Musica per bambini – Alla fiera della fine
MUSICA PER BAMBINI ALLA FIERA DELLA FINE
Esce il 6 dicembre Alla fiera della fine, il nuovo disco di MusicaPerBambini, a cinque anni di distanza da Capolavoro. Con questo disco l’artista, oltre a rinnovare la collaborazione con Trovarobato (iniziata con Dio contro Diavolo, l’album cult del 2008), inizia la collaborazione anche con Hukapan, etichetta degli Elio e le Storie Tese. E sono proprio sia Elio che Rocco Tanica ad essere ospiti nel disco, rispettivamente in Mario Antiorario e Vivere nel tuo naso e in Cartolino.
Com’è prassi nella discografia di MusicaPerBambini, anche Alla fiera della fine è un concept album nel quale ogni brano ha un finale a sorpresa, ed è proprio da qui che deriva il titolo. Tra le tracce si sentono Signore e Dipintore (due personaggi interpretati da Manuel, che ritroviamo costantemente nella sua discografia) che si aggirano per la Fiera dove una banda sgangherata suona i brani dell’album in sottofondo. Tanti sono i rimandi interni agli altri album e al “canzoniere” di MusicaPerBambini che è quasi impossibile scindere un brano dall’altro, un album dall’altro. È questo che rende il Corpus compatto, ossessivo e cesellato e, per noi, estremamente affascinante.
Ascolta Alla fiera della fine: http://bit.ly/mxballafieradellafine
GUIDA ALL’ASCOLTO (quasi completa)
VIVERE NEL TUO NASO – La nostalgia dal punto di vista di una caccola. Nel finale il (sogno del?) ritorno nel naso.
CARTOLINO – L’Alieno è in 2D e incappa in uno scrupoloso controllore di volo e, di riflesso, nel mondo dell’infotainment. Nel finale si scopre che Cartolino è SPAM spaziale.
IL CAPO DEI NONNI – Nella Fiera della Fine, ricca di Supereroi finiti, c’è anche il Capo dei Nonni che dà le sue direttive a tutti i nonni, i quali, non a caso, sembrano comportarsi all’unisono. Nel finale fronteggia la Morte.
CORPO DI MILLE CORPI – Uno scienziato crea la donna ideale in laboratorio, ma ella sembra attratta dagli altri elettrodomestici, ha pulsioni suicide inattuabili e sogna un robot maschio. Nel finale lei si libera, e si scopre che era programmata per friendzonare lo scienziato.
MARIO ANTI-ORARIO – Qui è difficile: un Pellegrino Temporale (viaggia a ritroso nel tempo) arriva da un Re, entrando grazie alla parola d’ordine, che non a caso conosce. Lo ha mandato il Re stesso dal futuro, dopo che Mario gli aveva svelato il futuro del futuro (ovvero per noi la modernità) comprensiva di diavolerie elettroniche che sostituiscono cuochi, cantanti e monete e soprattutto il disfacimento del Regno a causa del Principe inetto. Allora il Re manda Mario Anti-Orario indietro nel tempo per dar consigli a sé stesso da giovane: lasciare il figlio alla Suora che lo concepì, scommettere sul 4 in locanda e carezzare per l’ultima volta il bracco morente. E bere un Otre con Mario. Nel finale si ipotizza che forse è tutto un trucco del Pellegrino per farsi offrire il vino.
OCCHIOTRISTO MENAGRAMURA – Altra storia complessa: Occhiotristo è un monatto che ruba vesti e gioielli ai moribondi, staccando anche gli arti se necessario, poi si nasconde in attesa della Morte di cui è innamorato. La Morte lo vede e lo ringrazia per alleggerire ogni volta il cargo, lui si avvicina e lei lo ghermisce (“ah, che bell’anello, ma nel mio tranello sei caduto infatuato”) perché è giunta la sua ora. Occhiotristo allora tira il braccio della Morte “per tenerla nella vita”, ma nella scena dopo è all’Inferno, dal Diavolo che lo tortura (“Quando mi arrivava il Morto, tutto già gli avevi tolto”). Nel finale, lui recensisce malissimo l’inferno (“ci tornerò in eterno”), ma è felice perché “della Morte ho ancora la mano, che ho staccato prima piano piano per apporvi al dito l’anello, mi pare di sentirle dir ‘che bello’…”
L’UOMO DI CAMICIA – Supereroe che difende l’eleganza. Nel finale si scopre che è stato generato da un giovane alchimista un giorno che era a casa da scuola e non c’era nulla in TV. Dio si arrabbia e gli telefona rivendicando il Monopolio delle Creazioni di Esseri Viventi.
L’UOMO IN MANO – La Coscienza (?) sotto forma di essere che ci vive in mano. Nel finale, dopo essere stato gettato, ricompare in mano.
MARMELLANO – Un bimbo, dal nome che ricorda l’esploratore, parte per fare un giro dell’isolato in bici. A un certo punto succede qualcosa di spaventoso, ma la bici si trasforma in aeroplano e vola fino a casa. Nel finale completa il giro, arriva al retro della casa in cui vede il suo corpo morto vegliato da una candela che “si incontra con il suo spettro”. L’anima aveva completato il giro dopo l’incidente. Il corpo, senza denti, svela il perché della filastrocca “mastica bene, mastica meglio” che si sente durante il brano.
ÈLANEMONEFENOMENALE – Supereroina palindroma. Il Finale è, chiaramente, uguale all’inizio.
GAMBE DI SEDANO – Un albero con gambe di sedano lascia il parchetto in città, incurante degli sguardi straniti, per andare in montagna, diventando anche Capo di una Comunità Montana. Nel finale si sveglia un tizio in carrozzina che (forse) ha sognato tutto, perché una Signora con la borsa della spesa ha rilasciato aroma di sedano.
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