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JORDSJO -Pastoralia

JORDSJO -Pastoralia

Nascono nel 2014 i norvegesi Jordsjo e il loro rock progressive è sempre alla ricerca di soluzioni musicali a 360°, rimanendo sempre ancorati ad un rock progressivo che attinge negli anni settanta e spesso nel Canterbury Sound. Dopo vari album arriva “Pastoralia”, forse il loro album più maturo con quel sound che ci fa esplorare paesaggi musicali sempre molto suggestivi. “Prolog” apre il CD con sonorità molto folk e Jethro Tull grazie al flauto di Hakon Oftung, ma c’è anche jazz e musica sperimentale, un breve intro strumentale che cede il passo a “Skumring I Karesuando”, dove c’è tutto il rock progressivo degli anni settanta, Caravan, Yes, King Crimson, Camel, Van Der Graaf Generator e potrei andare ancora avanti. Contaminazioni rese però molto odierne grazie ad una band giovane consapevole di essere ne 2021 e arrivano anche parti vocali che spesso lasciano spazio all’organo Hammond che s’incontra con flauto e mellotron per suggestive atmosfere lungo  quasi otto minuti di durata del brano.

C’è poi “Mellom Mjodurt Marisko Og Sostermarihand”, altro ottimo brano con arpeggi di chitarra acustica e flauto ma non mancano interventi di chitarra elettrica distorta e un  mellotron che sposta l’attenzione verso i King Crimson e nel finale anche un violino avvolgente e “Pastoralia” è la title track, dove continua ad incontrarsi il rock progressivo con il folk norvegese e il Canterbury sound e il cantato in norvegese rende più ostico la fluidità del brano, ma forse è proprio questo il suo fascino. Siamo a metà percorso e il track by track prende il sopravvento e cito “Fuglehviskeren”, breve strumentale con le sue atmosfere acustiche e folk, “Beitemark” e le sue particolari sonorità fatte di percussioni garbate ma tribali, un giro di basso jazz, tastiere psichedeliche e magnetiche e dove tornano affascinanti parti vicali per poco più di sei minuti, voce accompagnata anche da armonie vocali e cori che impreziosiscono di più il brano. Il finale è caratterizzato da “Vettedans”, altro breve strumentale che tra momenti acustici, sperimentazione e incursioni verso altre culture cede il passo a “Jord III” piccola suite di quasi undici minuti di progressive rock strumentale ma solo con qualche voce narrante, una chiusura all’insegna del miglior progressive rock anni settanta.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

Tracklist:

  1. Prolog
  2. Skumring I Karesuando
  3. Mellom Mjodurt Marisko Og Sostermarihand
  4. Pastoralia
  5. Fuglehviskeren
  6. Beitemark
  7. Vettedans
  8. Jord III

Label: Karisma Records
Genere: Progressive Rock
Anno: 2021

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/10
VOTO

Band:
Hakon Oftung: Voce, chitarra, flauto e tastiere
Kristian Froland: Batteria e percussioni

Special Guests:
Hakon Knutzen: Chitarra nel brano 8
Ola Mile Bruland: Voce narrante nel brano 8
Vilde Mortesen Stroresund: Cori
Mats Lemjan: Clarinetto basso
Christian Meaas Svendsen: Double bass
Asa Ree: Violino e voce nel brano 3

https://jordsjo.bandcamp.com/
https://www.facebook.com/jordsjoe