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ASGEIR – Bury The Moon

ASGEIR – Bury The Moon

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Chi ci vede un nuovo Bon Iver, chi lo classifica come una versione acustica di James Blake, chi altro ancora. Per me Asgeir ha qualcosa di assolutamente personale e unico che lo contraddistingue in maniera netta, seppur il suo percorso sia appena iniziato ed in continuo mutamento. E il suo ultimo lavoro Bury the Moon lo conferma appieno.

A otto anni dal suo debutto con quel successo internazionale che è stato In The Silence e a tre dal successivo Afterglow, questo album viene da un periodo di solitudine che l’artista ha passato nella casa delle vacanze estive per estraniarsi dalla frenesia cittadina e godere dei paesaggi che solo la sua Islanda sa regalare. 

“Bury the Moon” è lavoro di una bellezza incredibile, un connubio magnifico tra un’anima folk e un’elettronica capace di regalare sempre nuove sfumature ai brani. 

Il calore della soffice chitarra acustica di Asgeir abbracciandosi al freddo minimalismo dei synth e delle drum-machine riescono a creare dei vividissimi soundscapes. Con boschi e terre innevate evocati da queste atmosfere.Ma così come l’Islanda è capace di offrire molteplici panorami così il lavoro di Asgeir non appare mai ripetitivo e ridondante. La tavolozza dei colori è stata scelta con grandissima cura per mediare in maniera precisa tra concretezza e biodiversità, puoi trovare brani come l’apripista Pictures, o come Rattled Snow o Living Water  ognuna capace di raccontarti una storia in maniera diversa e di arrivarti sulla pelle differentemente.

Un vero tocco di classe poi è l’inserimento di fiati, in maniera delicata e col contagocce. Conferiscono un ulteriore livello di piacere, spesso inaspettato.

Per quanto riguarda i testi sono molto introspettivi ed intimi e sono frutto ancora una volta della collaborazione con il padre e poeta  Einar Geor Einarsson. La traduzione dall’islandese all’inglese invece  stata affidata a John Grant, cantautore americano da anni residente a Reykjavik.

Si dice che il terzo lavoro di un’artista dica un po’ “quello che vuole fare da grande”, una prova di maturità insomma. Asgeir con “Bury the Moon” riesce appieno nella cosa dando segnali di fervida creatività artistica, e di un’ispirazione che ci auguriamo non gli venga mai a mancare

D’altronde non si diventa a caso l’artista con più copie vendute in Islanda superando due giganti connazionali come Bjork e i Sigur Ros, motivo per cui non bisognerebbe più continuare a definire questo giovane ed abilissimo compositore e polistrumentista come una copia di. Ma semplicemente raccontare la ricchezza del suo bagaglio artistico.

di Francesco Vaccaro

Tracklist:

Pictures
Youth
Breathe
Eventide
Lazy Giants
Overlay
Rattled Snow
Turn Gold To Sand
Living Water
Until Daybreak
Bury The Moon

Credits:
Etichetta: One Little Indian

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VOTO
AsgeirPRofi 1