MARK SPIRO – 2+2 = 5: Best Of + Rarities

Il successo di alcuni brani di grandi band come Cheap Trick, Reo Speedwagon, Kansas, Julian Lennon, David Lee Roth, Heart; Bad English e tanti altri è anche opera di Mark Spiro, produttore, polistrumentista, songwriter e cantante attivo da quasi 40 anni. Oltre alle collaborazioni appena citate, ha anche una carriera da solista iniziata nel 1986 con “In Stereo” e proseguita con “Care Of My Soul” del 1994 e altri. Mi hanno sempre insegnato che la matematica non è un’opinione ma per Mark Spiro non è così, 2+2 non fa solo 4, per lui “2+2 = 5: Best Of + Rarities”. Titolo ironico e un bel triplo cd che racchiude un po’ il suo meglio. Il primo cd è quello più vicino ad un AOR puro e “All The Love We Kill” è puro pop/AOR, elegante e raffinato e con un refrain facilmente memorizzabile e “Wind On The Water” ha chitarre più presenti nei riff e prosegue in un AOR più energico e con quel ritornello che per le sue melodie si imprime subito nella mente. Il primo cd prosegue con ottimi brani come “Better With A Broken Heart”, più sul versante pop, ma quello colto e mai banale, c’è una continua ricerca musicale e nulla è lasciato al caso da Mark Spiro e “Don’t Leave Me In Love”, struggente ballad molto avvolgente e armoniosa. Un po’ di rock blues c’è in “Vendetta”, ma sempre seguendo linee AOR.

Il secondo cd ha brani più vicini al pop e “I’ll Be There” ha quel sound che si può ritrovare nel repertorio di Bruce Springsteen e dei Bon Jovi e “When Winter Comes” è più commerciale e pop così come lo è “It’s A Beautifful Life” e “Come Back To Me”, quest’ultimo con riferimenti anche acustici e come lo sono le melodie folk, country e cullanti di “Between The Raindrops”, melodie acustiche che caratterizzano anche “The Fisherman 3”. Il terzo cd è sicuramente quello più interessante e più sul versante hard rock melodico e che racchiude alcune chicche frutto della collaborazione di Mark Spiro con grandi nomi come Dan Huff, Michael Thompson e Tim Pierce. “Take Your Time” è tra hard rock melodico e AOR e “Holding You” ha chitarre in parte graffianti ed in parte con arpeggi melodici e pop e ancora “Cry Me A River”, brano che ritorna ad esplorare paesaggi più pop e radiofonici ma sempre con classe ed eleganza. Altri ottimi brani sono “Leave My Heart Alone”, dove torna l’hard rock dalle tinte anche glam e c’è anche un bel guitar solo, “By The Riverside”, più di sei minuti di puro AOR e “24 Hours A Day”, lenta ballad che percorre strade prog/AOR. Torna l’hard rock melodico con “Whirling Devish” e “Feels Like”. Le atmosfere più pop e jazzate di When You Were Nothing e la pop ballad “Sreaming Like A Crow”. In conclusione qui c’è parte dell’universo musicale di Mark Spiro.