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ROLLING BLACKOUTS COASTAL FEVER: nel 2021 l’unica data italiana

ROLLING BLACKOUTS COASTAL FEVER: nel 2021 l’unica data italiana

ROLLING BLACKOUTS COASTAL FEVER

ROLLING BLACKOUTS COASTAL FEVER L’ACCLAMATA BAND ‘SOFT PUNK’ AUSTRALIANA ANNUNCIA UN’UNICA DATA NEL NOSTRO PAESE NEL 2021

8 giugno 2021 – Milano – Circolo Magnolia
Evento Facebook: Rolling Blackouts Coastal Fever live a Milano – Unica data italiana

Ingresso: 18€ + d.d.p.
Biglietti in vendita su Ticketone a partire da venerdì 11 settembre alle ore 10:00
www.ticketone.it/artist/rolling-blackouts-coastal-fever/

Maggiori info: www.dnaconcerti.com

Li aspettavamo lo scorso 14 giugno all’Handmade Festival di Guastalla per ascoltare dal vivo i brani dell’apprezzatissimo “Sideways to New Italy”, album che sembrerebbe salutare il nostro paese già solo a partire dal titolo e che, prima ancora della data di uscita, ha iniziato ad attirare pubblico e consensi sempre più ampi: il Guardian, Rolling Stone e NME gli hanno dato 4 stelle su 5, definendolo “il perfetto disco indie rock per l’estate” con “le chitarre più belle di tutto il 2020”. Il tour a supporto di “Sideways to New Italy”, pubblicato sulla prestigiosa Sub Pop il 5 giugno, è stato annullato dalla pandemia prima ancora che iniziasse, ma per fortuna la band australiana ha appena annunciato le date del suo tour europeo nel 2021, compresa, per la gioia dei numerosi fan italiani, un’unica data al Circolo Magnolia di Milano. 

La band australiana originaria di Melbourne aveva inaugurato il 2020 pubblicando il bellissimo singolo “Cars in Space”, seguito a marzo da “She’s There”: due singoli che anticipavano l’uscita del loro secondo album “Sideways to New Italy”, in cui New Italy non si riferisce alla nostra penisola ma al paese d’origine del batterista Marcel Tussie. È un piccolo villaggio del Nuovo Galles del Sud dall’aspetto molto singolare fondato nel 1800 da alcuni immigrati veneziani: la presenza di statue romane e riferimenti all’Italia ne fanno un luogo molto nostalgico, il che rende ancora meno casuale la scelta del titolo dell’album, considerando che i fratelli Tom e Joe Russo, voce e chitarra entrambi, sono di origini italiane. Si tratta infatti di un disco molto nostalgico, che parla del ritorno alle origini e una dimensione più autentica di intimità. 

Questo disco giunge dopo il 7’’ del 2019 contenente i due singoli “In The Capital” e “Read My Mind” e dopo la pubblicazione dell’album di debutto “Hope Downs” del 2018: uno degli album australiani più acclamati a livello internazionale, che ha conquistato posti di rilevanza in alcune tra le classifiche musicali più autorevoli tra cui #5 nella Rough Trade Album of The Year, #3 nella MOJO’s Album of The Year (insieme a una nomination come MOJO’s Debut Album of the Year) e #2 su UNCUT’s Albums of the Year, oltre a essere selezionato per il prestigioso AMP Award e ricevere un enorme supporto da FBi Radio, PBS, Triple R, triple j, Double J, Pitchfork, The Guardian, Paste Magazine, NME, Metro, Rolling Stone US, BBC 6Music, Stereogum e tanti altri.

I Rolling Blackouts Coastal Fever nascono nel 2013 a Melbourne, in Australia, da un nucleo originario formato dai tre cantanti-chitarristi Fran Keaney, Tom Russo e Joe White. Dopo la pubblicazione di una manciata di brani autoprodotti, la band fa uscire il singolo “Clean State” nel 2015, vincitore di numerosi premi da parte della stampa. Nel 2016 esce il loro primo EP “Talk Tight” su Ivy League che viene accolto molto entusiasticamente dalla critica ed entra in rotazione radiofonica.

Il contratto con l’americana Sub Pop arriva nel novembre 2016, con la pubblicazione del singolo “Julie’s Place”, seguito a marzo dell’anno dopo dall’EP di sei tracce “The French Press”. L’acclamato album di debutto “Hope Downs” arriva a giugno 2018 e rende la band, che si auto definisce “tough pop/soft punk”, creando questo rock’n’roll da viaggio che unisce linee di chitarra vivaci a fraseggi pop briosi, famosa e apprezzata a livello globale, specialmente dopo l’arrivo nel 2020 del loro “Sideways To New Italy“.