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Death SS – The Entity

Death SS – The Entity

I Death SS ritornano con “The Entity”, disponibile in tutti i negozi di dischi e digital store a partire dal 9 Maggio, su etichetta Lucifer Rising Records / Self Distribuzione.
Il concept album di 12 tracce intreccia finzione e realtà, costituendo un continuum spazio-temporale che assume le connotazioni di una narrazione orrorifico-esoterica ambientata nella Londra vittoriana, indicativamente tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
Toni foschi e sonorità doom. Il sipario di velluto rosso si apre sulla figura dell’occultista Aleister Crowley, che in un rito magico invoca con veemenza e desiderio il Signore Occulto: “Ave Adonai”, un atto in crescendo che culmina in un incontro trasformativo con l’irrazionale o la propria parte malvagia.
Steve Sylvester immagina il suo album come una pièce teatrale per immagini, ove il peccatore viene giustificato nell’atto “Justified Sinner” in quanto agènte per conto dell’Entità superiore.
Una crociata religiosa che trae ispirazione dalle “Confessioni di un peccatore impeccabile” di James Hogg. Recita il brano: “puoi fare quello che vuoi / quando hai dio dalla tua parte. Se sei uno degli eletti / allora sarai giustificato”.
Il concetto di dualità ed eterna battaglia tra bene e male ricorre in tutto l’album ed è semplice individuare i forti risvolti psicologici dell’opera: “Dr Jakyll e Sister Hide”, si rifà al film omonimo di Roy Ward Baker (1971), in cui lo sceneggiatore Brian Clemens assoggetta al grande classico di Robert Louis Stevenson immaginario erotico e pulsioni sessuali, attribuendo all’alter ego o doppelgänger il sostantivo simbolico -miss.
La contrapposizione tra maschile e femminile (che emerge chiaramente in “Two Souls”) è una tematica che ci riguarda dall’alba dei tempi. Dichiara la Genesi: “Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò”.
Lilith, la prima donna creata da Dio, nata dalla polvere, esige parità di diritti e si ribella all’uomo. Non volendosi sottomettere, abbandona il paradiso terrestre e diviene nell’immaginario collettivo una figura sgradita e demoniaca Lilitu, deputata al mondo delle tenebre, trasmuta quindi nella c.d “luna nera” ovvero un personaggio misterioso che rappresenta la lussuria, l’adulterio e che getta la sua ombra malefica sulle donne emancipate della storia, definite streghe e poi meretrici.
Ma è sempre donna Eva, l’archetipo della Madre che nella sete di conoscenza compie il peccato originario, cogliendo il frutto proibito. Metaforicamente un’altra metà della mela, spesso sconosciuta e per questo ripudiata o (come avviene per Lilith) cancellata/rimossa.
Out To Get Me” è una perfetta riflessione sulla tematica della non-accettazione, ballad introspettiva che affronta i mostri della coscienza che si possono sconfiggere solo con l’amore (sacro).
Love Until Death” si manifesta nella salvifica Mary Reilly, governante del Dr Jackyll, dal racconto di Valerie Martin (1990). Una simbolica ‘morte’ del male.
Tuttavia l’incubo non muore, ma si materializza con il buio in altre anime: “The Whitechapel Wolf” si diverte a sovrapporre la figura DEL (o sarebbe meglio dire “DEI” serial killer mai identificato/i?) “Jack The Ripper” all’ Entità/Hyde.
Stavolta è l’amore che viene simbolicamente ‘ucciso’ ma rivive sottoforma di sessualità esplicita (o profana) nella sexy-zombie di “Cimiteria” tributo al fumetto di Renzo Barbieri (Edilfumetto) dalla forte influenza psichedelica 70s.
Evil never dies”, sul finale, diviene quindi pretesto per l’Entità-Sylvester di manifestarsi in prima persona, facendo l’epilogo di questa biografia macabra: “ho avuto tanti volti e tanti nomi / e diversi modi di giocare ai miei giochi perversi”[…] conclude ”mi alzerò sempre / perchè il male non muore mai”…

SUSANNA ZANDONÀ

Tracklist:

1.   Ave Adonai
2.  Justified Sinner
3.  Possession
4.  Dr.Jekill & Sister Hyde
5.  Two Souls
6.  Out To Get Me
7.  Hell Is Revealed
8.  Love Until Death
9.  The Whitechapel Wolf
10. The Evil Painter
11. Cimiteria
12. Evil Never Dies

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VOTO

Band:
Steve Sylvester – voce,
Freddy Delirio – tastiere,
Ghiulz – chitarra,
Demeter – basso,
Unam Talbot – batteria
Dahlila e Jessica – performer.