LESOIR – Push Back The Horizon


Ho già parlato molto bene degli olandesi Lesoir, progressive rock band eccellente, quando nel 2021 uscì “Mosaic” e con il nuovo “Push Back The Horizon” confermano il loro grande talento, le loro grandi idee che arricchiscono ogni loro brani e forse la parola progressive calza stretta, perché loro non hanno limiti e creano un puzzle dai mille tasselli colorati e ricchi di meravigliose sfumature. “Push Back The Horizon” è un brano dal forte fascino caratterizzato dalla splendida voce di Maartje Meesen e da incursioni nella musica indiana fusa ad un progressive rock molto moderno e con accelerazioni anche più heavy in rari momenti e dal flauto che ammalia e avvolge e “Under The Stars” ha splendide armonie a la voce ancora una volta ci abbraccia e ci accompagna in un vertice di emozioni, brano veramente meraviglioso.
A seguire c’è “Fireflies”, song più energica con chitarre timidamente più presenti e “You Are The World”, traccia che segue linee sonore più semplici. Da segnalare anche “Drawer Of The Chest In The Corner Is Empty”, dove c’è anche un po’ di sperimentazione e di elettronica e la voce diventa anche teatrale, ma arrivano anche chitarre distorte e molto heavy con percussioni anche tribali, vera Arte espressa in Musica. C’è “Aeon”, ottimo strumentale molto espressivo e passionale e i due brani che chiudono l’album “As Long As Your Girls Smile” e “Why I Stand Here Now”, dal fascino particolare e che confermano i Lesoir come una band che album dopo album riesce a catturare l’attenzione e a farsi apprezzare sempre di più.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
01. Push Back The Horizon
02. Under The Stars
03. Fireflies
04. You Are The World
05. The Drawer Of The Chest In The Corner Is Empty
06. Aeon
07. Nadi
08. What Do You want From Me?
09. As Long As Your Girls Smile
10. Why I Stand Here Now
Label V2 Recods
Genere: Progressive Rock
Anno: 2024
Band:
Maartje Meesen: Voce, pianoforte e flauto
Eleen Bartholomeus: Chitarra e cori
Ingo Dassen: Chitarra, synth e programmazione
Bob Van Heumen: Batteria, percussioni e cori
Ingo Jetten: Basso, pedal steel guitar, chitarra e cori
Special Guest:
James Merryweather: Arrangiamenti orchestrali
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!