Now Reading
Crayon Made Army – Flags

Crayon Made Army – Flags

I Crayon Made Army, sono nati dall’evoluzione dei Music Pushers, promettente band umbra, fondata nel 2007, distintasi per il suo pop elettronico abbinato alle arti visive. Una proposta audio-visiva che ha collocato al centro l’uomo e il suo perenne rapporto con la natura. La lora storia musicale comprende la collaborazione col compositore Henry Frampton e il riconoscimento “Platinum and Silver Auddy Awards”. Due le pubblicazioni realizzate dal gruppo, il disco “Far into the night” (2010) – dalle sonorità soprattutto elettroniche, spesso vicine al dark-rock e al post-punk in genere – e l’EP “Brathe me in” (2012) con al suo interno più versioni dell’omonimo singolo, già contenuto nel disco e riproposto anche dalla nuova formazione. A comporla Fabio Marchi, Filippo Micciarelli e Michele Rotelli, tutti compositori ma con provenienze artistiche diverse tra loro: la specializzazione nel canto per Fabio, la regia e il montaggio per Filippo e gli arrangiamenti e l’attività di dj per Michele. Nonostante le difficoltà del mercato discografico ad accogliere proposte meno ovvie, l’attuale trio – formazione ridotta rispetto alla precedente – è riuscito tenacemente nel suo intento: avere un singolo, un disco e una tournée. Con l’orgoglio di presentare la propria musica, ma soprattutto di proporsi dopo l’evoluzione che li ha portati a essere i Crayon Made Army.

“Flags”, in uscita in questi giorni, è il disco di un nuovo debutto. Anticipato dal singolo “Pristine” e dal relativo videoclip, dove si affrontano le difficoltà del mondo infantile a contrasto con quello degli adulti. Undici le tracce che lo compongono, accomunate dal tema del valore assoluto del tempo e del suo trascorrere e tutte legate da una forma espressiva molto unitaria. L’album – registrato tra Italia e Olanda – si caratterizza per uno stile raffinato e semplice, ma non facile, che nasce dall’unione di elementi elettronici con suoni generati da strumenti acustici e orchestrali (piano, chitarre, viola e violencello), avvalendosi anche di collaborazioni esterne al gruppo. Uno stile dove le combinazioni vocali non si limitano alla semplice sovrapposizione, ma tendono a fondersi con tutti gli altri suoni. Le atmosfere ricercate governano l’intero disco e almeno un rischio si corre: i brani, illuminati da un unico grande sole, potrebbero non brillare di luce propria. Tutte le tracce, da “Welcome back” a “Azimuth”, fanno parte di una proposta che è soprattutto stilistica e la stessa “Breithe me in” ne è diventata parte integrante. Ogni aspirazione rock è ormai abbandonata. Un disco decisamente pop che punta a suscitare visioni, all’immaginario. Il nord Europa, col suo freddo e gli scenari immensi, è attorno a noi. Quel nord al quale sono particolarmente legati per la musica che vi si produce e per i paesaggi naturali, cui accostano la loro Umbria, regione con pochi abitanti e un po’ “selvaggia” che ha visto nascere i loro brani. Luogo divenuto punto di una nuova partenza, quella dell’atteso tour. Sul nuovo palco, però, non sono presenti i monitor utilizzati negli spettacoli precedenti. Ora che la componente visiva non occupa più un ruolo centrale si preferisce lasciare spazio all’elemento musicale, solo ai Crayon Made Army, alle loro canzoni e al loro stile ricercato.

                                                               Massimo Pignatello


Tracklist:
1 Welcome Back 3:00
2 Pristine 3:32 (1° Singolo)
3 Tin Soldiers 3:54
4 The Anthill 4:07
5 Hilum 3:35
6 Plane And Sea 3:26
7 Priceless 3:23
8 Here 3:51
9 Breathe me In 3:46
10 My Favourite Human 4:06
11 Azimuth 5:07

Members:
Fabio Marchi
Filippo Micciarelli
Michele Rotelli

http://www.crayonmadearmy.com
https://www.facebook.com/crayonmadearmy