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KRELL – Deserts

KRELL – Deserts

Per parlare dei Krell bisogna necessariamente fare riferimento alla scena rock bolognese – e di cose da raccontare ce ne sarebbero davvero tante. Cercando di essere stringati, il progetto in questione nasce dalla mente di Francesco Di Nicola – già chitarrista di Danger Zone e Crying Steel nonché creatore degli Anims, band che ha partorito un album davvero convincente nel 2021 per l’etichetta discografica italiana Burning Minds Music Group, collaborando inizialmente con il cantante Luca Bonzagni (anch’egli ex-Crying Steel), il quale però si è fatto poi da parte prima di completarlo in studio di registrazione. Il cerchio si chiude adesso, con questo Deserts, che vede rinnovata la collaborazione tra i due – questa volta portando a termine l’album, che ancora una volta si avvale di Roberto Priori in qualità di ingegnere del suono e che vede alla batteria l’inossidabile Paolo Caridi, autore anche in questo caso di una prova solida ed efficace. I Krell sono dunque la naturale continuazione degli Anims – o forse il lato chiaro della stessa luna: Deserts sfoggia un suono altrettanto moderno e pulito ma allo stesso tempo i brani rimandano agli anni di punta per il genere hard n heavy basandosi su riff granitici, linee vocali graffianti e tanto groove muovendosi tra la scuola americana e quella inglese.

La title-track apre l’album introducendolo con una melodia orientale e lo innesca nel migliore dei modi con la successiva Crushing your life, in bilico tra presente e passato – nella quale Bonzagni trae il meglio dalla sua espressività vocale. Learn or burn scorre veloce e la successiva In the cold strizza un po’ l’occhio agli anni novanta lambendo un po’ i primi Soundgarden o gli Alice in chains. A Pride seguono Secrets and lies e Love’s a flame, prove d’eccezione per Di Nicola (che si occupa anche delle linee di basso, producendone di molto interessanti) e Bonzagni – mentre in chiusura troviamo la fresca The River ed una doppietta finale travolgente formata da Why I’m here e The Mantis, entrambe in forte odore di New Wave Of British Heavy Metal ricordando band di grande valore quali Saxon, Praying Mantis (forse non a caso) e Tygers of Pan Tang. A questi nomi – e a quelli già citati aleggia anche lo “spettro” degli Iron Maiden, ovvio nume tutelare di ogni buon metallaro – presente in ogni accenno di cavalcata ed ogni riff.

In sostanza, un prodotto molto valido – che richiede però di più ascolti per fare in modo che la musica dei Krell possa permeare e rimanere in testa come in effetti merita: con un songwriting così e una resa sonora di tale portata manca solo qua e là il ritornello giusto per poter catturare sin da subito l’attenzione dell’ascoltatore. Ma in fondo di band con la caratura dei Krell ce ne vorrebbero molte di più, quindi grandi applausi per questo progetto, restiamo in attesa di maggiori sviluppi – magari in sede live!

SANTI LIBRA

Tracklist:

1 – Deserts
2 – Crushing your life
3 – Learn or burn
4 – In the cold
5 – Pride
6 – Secrets and lies
7 – Love’s a flame
8 – The River
9 – Why I’m here
10 – The Mantis

Credits:
Etichetta: Sneakout Records
Pubblicazione: 2022

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VOTO

Band:
Francesco Di Nicola – chitarre e basso
Luca Bonzagni – voce
Paolo Caridi – batteria

https://www.facebook.com/krellproject