FELIX MARTIN – The Gathering

Il chitarrista/bassista venezuelano Felix Martin è sulla scena della musicale da quasi 15 anni, bilancia alla perfezione tecnica e feeling e ha un tocco unico piuttosto con le sue chitarre a 12, 14 e 16 corde di sua progettazione, sulle quali ha perfezionato l’arte del finger tapping. Ha studiato alla Berklee School of Music di Boston e si è poi trasferito Los Angeles e ha suonato in tournée con altri maghi della chitarra, da Bumblefoot (con i Sons of Apollo) a Marty Friedman, fino a Tony MacAlpine, in tutto il mondo. “The Gathering” è il suo nuovo album dove è ispirato dal progressive, dalla fusion, dalla musica medievale, dalle colonne sonore e dalle anime giapponesi e il disegno di copertina parla chiaro.

In “Gatherpiece” Frelix Martin usa chitarra e basso dal suono pulito e cita un po’ di flamenco e solo verso il finale il basso diventa leggermente distorto e in “Clouddiver” il musicista è più virtuoso, mentre cerca di dare più atmosfera in “Wordvision”, splendido brano dove tra tapping e slap c’è di che gioire e verso il finale c’è un giro di basso vorticoso e molto tecnico. “Rootcrafter” è molto melodioso e suonato più con feeling e i restanti brani si dividono sempre tra tecnica e feeling con virtuosismi calcolati ma ben bilanciati e “Panamorphic” e “Moonhike” ne sono da esempio. Ha un suo stile, una sua tecnica e sa anche suonare in modo armonioso e lo dimostra in tutti i brani dell’album.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

Gatherpiece
Clouddiver
Wordvision
Tresnoid
Rootcrafter
Thundertap
Panamorphic
Fatechanger
Louderbit
Moonhike

Label: Autoproduzione
Genere: Progressive Rock/Fusion
Anno: 2024

/10

VOTO

Band:
Felix Martin – Chitarra, chitarra 12 e 1 corde e basso 10 corde
Joan Torres: Basso
Nic Kubes: Batter

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2024 Felix Martin fusion progressive rock recensione

Fabio Loffredo

Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!