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DEEP PURPLE – Turning To Crime

DEEP PURPLE – Turning To Crime

Tutto mi aspettavo tranne un disco di cover dei Deep Purple, un monumento dell’hard rock, una band he ci ha regalato veri capolavori immortali e quel live irripetibile che è “Made In Japan”. Il bello di questo album è che una band che è leggenda dà un suo particolare tributo ad altre leggende non solo dell’hard rock, ma anche del rock, del blues, del rock’n’roll e lo fa con quel marchio inconfondibile, con quel sound che ha fatto storia. A produrre è un’altra leggenda, quel Bob Ezrin (Kiss, Alice Cooper, Aerosmith, Pink Floyd, Peter Ganriel e anche il nostro Andrea Bocelli) e il risultato è dei migliori, la band diverte e si diverte. “7 And 7 Is” è un brano dei Love riarrangiato proprio alla Deep Purple, Ian Gillan è in grande forma e Don Airey con i suoi interventi di tastiere rende il tutto molto prog e Steve Morse continua a seminare la sua arte chitarristica e “Rockin’ Pnemonia And Boogie Woogie Flu” di Huey “Piano” Smith, ha un intro di pianoforte boogie e i Deep Purple ci divertono proprio con un boogie woogie, ma non diverte solo chi ascolta, si sente che la stessa band si diverte e Don Airey con il suo pianoforte accenna anche il riff di “Smoke On The Water”.

Arriva poi l’hard blues di “Oh Well”, grande classico dei Fleetwood Mac. Ian Gillan è a suo agio con queste sonorità e la sua voce non è messa a dura prova da acuti impossibili, ma la sua tonalità e timbrica rimane unica e Steve Morse lancia in alcuni solos micidiali e killer, sconfinando anche nel neoclassico. “Jenny Take A Ride!”, sorprendente song di MItch Ryder & The Detroit Wheels che possiamo ben definire hard/beat/rock’n’roll, divertente e da ballare e “Watching The River Flow” di Bob Dylan è sempre un rock’n’roll leggero stavolta, ma coinvolgente ed avvolgente. Si va avanti con “Let The Good Times Roll”, di Ray Charles e Quincy Jones, swing/jazz/blues e viene voglia di tenere il tempo con lo schiocco delle dita e Don Airey si lascia andare in un trascinate assolo di organo Hammond e con “Dixie Chicken”, brano dei Little Feat aperto da rulli di tamburi di Ian Paice e chi fa riassaporare il sound degli anni sessanta. I rocker, quelli veri, ogni appassionato hard rock e heavy metal già conoscono “Shapes Of Things”, brano degli Yardbirds, band dove hanno militato Eric Clapton, Jeff Beck e Jimmy Page ma maggiormente portata all’attenzione del mondo dell’hard rock per la splendida versione di Gary Moore.

Non finisce qui, c’è ancora spazio per “The Battle Of New Orleans” di Lonny Donegan e Jonny Horton , così scanzonata e ironica, i Deep Purple alle prese con il country e ancora per “Lucifer” di Bob Seger, hard rock possente e marchiato a fuoco Deep Purple e per “White Room”, leggendario brano dei Cream, qui in una versione molto fedele all’originale. Chiude il CD un medely particolare, “Caught In The Atc”, che in quasi otto minuti di musica più che altro strumentale racchiude Going Down (Freddie King)/Green Onions (Booker T. and the M.G.’s)/Hot ‘Lanta (The Allman Brothers Band)/Dazed and Confused (Led Zeppelin)/Gimme Some Lovin’ (The Spencer Davis Group). Sempre grandi i Deep Purple, ancora in grande forma.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

  1. 7 And 7 Is (Love)
  2. Rockin’ Pnemonia And Boogie Woogie Flu (Huey “Piano” Smith)
  3. Oh Well (Fleetwood Mac)
  4. Jenny Take A Ride! (Mitch Ryder & The Detroit Wheels)
  5. Watching The River Flow (Bob Dylan)
  6. Let The Good Times Roll (Ray Charles & Quincy Jones)
  7. Dixie Chicken (Little Feat)
  8. Shape Of Things (The Yardbirds)
  9. The Battle Of New Orleans (Lonny Donegan/Johnny Horton)
  10. Lucifer (Bob Seger System)
  11. White Room (Cream)
  12. Caught In The Act (Medley)

Label: Ear Music
Genere: Hard Rock
Anno: 2021

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/10
VOTO

Band:
Ian Gillan: Voce e armonica
Steve Morse: Chitarra
Roger Glover: Basso
Ian Paice: Batteria
Don Airey: Tastiere

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