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CARMEN CONSOLI – ECO DI SIRENE | Recensione

CARMEN CONSOLI – ECO DI SIRENE | Recensione

La bella sensazione di avere tra le mani un pizzico di sole della raggiante Catania è qualcosa di indescrivibile per chi non é avvezzo ad ascoltare la musica di Carmen Consoli. 
Eco di sirene esce così, un venerdì di aprile in questo bizzarro 2018 che ha regalato Roma Imbiancata e un inverno lungo quasi come gli inverni di una volta… E per sciogliere tutta questa neve ci é voluta la cantantessa, Carmen Carla Consoli, classe 1974 e una seconda giovinezza in arrivo. Mai così attuale, mai così fuori dagli schemi, mai così in auge da quando a metà degli anni novanta ha messo voce, piedi e braccia nel mondo della musica. Eco di sirene è un disco Live registrato in studio, che immortala le canzoni che Carmen ha portato in giro per i teatri per tutto il 2017, nell’omonimo tour acustico, dove accompagnata dalla violinista Emilia Belfiore e dalla violoncellista Claudia Della Gatta ha rivisitato in questa inedita versione a tre i brani più intimi della sua ormai lunga carriera. Non solo i brani più conosciuti, ma anche quelle chicche nascoste nei lavori precedenti che proprio in chiave acustica hanno trovato una nuova linfa vitale. Carmen Consoli riesce nell’impresa di convincere tutti ancora una volta, come il buon vino, passa il tempo e migliora, soddisfa ma non ubriaca, seduce ma non traumatizza. I due inediti seguono il percorso sonoro di tutto il disco, voce, chitarra acustica e l’orchestrina a sottolineare i passaggi musicali più significativi di ogni brano. Uomini Topo è la classica canzone ironica ma con significato della Consoli fine anni novanta, inizio duemila, non avrebbe sfigurato in dischi come Stato di necessità o L’eccezione. Particolari sono i pezzi cantati in “siciliano” dove una Carmen istrionica, abbandona il lato più sensuale per calarsi nella canzone folk più tradizionale, e ne escono fuori l’inedita Tano e rivisitazioni molto marcate, quasi teatrali di brani come A’ Finestra e Mio Zio.  Gli arrangiamenti più scarni e folk danno un volto nuovo e inimmaginabile anche a brani nati elettrici come AAA cercasi o Fiori d’arancio, qui presentati come fossero quasi delle tarantelle. Eco di sirene non é un disco potente, da spararsi a 2000 watt sullo stereo di casa o lanciandosi a 300km/h sul rettilineo del Gp diMonza, è un disco più intimo, da degustare con delicatezza,  come una pietanza di cui si vuol carpire ogni dettaglio del sapore ma senza strafogarsi. Resta solo capire in quale direzione voglia andare la Consoli con i progetti futuri, sia di vita che di musica. In questi ultimi anni abbiamo capito che la sua dimensione non è confinata ad un solo ambiente, Carmen Consoli può trovarsi a suo agio in un trio rock infernale come nel tour seguito a L’abitudine di tornare o in un piccolo ensemble acustico che fa sognare per la delicatezza con cui i brani vengono eseguiti. D’altronde il cuore ha molte velocità e molti luoghi in cui battere, ed un disco fatto col cuore non può che avere come seguito ideale altri innumerevoli progetti di questa portata. Carmen Consoli é l’artista di punta del movimento rock femminile nazionale, umile eppure già un’icona generazionale. Eco di sirene é una riuscita  fotografia audio video del momento di massima popolarità della Consoli. 
Implacabili sirene.

Brighenti Cristian