JONATHAN HULTÉN annuncia il nuovo album
EYES OF THE LIVING NIGHT
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- 1. The Saga And The Storm [05:24]
2. Afterlife [04:19]
3. Falling Mirage [02:43]
4. Riverflame [04:18]
5. The Dream Was The Cure [04:18]
6. Song Of Transience [03:23]
7. Through The Fog, Into The Sky [02:46]
8. Dawn [03:38]
9. Vast Tapestry [02:37]
10. The Ocean’s Arms [03:38]
11. A Path Is Found [01:15]
12. Starbather [04:58]Analisi delle tracce:
PER KSCOPE
JONATHAN HULTÉN SPECIAL GUEST DEL PROSSIMO TOUR INGLESE DI THE CULT
Sulla scia dell’ammaliante bellezza del suo album di debutto del 2020 Chants From Another Place, il cantautore svedese Jonathan Hultén annuncia oggi l’attesissimo nuovo lavoro Eyes Of The Living Night, in uscita il 31 gennaio 2025 per Kscope.
Il primo singolo estratto dal nuovo album si intitola “Afterlife” ed esce oggi con un nuovo accattivante video musicale girato al Westlanda Flygplats da Jakob Johansson di @kollurudproductions. Riguardo al singolo e al video, Hultén ha dichiarato: “In Afterlife, la tua anima viene trascinata negli inferi, spinta in un labirinto che non ha altra scelta se non quella di navigare nei suoi freddi corridoi. Perseguitato dal suo spettrale abitante, intenzionato a prosciugare la tua energia vitale, devi andare avanti. Mentre si affronta questa prova, si scoprono anche tesori nascosti lungo il percorso – emozioni e intuizioni importanti – che aiutano a guidare il cammino attraverso la notte apparentemente senza fine. Quando finalmente raggiungete la candela accesa nel cuore del labirinto, vi rendete conto che per tutto il tempo siete stati alla ricerca di tutti quei tesori nascosti, e che in realtà erano cose che avevate perso, cioè parti di voi stessi”.
JONATHAN HULTÉN – “EYES OF THE LIVING NIGHT”
Tracklist
1. Primo brano caratterizzato da atmosfere celestiali ed epiche. Entra a metà pezzo la chitarra elettrica per dare il giusto merito al brano d’apertura
2. In Afterlife, la tua anima viene trascinata negli inferi, spinta in un labirinto che non ha altra scelta se non quella di navigare nei suoi freddi corridoi. Perseguitato dal suo spettrale abitante, intenzionato a prosciugare la tua energia vitale, devi andare avanti. Mentre si affronta questa prova, si scoprono anche tesori nascosti lungo il percorso – emozioni e intuizioni importanti – che aiutano a guidare il cammino attraverso la notte apparentemente senza fine. Quando finalmente raggiungete la candela accesa nel cuore del labirinto, vi rendete conto che per tutto il tempo siete stati alla ricerca di tutti quei tesori nascosti, e che in realtà erano cose che avevate perso, cioè parti di voi stessi”.
3. Usciamo un attimo dal seminato dei primi due pezzi, con una cadenza da filastrocca di stampo medievale.
4. In questa “fiamma del fiume” il cantato pulito di Hultén è deciso, senza fronzoli. E’ udibile l’effettistica usata ma si può ben sostenere che è funzionale al pezzo.
5. Pezzo in linea con i primi 2. Fa capolinea la chitarra acustica ben amalgamata con gli altri strumenti; il nostro qui ci da una dimostrazione che si può benissimo mescolare Jean Michel Jarre, richiami medievali e sfumature pop.
6. Pezzo che prosegue fra accordi di chitarra acustica molto semplici e dal vago tocco branduardiano.
7. Poco da dire. Una piacevolissima piccola suite di pianoforte
8. Letteralmente tradotto. Alba. Composizione che rimane per la sua durata lineare, con un intermezzo centrale di armonica. E il mosaico del cantautore svedese ci arricchisce pezzo dopo pezzo.
9. Nel mantenere fede al fin ora ottimo progetto musicale, ci sorprende una chitarra dai richiami degli spaghetti western di Giovanni Leone.
10. Netta riconferma dello stile. Un cantato che può ricordare i crooner americani.
11. Una minisuite per portarci al gran finale.
12. Finale con il pezzo più pop del lavoro. Sia come composizione che linea vocale.
Registrato presso i Chanting Studios di Stoccolma e co-prodotto con Ola Ersfjord (Lady Blackbird/Tribulation/Monolord), il nuovo album Eyes Of The Living Night è una straordinaria dimostrazione dello stile unico folk, rock e pop di Hultén, che trae influenza da artisti del calibro di Bert Jansch, John Martyn e Nick Drake, nonché da contemporanei come Anna Ternheim, Chelsea Wolfe e Hexvessel.Eyes of the Living Night scava in profondità nello spirito umano. Fondendo l’emozione cruda dei suoi primi lavori con un suono più ampio e ultraterreno, Jonathan Hultén ha creato un album che brilla, portando gli ascoltatori attraverso i decenni del rock, del synth-pop, del blues e del folk in un viaggio meglio descritto come Ambient Dream-Grunge.
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