LUCYNINE – MELENA
Melena è il nuovo album del progetto solista del polistrumentista, cantante e produttore Sergio Bertani.
Una perla disturbante di arte letteraria, sonora e visiva, servita all’ascoltatore sottoforma di 5 tracce di genere indefinibile, in cui il black metal si alterna e spesso si fonde con sonorità provenienti dalla formazione classica dell’artista torinese, dove non mancano incursioni prog ed elementi di elettronica.
Melena, che appare come un dolce nome femminile ma, nel linguaggio medico, non è altro che l’emissione di feci nere, per la presenza di pigmenti ematici derivanti dalle trasformazioni chimiche che l’emoglobina ha subìto durante la permanenza nel tubo gastroenterico, per opera dei fermenti digestivi: è causata da emorragie della parte alta dell’apparato digerente, che possono verificarsi in caso di rottura di varici dell’esofago, o di ulcera gastroduodenale.
Un dolore e una mancanza di speranza presenti quindi già nel titolo, così come nella copertina, dove si vede, in parte, una gazza inerme.
Un disco nato in poco tempo, sincero, necessario, catartico, che va a scavare nelle interiora di ognuno di noi e che si rivela come uno degli episodi più riusciti in assoluto di questo 2025.
Menzione particolare per Opera al nero, che considero un piccolo grande capolavoro oscuro.
MARCO PRITONI
Tracklist:
01. Uomo in mare (03:55)
02. Narciso non muore (02:48)
03. Melena (06:20)
04. Oltre la soglia (04:26)
05. Opera al nero (15:01)
Credits:
Sergio Bertani – tutti gli strumenti
Etichetta: Talheim Records Germany
Distribuzione: Code7, Vrijheid Records, Talheim Records,
Dys Distribution, Indiemerch
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.




