MALOMBRA – T.R.E.S.
Sono passati 22 lunghi anni per poter riavere tra le mani un album (consiglio la versione in vinile anche per lo splendido disegno di copertina), ma i Malombra, una delle band più interessanti del panorama underground italiano, sono tornati con “T.R.E.S.”, un album che continua il discorso iniziato ben 30 anni fa con il loro primo album “Malombra”, era il 1993, un album che lasciò il segno, ci riprovarono poi con “Our Lady Of The Bones” nel 1996 e con “The Dissolution Age” nel 2001, poi il silenzio, un lungo silenzio interrotto con questo nuovo “T.R.E.S.”, un ottimo album che riassume tutta la carriera della band, riassume i tre album precedenti anche se a mio avviso è più un ritorno al primo album con uno sguardo anche al presente e al futuro. La voce di Mercy e la chitarra di Mattero Ricci delineano il sound, sempre oscuro e articolato, tutto supportato dalla sezione ritmica di Fabio Cuomo (anche alle tastiere) e di Giulio Gaietto, rispettivamente basso e batteria.
Un intro cupo e doom apre “Astarte Syriaca”, brano che ci riporta indietro di svariati anni e un po’ di Black Sabbath aleggia nelle note e il brano scorre in un hard rock cupo ma valido e trascinante e “Baccanalia” ha atmosfere magnetiche e magiche, tra progressive e psichedelia, più di nove minuti di attitudini anche teatrali e “Malombra”, quasi dodici minuti di hard rock e progressive rock con inclinazioni dark. I brani meritano tutti una menzione, “Allucinazione Ipnagogica” e le sue visioni psichedeliche, “Cerchio Gaia 666”, lunga suite che oltrepassa i diciassette minuti, sempre tra progressive ed hard rock e forti momenti di teatralità e cinematografia, sempre segno indelebile del sound dei Malombra. Ancora due brani, “Fantasmagoria 1914”, dove torna un sound più doom metal e “La Sola Immanenza”, breve, più progressive e con solo voce narrante. Un gradito ritorno (con la speranza di risentirli presto) di una band che porta avanti un suo discorso musicale, senza compromessi, può essere tortuoso, cupo, ma sicuramente affascinante e ricco di sfumature, ma sempre oscure.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Astarte Syriaca
- Baccanalia
- Malombra
- Allucinazione Ipnagogica
- Cerchio Gaia 666
- Fantasmagoria 1914
- La Sola Immanenza
Label: Black Widow Records
Genere: Progressive Rock/Hard Rock
Anno: 2023
VOTO
Band:
Mercy: Voce
Matteo Ricci: Chitarra, basso, mellotron e vocoder
Fabio Cuomo: Batteria e tastiere
Giulio Gaietto: Batteria
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!