MOLLY GRACE – BLUSH
Popstar emergente di Nashville, Molly Grace si è costruita una reputazione grazie ad abbaglianti spettacoli dal vivo, ricchi di teatralità, carisma e una voce potente. Incanalando la gioia queer di Chappell Roan, la produzione giocosa di Remi Wolf e l’irresistibile magnetismo di Price, Molly è un’artista che si affida all’intero spettro del potenziale pop, creando una musica che è, allo stesso tempo, giocosa, raffinata e ricca di ritornelli. Che si tratti di dominare il palco del Bonnaroo – un set che le è valso il riconoscimento di Festival Highlight da The Nashville Scene – o di esibirsi come headliner, inclusività ed ottimismo sono al centro dell’attenzione. Ora, con l’arrivo di ‘Blush’, Molly Grace condivide la sua visione di una musica pop glamour e profondamente personale. Scritto nell’ultimo anno tra Nashville e Los Angeles, il disco cattura gli alti e bassi dell’esperienza umana. “Potresti sentirti in imbarazzo, potresti essere civettuolo, potresti essere eccitato ed infastidito: racchiude tutte queste emozioni”, racconta l’artista a proposito del titolo e del concept dell’album. L’estetica brillante del progetto segue questo trend, traendo ispirazione dallo scintillio delle showgirl e degli spettacoli di cabaret.
Con la produzione curata da Keith Sorrells e Oscar Linnander degli Orphanage e la collaborazione dei cantautori Claire Ernst e Wrabel, ‘Blush’ contiene 12 perle perfette per le radio e per il palco. Diversi altri autori e produttori hanno partecipato al disco, tra cui Julie Frost, SXSSY, MSquared e GAIA, ognuno dei quali ha conferito un tocco distintivo e carico di entusiasmo al progetto.
Il mix di umorismo e sentimento che contraddistingue Molly si traduce senza sforzo nella sua scrittura, dall’effervescente sicurezza di ‘Do Me (Feels So Good)’ e dal fascino contagioso di ‘Mad At Her Forever’, fino all’intima vulnerabilità della traccia conclusiva, ‘Soft’. Durante tutto il disco, Molly oscilla con disinvoltura tra riflessioni sfacciate su amori nascenti e visioni edificanti di resilienza. Ogni brano è sostenuto da una vena di ottimismo, che si tratti della rispolverata joie de vivre di ‘WYKYK’ o delle tonalità gospel di ‘Heaven Sent’,mentre rallenta in ‘Say When’ e ‘Wearing My Ring’, senza mai distogliere l’attenzione dalla sua voce abile.
In definitiva, ‘Blush’ afferma che, nonostante l’oscurità che ci circonda, l’amore rimane onnipresente come l’aria che respiriamo, ed il suo punto di vista distintivo, concretizzato da un fidato team di collaboratori, è opera di una voce pop destinata a lasciare il segno. Il disco è un mosaico scintillante di tutto ciò che è Molly: contagioso, sicuro di sé e pieno di personalità e speranza. Il suo lavoro continua attraverso una partnership con LIFEBEAT, un programma della Elizabeth Taylor AIDS Foundation che si batte la giustizia sociale e i diritti umani delle persone affette da HIV e AIDS. Questa estate Molly Grace si è esibita ai principali festival Pride in America e si sta preparando per All Things Go a settembre, consolidando il suo status di principessa pop. “Sento che il mio scopo è fare musica che faccia sentire bene le persone, sicure di sé e comprese” afferma l’artista.
Pop con uno scopo, glitter e grinta: Molly Grace offre un’arte di altissimo livello!
Tracklist:
Lemme
Mad at Her Forever
Call it quits
Do me (Feels so good)
Soprano
Hey La
WYKYK
Heaven Sent
Say when
Wearing my ring
Lemonade
Soft
Etichetta: Nettwerk Music Group – Bertus
VOTO
Sono nato a Lugo nel 1978, da sempre appassionato della musica in tutte le sue sfumature. Suono da diversi anni la chitarra, e il mio genere preferito è il rock, in tutte le declinazioni. Collaboro da Ottobre 2024 con Tuttorock, per recensioni e interviste. E per questo spero che sarà sempre e solo un crescendo della testata. Stay tuned!



