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CONCEPTION – State In Deception

CONCEPTION – State In Deception

Nascono nel 1989 i Conception e nel corso degli anni novanta hanno pubblicato 4 ottimi album di progressive metal, “The Last Sunset” del 1991, “Parallel Minds “ del 1993, “In Your Multitude” del 1995 e “Flow” del 1997. Poi nel 1998 lo scioglimento, Roy Khan approda nei Kamelot. Nel 2005 la band si riunisce per alcuni concerti al Prog Power Festival in USA, ma è nel 2018 il vero ritorno e i primi brani inediti sono inseriti nell’EP “My Dark Symphony”. E’ di quest’anno il nuovo full lenght album, “State In Deception”, che ci riporta i Conception in grande forma e la vocei di Roy Khan più libera di viaggiare verso orizzonti diversi da quelli imposti dal sound dei Kamelot. Questa edizione giapponese è in doppio CD che unisce sia l’EP che il nuovo album. Dopo “In Deception”, un’intro tribale, epico e maestoso è la volta di “Of Raven And Pigs”, prog metal trascinante e magnetico con la sempre splendida voce di Roy Khan che sa diventare anche teatrale quando il sound lo richiede e il brano cresce rievocando alcune strutture musicali di “The Wall” dei Pink Floyd, quelle più drammatiche e cinematografiche e “Waywardly Broken” è una song letteralmente splendida, progressiva e con avvolgenti aperture melodiche anche nella voce di Khan, sempre più bella e spettacolare e ancora “No Rewind”, breve ma più travolgente e trascinante.

Ogni brano va menzionato e “The Mansion”, è una lenta e romantica ballad sinfonica, un pianoforte, un violoncello e Roy Khan che duetta con l’altrettanto splendida voce di Elize Ryd e anche il guitar solo di Tore Ostby tocca il cuore, brano che fa rabbrividire e che ci accompagna verso “By The Blues”, dove il sound si rafforza e torna ad essere più energico e tuonante, ma sempre con una sana dose di melodia. Altri tre brani prima della parola fine, “Anybody Out There” che inizia come una sinfonia e quando entrano gli altri strumenti rimane tale, una sinfonia prog metal e epica e anche moto teatrale, “She Dragoon”, cavalcata epica e progressiva e “Feather Moves”, che chiude definitivamente l’album con quello che è il lato più progressive della band norvegese. In questa nuova edizione giapponese, come già accennato in apertura di recensione, nel secondo cd c’è “My Dark Symphony”, l’EP che segnava il loro ritorno lo scorso anno. Un primo biglietto da visita per il ritorno dei Conception ed è piacevole ricordare “Grand Again”, altra song spettacolare, prog metal articolato e dalle melodie avvolgenti e crescenti ed un refrain arricchito dall’ugola variopinta di Khan e ancora “Into The Wild”, con percussioni e balli tribali e un prog metal carezzevole e melodico e “My Dark Symphony”, altra splendida sinfonia prog metal.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

CD 1: State In Deception

  1. In Deception
  2. Of Raven And Pigs
  3. Waywardly Broken
  4. No Rewind
  5. The Mansion
  6. By The Blues
  7. Anybody Out There
  8. She Dragoon
  9. Feather Moves (Remastered)

CD 2: My Dark Symphony EP

  1. Re-Conception
  2. Grand Again
  3. Into The Wild
  4. Quite Alright
  5. The Moment
  6. My Dark Symphony

Label: Conception Sound Factory
Genere: Progressive Metal
Anno: 2019/2020

0
/10
VOTO

Band CD 1 e 2:
Roy Khan: Voce
Tore Ostby: Chitarra, tastiere e basso nel brano 9 del CD 1
Ingar Amlien: Basso dal brano 1 al brano 8 del CD 1
Arvel Heimdall: Batteria

Special Guests CD 1:
Elize Ryd: Voce nel brano 5
Lars Andre Kvistum: Tastiere e pianoforte nei brani 3 e 5
Lars Christian Narum: Organo e mellotron nei brani 2, 6 e 8
Aurora Amalie Heimdal: Voce nel brano 8 e cori nei brani 3, 6 e 7

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