (quasi come ai fasti dell’iconico Neapolitan Power).
E i TheRivati non fanno eccezione, con quasi una decade di lavori alle spalle nei quali hanno coniugato influenze e groove tipici della musica nera con cantautorato e tradizione napoletana, costruendosi un sound ormai chiaramente riconoscibile.
Questo nuovo capitolo è un disco quasi interamente unplugged firmato a quattro mani dai due fondatori del gruppo Paolo Maccaro e Marco Cassese, rispettivamente voce e chitarra.
“L’idea di lavorare ad un disco acustico è sempre stata nella nostra mente, ma è uscita fuori in questo periodo quasi per necessità, durante la pandemia da Covid19. Con un forte istinto di sopravvivenza ci siamo adattati e rimodellati per continuare a fare musica sia da studio che dal vivo.” – dichiara il duo.
Cinque brani veraci, senza orpelli né peli sulla lingua, che uniscono le strutture tipiche della composizione blues al dialetto napoletano attraverso il quale vengono raccontati i “topoi” letterari del genere.
Ed il suono non può che sposarsi perfettamente a questa dichiarazione d’intenti, rendendo “Napoli Folk Blues Vol.1” un accoratissimo omaggio alle radici di una cultura che nacque alla fine del diciannovesimo secolo, tant’è che al primo ascolto ci si sente già sulle sponde del Mississippi, e poco importa se in realtà si è alla foce del Garigliano.
Sappiamo che all’orizzonte c’è un Vol.2, che non vediamo l’ora di ascoltare, e allora più che mai non è scontato affermare: bene, bravi, bis!
di Francesco Vaccaro

Studente di Ingegneria delle Telecomunicazioni presso l'università La Sapienza di Roma, da sempre animato dalla passione per la musica. Nel 2012 entra nel mondo dell'informazione musicale dove lavora alla nascita e all'affermazione del portale Warning Rock. Dal 2016 entra a far parte di TuttoRock del quale ne è attualmente il Direttore Editoriale, con all'attivo innumerevoli articoli tra recensioni, live-report, interviste e varie rubriche. Nel 2018, insieme al socio e amico Cristian Orlandi, crea Undone Project, rassegna di musica sperimentale che rappresenta in pieno la sua concezione artistica. Una musica libera, senza barriere né etichette, infiammata dall'amore di chi la crea e dalle emozioni di chi la ascolta.