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ARAPUTO ZEN – Majacosajusta

ARAPUTO ZEN – Majacosajusta

Hanno sicuramente Napoli nel cuore gli Araputo Zen, ma la loro visione della musica è a 360° e “Majacosajusta” ne è la prova, un album pieno di note e di ‘immagini’, di colori che provengono dalle varie culture mondiali, il tutto delineato da influenze che derivano dal rock progressivo ed arrivano al jazz rock e alla fusion, passando ovviamente per la musica etnica e world. Una ricerca musicale ricca, così come lo sono gli arrangiamenti, curati e aperti ad ogni colore musicale. “Drummond Nel Vento” ha quel sound ethno/prog scandito da chitarre acustiche, un sound mediterraneo, violini e una ricerca musicale molto forte e “Makipegua” è una carezza acustica e dalle linee malinconiche con chitarra acustica, violino e contrabbasso e c’è molto della canzone napoletana ma ‘cantata’ con sole note e “Venerdì Mattina”, brevissimo interludio dove ci sono i ‘rumori’ di Napoli ed un violino dai tono drammatici. Diverso brano è “Vefio”, anche un po’ jazz rock, fuso al progressive, alla musica etnica e al folklore mediterraneo, ottimo brano dove emerge la chitarra quasi jazz rock e ci sono atmosfere gitane e rimiche latino americane, brano da ascoltare e riascoltare e “Algheritmi”, dal sound soffuso e vellutato. Gli ultimi brani sono “(In)Sanità”, dove oltre al folk emerge una voglia di rock per l’assolo di chitarra con distorsore acceso e una grande energia e “Majacosajusta”, la title track che mi ha ricordato i momenti più acustici degli Arti e Mestieri e anche un po’ di riferimenti al “bolero” di Ravel.

FABIO LOFFREDO

Tracklist:

  1. Drummond Nel Vento
  2. Makipegua
  3. Venerdì Mattina
  4. Vefio
  5. Algheritmi
  6. (In)Sanità
  7. Majacosajusta

Label: Nowords/Self
Genere: Progressive rock/Fusion/World Music
Anno: 2021

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/10
VOTO

Band:
Dario De Luca: Chitarra
Valerio Middione: Chitarra
Alfredo Pumilia: Violino
Bruno Belardi: Contrabbasso
Pasquale Benincasa: Batteria, percussioni e vibrafono

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