KEYS – The Grand Seduction

Tastierista degli American Tears, Touch, Drive She Said, The Sign e da poco anche degli House Of Lords, un curriculum di tutto rispetto e ora Mark Mangold ha rispolverato nuovamente i Keys e “The Grand Seduction” è il secondo album, dove le tastiere spadroneggiano ma senza esagerare ed emulano anche il suono della chitarra. Cosa dire, Hard rock melodico con tracce di progressive in ogni bano e non poteva essere altrimenti. L’album inizia subito nel migl0iore dei modi, un organo introduce un hard rock melodico dalla vena progressive e l’ugola di Jake E dà pennellate di rifinitura e Mark Mangold con le sue tastiere copre ogni spazio e campiona anche tutte le parti di chitarra e “All I Need”, hard rock più trascinante ed aggressivo ed ancora “Shining Sails”,, che ha melodie più AOR e ancora “Switchblade”, sempre in bilico tra hard rock e progressive rock e un sound molto anni 80. Ogni baino ha il suo fascino, anche se la mancanza di una vera chitarra si sente ma brani come “Skin And Bones”, con le tastiere nel mezzo del brano che si lasciano andare in assoli prog e tra fughe barocche co riferimenti ai capolavori della musica classica, tutto passa in secondo piano. Non poteva mancare la ballad e “Turn To Duast” è molto particolare e sperimentale con tentazioni del Peter Gabriel da solista. Un ottimo album dove le tastiere sono sempre in primo piano ma non ammorbidiscono i vari brani, anzi li rendono trascinanti e più ricchi di sfumature spesso molto colorate.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

1. The Grand Seduction
2. All I Need
3. Shining Sails
4. Switchblade
5. Vortex
6. Skin And Bones
7. Turn To Dust
8. Crazy Town
9. Thought We Had Forever
10. The World Is Ours (Curse The Lies)

Label: Escape Music
Genere: Hard Rock/Progressive Rock/Pomp Rock
Anno: 2024

/10

VOTO

Band:
Mark Msangold: Tastiere
Jake E: Voce e tastiere
Emanuel Bagge: Tastiere e cori
Irwan Fabrien: Tastiere
Alex Landenburg: Batteria

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2024 Escape Music hard-rock Keys Mark Mangold recensione

Fabio Loffredo

Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!