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LUDOVICO EINAUDI con SEVEN DAYS WALKING

LUDOVICO EINAUDI con SEVEN DAYS WALKING

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LUDOVICO EINAUDI SEVEN DAYS WALKING
 
UNA CAMMINATA LUNGA UN ANNO
 
Con il quindicesimo sold-out al Teatro Dal Verme di Milano, Ludovico Einaudi chiude il 21 dicembre una camminata lunga un anno ricca di soddisfazioni,  nei prossimi mesi l’aspettano Australia e Singapore e tante altre nuove tappe.
 
Oltre 22000 spettatori, di cui più di 4000 provenienti da 46 paesi di tutti e 5 i continenti rappresentano il grande risultato dei concerti milanesi.
Anche i cortometraggi d’autore nel Climate Space, da Einaudi ideato e voluto, come occasione per riflettere sulla crisi climatica, sono stati visti da migliaia di spettatori nelle tre proiezioni giornaliere gratuite. In ragione del suo costante impegno sui temi ambientali, Einaudi è stato anche insignito del titolo di Ambasciatore della Montagna, nel corso dell’International Mountain Day. 
 
2019, UN ANNO VISSUTO INTENSAMENTE
L’anno è cominciato con l’uscita di Seven Days Walking, un lavoro discografico molto articolato, con sette dischi pubblicati nell’arco di sette mesi. 
Una serie formidabile di sold out ha poi accolto il tour americano da costa a costa, dalla Carnegie Hall di New York a Seattle e Vancouver, attraverso i grandi teatri di Washington, Chicago, Denver, San Francisco, Los Angeles. 
In estate cinque concerti negli anfiteatri storici d’Italia e sette sold out consecutivi al Barbican di Londra hanno preparato un autunno altrettanto trionfale, con concerti esauriti in Inghilterra, Scozia, Francia, Germania e Spagna. 
L’anno di Einaudi è stato straordinario anche come compositore: ha creato le musiche per il nuovo lavoro teatrale di Robert Wilson Mary said what she said, interpretata da Isabelle Huppert, con testo di Derryl Pinckney e produzione del Théâtre De La Ville. Lo spettacolo ha debuttato in maggio a Parigi e girato in importanti teatri europei, tra cui il Teatro della Pergola a Firenze.
In settembre, la sua opera lirica Winter journey con libretto di Colm Toibin e regia di Roberto Andò, ha debuttato al Teatro Massimo di Palermo che ha commissionato e prodotto il lavoro insieme al Teatro San Carlo di Napoli. L’opera, che mette in scena il dramma dei migranti come un viaggio nell’inverno desolato dell’Europa di oggi, ha attirato l’attenzione dei media internazionali, tra cui la prima pagina del New York Times.