ELOY – Long Progressive History

Gli Eloy sono una band tedesca, precisamente di Hannover, formata nel 1969 da Frank Bornemann e hanno all’attivo circa 20 album in studio più 2 live e varie raccolte. Esce, al momento per il solo mercato giapponese, “Long Progressive History”, un’ esaudiente tripla raccolta in CD dove c’è veramente il meglio della prog band tedesca. Il cd è in SHM CD, ovvero Super High Material CD, un’evoluzione del tradizionale CD. “The Prophecy” è space/prog/psychedelic rock con la voce di Frank Bornemann che si affianca spesso a quella femminile della corista e a un coro di bambini e “The Tides Return Forever” è acustica, sinfonica romantica, molto Pink Floyd nelle atmosfere e con vocalizzi ammalianti e avvolgenti della corista e ottimo brano è anche “Mutini”, 9 minuti circa di sonorità in parte devote stavolta ai Genesis. Ci sono poi i riff hard rock di “Child Migration”, ma sempre in un contesto prog e ottimi brani sono anche “Silhouette” e “Carried By Cosmic Wind”, tra tentazioni anni 80 ed elettroniche, brani attaccati l’un l’altro in questa raccolta e dove c’era anche un po’ il sound dell’Alan Parsons Project più progressivo e meno commerciale.

Tutto questo e anche altro sul primo dischetto e anche il secondo racchiude ottimi brani come “The Refuge”, rock dalle influenze celtiche, come le atmosfere sognanti di “Childhood Memories” e ancora come l’affascinante e magnetico space rock di “The Challenge”. C’è anche la svolta più commerciale come in “Fools”, brano ugualmente degno di nota e ben costruito e trascinante e torna il progressive rock segnato da ottimi interventi di tastiere in “Master Of Sensation”. Anche il terzo CD racchiude ottime songs come il prog arricchito di contaminazioni Pink Floyd, Genesis e Yes di “Through A Bomber Galaxy” e le contaminazioni dell’Alan Parsone Project di “Behind The Walls Of Imagination”. Affascinante track è anche “Heartbeat”, prog elettronico tra Pink Floyd e Rockets. Suggestivi gli undici minuti epici e maestosi di “The Answer” e gli altrettanto quasi quindici minuti di “The Light From Deep Darkness” che ci portano in territori cari a gruppi come Atomic Rooster, Vanilla Fudge e High Tide ed è il volto anni settanta della band, traccia estratta da “Floating” del 1974 e con Hammond ad oltranza degli Eloy e i quasi tredici minuti di “Reflections From The Spheres Beyond” , brano estrapolato da “Ocean 2: The Answer” del 1998. Gli Eloy sono ancora in attività e chissà se il 2021 ci porterà loro buone notizie.