ALTROVE – 500 bianca

Con 500 bianca il nostro Altrove si diletta di nuovo in una allineata generazione di gerarchie. Un fresco annidarsi di sensazioni sembra volerci trattare con i guanti in vista di un’estate che quest’anno non vivremo a pieno. C’è anche una tendenza alla rivisitazione concettuale con l’immagine di un veicolo che invecchiando, paradossalmente, non invecchia mai. Pomeriggi andati e tramonti sedentari sorvegliano amorevolmente l’aurea di questo brano ed il verso in cui scorre la puntina del giradischi non fa differenza. Si fa pensosa e densa la ricerca dell’affezione, in direzione di un emanciparsi costante.

La compagine strumentale si muove granulosa e soverchiante, senza troppi rigurgiti ma con qualche vagito di troppo. La dinamica conserva una forma a grappolo mantenendo una visione valvassorica nei confronti di una voce scagliata vicino, un po’ infreddolita ma piena di vigore. Ogni sommossa viene sommessa a sommi capi e, sommati a sommari spiragli di vertigine repressa, si assaggia un eco lontano tenuto ben saldo dal cantautore ligure.

“Cinquecento motivi per fare a pezzi il mio cuore, in cinquecento parti diverse, pur di non vederlo più esplodere”

Una tappa da riferimentare, un autostoppista da accogliere al volo (e non spaventiamoci se non vedremo nel suo marsupio la guida galattica), un brano semplice ed elegante come la carrozzeria della nostra auto d’epoca preferita.

GIOELE AMMIRABILE