ARIES DESCENDANT – From The Ashes Of Deceit


L’incontro tra due musicisti virtuosi come Jonah Weingarten, già nei Pyramaze e Nicklas Sonne, dà vita agli Aries Descendant che in “From The Ashes Of Deceit”, offrono un heavy metal sinfonico dal forte impatto e molto orchestrato. Cìè qualche pecca in campo di produzione ma i brani scivolan n via piacevolmente e destando molto interesse. Un affascinante intro sinfonio, maestoso ed avvolgente apre la title track, “From The Asces e Nicklas SonneOf Deceit”, strumentale ed orchestrale che apre le porte a “Aflame The Cold” e “Oblivion”, due ottimi brani, il primo che viaggia tra progressive metal e symphonic metal con vocals sia clean che scream e il secondo dai toni più epici, con melodie più aperte e orchestrazioni più marcate. Ottimi brani sono anche “Symphony Of Demise”, “Moira” e “Downfall”, tre brani diversi tra loro ma untiti da grandi orchestrazioni che spaziano tra ritmiche speed, ambientazioni sinfoniche e da colonna sonora e momenti molto epici. Hanno un fascino particolare gli ultimi due brani, “Echoes Of Betrayal”, piccola sinfonia maestosa con orchestrazioni eccellenti e “The Heart Of The Forest”, strumentale sinfonico ed orchestrale con un ospite speciale al violoncello, la bravissima e bellissima Tina Guo. Un album forse troppo pomposo, ma interessante, piacevole ed emerge una ricerca musicale molto accurata.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
1. From The Ashes Of Deceit
2. Aflame The Cold
3. Oblivion
4. Symphony Of Demise
5. Moira
6. Downfall
7. Renewal Of Hope
8. Mechanical Ascendance
9. Echoes Of Betrayal
10. The Heart Of The Forest (Feat. Tina Guo on Cello)
Label: Frontiers Records
Genere: Heavy Netal/Symphonic Metal
Anno: 2024
Band:
Jonah Weingarten: Tastiere ed orchestrazioni
Nicklas Sonne: Voce, chitarra e basso
Special Guest:
Tina Guo – Violoncello nel brano “The Heart of the Forest”

Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!